Diritti Animali

Animali d'affezione - chi sono?

Una categoria di animali, quella che comprende gli animali da compagnia o d'affezione, in teoria sembrerebbe più fortunata delle altre, perché i suoi contatti con gli esseri umani dovrebbero essere basati esclusivamente su un rapporto di affetto. Non è sempre così e sono purtroppo molti i pericoli e gli abusi cui gli animali da compagnia vanno incontro nella loro vita in mezzo agli uomini. Ci sono due generi di pericoli: l'abuso illegale e l’abuso legale.
25 gennaio 2004

Abusi illegali

Maltrattamento
L'articolo 727 del codice penale punisce chi "incrudelisce o sevizia animali o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura", ma purtroppo ben pochi dei moltissimi casi di maltrattamento vengono davvero puniti, e quando lo sono, le pene sono ridicole, al massimo una multa di poche migliaia di euro. I casi di maltrattamento più comuni sono:
- la detenzione del cane a catena corta (meno di 5 metri e non scorrevole); questa "usanza" vige soprattutto nelle campagne, dove i cani sono spesso tenuti legati per tutta la vita;
- il picchiare o torturare gli animali, solitamente gatti e cani (soprattutto cuccioli, o di piccola taglia). Sono casi purtroppo abbastanza frequenti, sia contro animali randagi, che di proprietà di qualcuno;
- il gettare nel cassonetto dell'immondizia cucciolate di gattini appena nati;
- l'abbandono di animali, il non dar loro abbastanza da mangiare e da bere, non curarli quando sono feriti o malati;
- i combattimenti clandestini tra cani: sono di solito gestiti dalla criminalità organizzata, mafia e camorra.

Abbandono
L'abbandono di animali è un fenomeno tristemente noto e in crescita. Gli animali lasciati soli diventano dei randagi: vagano in cerca di cibo, e la maggior parte delle volte muoiono a causa di incidenti stradali, oppure di fame e di sete, oppure di tristezza. A volte vengono catturati da persone senza scrupoli, per finire (illegalmente) in laboratori di vivisezione, o nel giro dei combattimenti clandestini. Nel migliore dei casi, il cane o il gatto viene ricoverato in un rifugio, dove sarà costretto a star chiuso in un box o in una gabbia fino a quando una nuova famiglia non lo adotterà. Molti però non vengono mai adottati, e passano tutta la vita in canile, spesso canili-lager sovraffollati, dove gli animali sono costretti a sopportare ogni genere di sofferenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, alle malattie, alla sporcizia, alla solitudine, all'aggressione da parte di altri cani, e a sevizie. Il fenomeno del randagismo va risolto attraverso:
- una presa di coscienza da parte di noi uomini nei confronti degli altri animali, che vanno considerati non come oggetti che possono essere gettati quando ci hanno stufato, ma come individui senzienti.
- La sterilizzazione, vale a dire un modo efficace per evitare cucciolate indesiderate. Ci sono già troppi cani e gatti che cercano casa, far fare dei cuccioli ai propri animali, anche quando si sa a chi regalarli, è un atto irresponsabile. Il carattere degli animali, cani o gatti che siano, non risentirà dell'operazione, e potranno vivere felicemente.
- Il tatuaggio: è obbligatorio per legge, e serve nel caso di smarrimento di un cane, per poter identificare il proprietario al più presto. Ogni scomparsa va denunciata al canile municipale.
- L'adozione di cani e gatti provenienti dai canili e gattili.

Abusi legali

Vendita di animali
La vendita di animali d'affezione, quali cani, gatti, conigli, criceti, uccellini, ecc., è del tutto legale, ma costituisce, a nostro parere, un grave abuso verso gli animali, per vari motivi:
1. gli animali vengono considerati oggetti, cose che si possono comprare, vendere e quindi gettare via o uccidere quando ci si stufa.
2. Ci sono moltissimi animali nei rifugi che attendono di essere adottati: è a loro che bisogna dare una casa, anziché far nascere nuovi animali negli allevamenti commerciali.
3. Negli allevamenti di cani per la vendita al pubblico, spesso (anche se non sempre) le cagne vengono sfruttate come fabbriche di cuccioli, sfornano una cucciolata dietro l'altra. I cuccioli che rimangono invenduti in taluni casi fanno una brutta fine (quando sono troppo grandi non si vendono più).
4. Spesso i cuccioli arrivano dai paesi dell'Est, dove costano meno ma non sono curati. Dopo estenuanti viaggi, trattati come "merce", arrivano nei negozi italiani, dove vengono venduti a caro prezzo. Dopo poche settimane dall'acquisto, accade spesso che i cuccioli manifestino gravi malattie, e in diversi casi ne muoiano.
5. Nel caso si tratti di criceti, cavie, topolini, conigli, uccellini, questi animali vengono tenuti continuamente in gabbia, prigionieri per tutta la vita.

Ricordate! Non si deve mai tenere un animale per il solo gusto di vederlo, di toccarlo, di possederlo: solo se possiamo dare una vita felice a un animale abbandonato compiamo un atto di generosità. In tutti gli altri casi si tratta di un atto di egoismo.

Animali esotici
In caso di animali esotici, come tartarughe d'acqua, rettili, pappagalli, o, ancora peggio, leoni o tigri, la situazione è ancora più grave, perché questi animali sono sempre costretti a vivere in prigionia, in piccole vasche, gabbie, teche o trespoli, in un ambiente completamente estraneo rispetto al loro habitat naturale, spesso tenuti da persone del tutto inesperte delle loro reali esigenze. Gli animali catturati nelle loro zone d'origine vengono strappati a una vita libera, costretti a viaggi massacranti, durante i quali la maggior parte di loro trova la morte. I pochi "fortunati" che sopravvivono, dovranno vivere prigionieri per sempre. Per quelli nati in cattività, la prigionia dura invece tutta la vita. Esiste poi il problema della liberazione in natura di questi animali: molti "padroni" si stancano dopo un po' e si liberano dell'animale, che muore presto di stenti oppure, quando riesce ad adattarsi, entra in competizione con la fauna già presente, causando squilibri "risolti" dagli esseri umani con eradicazioni (cioè: uccisioni di massa). Così è successo con gli scoiattoli grigi e rossi, per esempio. Anche le tartarughine liberate in natura costituiscono un problema non trascurabile.

Cosa puoi fare tu
- Denunciare alla autorità (Vigili, Polizia, Carabinieri) ogni forma di maltrattamento di cui sei testimone, facendoti aiutare dalle Associazioni Animaliste della tua zona.
- Fare volontariato presso un canile, o diventare guardia zoofila.
- Non comprare mai animali nei negozi: se vuoi un animale a cui dare affetto, adottalo da un canile/gattile, ma solo dopo averci pensato bene. Un animale è per sempre.
- Non comprare mai, per nessuna ragione, animali esotici, come tartarughe d'acqua, pappagalli, rettili.
- Non acquistare animali che devono essere tenuti in gabbia. Anche per i piccoli animali (criceti, topolini, cavie, tartarughe, ecc.) si verificano casi di abbandono, o di maltrattamento, e quindi se hai la possibilità di tenere in casa o in giardino uno di loro (magari lasciandolo libero qualche ora ogni tanto), puoi contattare un'associazione e chiedere di adottarne uno. In particolare, nel 2002 è nata "Vita da topi", una nuova sezione dell'associazione "Vita da cani", che si occupa di sistemare animali di questo genere. Visita il sito: http://www.vitadatopi.net

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