Regione dei Grandi Laghi, Ottobre 2002

"L'uomo che spinge
l'aratro
non guarda indietro,
e neanche troppo avanti,
ma bada
al prossimo passo
che deve fare."

Dietrich Bonheffer

Miei sempre più carissimi amici,
eccomi a questo appuntamento con voi.
Avete passato una bella estate? Qui c'è stata la ormai famosissima Vacanza Famiglia Felice… siamo persino andati in onda per tre volte anche alla Radio di Stato e a Radio Maria!!! Duemila e cinquecento bambini dai sei ai quattordici anni e centosettanta animatori. Diciamo: una "estate calda".
Direi che è andata bene… siamo anche riusciti a fare il torneo di calcio a cui hanno partecipato bambini, bambine e animatori.
Nel mese di Giugno è arrivato un Padre Saveriano giovane, giovane: P. Roberto Baggio Maradona Rolando… come vedete il nome è tutto un programma.
I ragazzi si stanno affiatando e chissà se i bimbi di oggi non riusciranno ad essere gli animatori di domani e a vedere i frutti del lavoro di oggi!!!
Grazie all'aiuto di tanti di voi siamo riusciti a dotare ogni animatore di quaderno, biro e di una carpetta, mentre ai bimbi abbiamo regalato le medaglie e i panini: le foto che abbiamo fatto le ho inviate un po' sparse ad alcuni di voi; datevi la voce e chi le desidera, domandi.
Nonostante tutto, malgrado tutto, riusciamo ancora a giocare e qui è quasi un miracolo. La situazione è sempre molto tesa… ragazzi che stavano preparandosi a sposarsi, sono stati derubati di tutto e così le nozze sono state rimandate.
Ogni tanto si aggirano persone che sembrano normali e poi scopriamo che appartengono ad una specie di Polizia segreta che viene a vedere e sentire cosa si dice "contro"… La tensione, ogni tanto è forte, ma cerchiamo di andare avanti con l'aratro, un passo alla volta.
Fra poco è Natale e rileggeremo ancora alcuni passi del Profeta Isaia: "Verranno giorni che forgeranno gli scudi in vomeri e le lance in falci... non si eserciteranno più nell'arte della guerra!!". Quando verranno questi giorni??
Per voi, che mi leggete, il messaggio è lo stesso: dobbiamo ficcarci in testa che se andiamo avanti così, saremo tutti perduti. Avanti così significa credere più alla guerra che alla pace, significa ingoiare tutto quello che questa società della prepotenza ci propone. Le disuguaglianze che ci sono, sono troppo grandi, troppo profonde per non gridare...
Sono disuguaglianze umilianti. Liberatevi, voi giovani, dai trabocchetti che tutti hanno preparato per mettervi paura. Perchè siamo incapaci di battere le strade impervie della pace e della mitezza??
Don Tonino Bello, grande profeta, diceva: "In piedi, costruttori di pace!"... e invece ci troviamo tante volte immobili come nell'opera teatrale "Aspettando Godot" dove dicono: "Andiamo" e nessuno si muove.
Cristo è venuto al mondo per raccontarci la parabola della mitezza, per cambiare la teoria dell'occhio per occhio con il Padre Nostro, se no "diventeremmo tutti ciechi", diceva Gandhi.
Nacque tra pastori emarginati, in una grotta da sfrattato. Visse trent'anni nel silenzio; per tre anni annunciò una Buona Notizia che è tutta riassunta nelle Beatitudini.
Ai dodoci, che si aspettavano di marciare su Gerusalemme, rispose morendo sulla Croce. Dopo tre giorni resuscitò, svergognando le truppe romane. E noi, come le donne, ci troviamo ai piedi della Croce... come loro non abbiamo cercato vie di fuga dal dolore, ma abbiamo scelto di "stare".
Anche quando la sofferenza è tanta... restiamo radicate nella speranza. Restiamo legate a questo popolo anche quando, forse, è difficile capirsi e intendersi. Terremo il passo? Non lo so. So solo che tante volte è difficile leggere i segni e capire le difficoltà. Anche noi crediamo nell'intima bontà dell'uomo, e voi aiutateci!
E il grido del Papa ad Assisi ci scuote: "Mai più violenza! Mai più guerra! Mai più terrorismo! In nome di Dio, ogni religione porti sulla terra Giustizia, Pace, Perdono, Vita, Amore" (24.1.2002).

Vorrei finire questa lettera con le parole che l'allora Nunzio in Bulgaria, Mons. Roncalli, disse al popolo bulgaro il 25 Dicembre 1934, quando il dialogo ecumenico non si sapeva neanche che cosa fosse e in Europa c'erano già le nubi di regimi dittatoriali. Si rifece ad una tradizione irlandese secondo la quale, la vigilia di Natale, in tutte le case ci deve essere una candela accesa sulla finestra per mostrare a Maria e Giuseppe che c'è una famiglia che li aspetta intorno alla fiamma dell'amore.
Alla folla, che era venuta a salutarlo, disse: "Se c'è qualcuno che viene dalla Bulgaria e deve passare da me durante la notte nel mezzo delle difficoltà della vita, troverà ogni giorno alla mia finestra una candela accesa. Che bussi! Che bussi! Non gli domanderò se è cattolico, ortodosso: fratello di Bulgaria, questo è sufficiente. Che entri! Due braccia fraterne e il cuore caloroso di un amico l'accoglieranno tutto in festa."
Ho scritto queste parole, prima di tutto perchè, calate in un'epoca come quella, sono molto profetiche, poi perchè quest'anno metterò io una candela sulla piccola finestra di qui e vi aspetterò la Notte di Natale... so che non riuscirete a venire con il corpo, ma sono certissima che verrete tutti con l'affetto, la preghiera, l'amicizia, l'amore; con un amore a tutta prova, con la generosità dell'amicizia che non smette di pensare.
E allora Buon Natale. Cercherò di prendere una grossa candela, perchè qui la notte dura tanto e... se i vostri occhi si trasformeranno in quelli di un gatto (che vede sei volte più di noi) la vedrete e... siate certi che sarà luminosissima perchè porterà la luce di... 2.500 bambini!!!
Il dispensario di Kalundu verrà inaugurato presto... tutto grazie a voi!!!

Buon Natale con affetto
riconoscenza
e tanto amore.

Buon Natale alle vostre famiglie,
ai nuovi bimbi,
ai nonni sempre più anziani.

Buon Natale ai vostri Gruppi
a tutti quelli che il vostro cuore serve.

Vi abbraccio e... grazie, grazie infinite.
Con gratitudine
Suor Eugenia

NdR
Buon Nalale anche da parte mia; e chi volesse vedere alcune foto delle Vacanze Famiglia Felice mi scriva a questa mail (missioneuge@libero.it), indicandomi un indirizzo di posta elettronica a cui le spedirò.
Monica