Parco Val d'Agri, no ad ampliamento discarica di Moliterno

Il Wwf ha inviato oggi una nota alla Regione e per conoscenza al Ministero chiedendo che l’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione respinga l’istanza di scooping della Comunità Montana della Val d’Agri.
24 febbraio 2009
WWF Basilicata

Focus paesaggio Val d'Agri Il Wwf ha inviato oggi una nota alla Regione Basilicata e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente chiedendo che l’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione respinga l’istanza di scooping presentata dalla Comunità Montana della Val d’Agri relativa all’autorizzazione integrata ambientale ed alla valutazione d’impatto ambientale del progetto relativo all’ampliamento della discarica sita in località Tempa la Guarrella di Moliterno per 40.000 mc in elevazione dell’attuale bacino. Il progetto infatti – a parere del Wwf - non può ricevere parere positivo in quanto la localizzazione della discarica ricade nel perimetro del Parco Nazionale della Val d’Agri, istituito con D.P.R. dell’ 8 dicembre 2007 che all’art. 3 lettera e prescrive esplicitamente il divieto relativo all' “apertura e l'esercizio di cave, di miniere e di discariche, nonche' l'asportazione di minerali, fatte salve le rispettive attivita' gia' in atto, esclusivamente finalizzate al ripristino ambientale dei siti, previa autorizzazione dell'ente Parco;”. Poiché le misure di salvaguardia del Parco nazionale della Val d’Agri Lagonegrese sono vigenti ai sensi del suddetto D.P.R., e non potendosi di certo configurare un ampliamento di 40.000 metri cubi quale quello previsto dal progetto presentato dalla Comunità Montana della Val d’Agri come un’attività “esclusivamente finalizzata al ripristino ambientale dei siti”, ne discende – sottolinea il Wwf - l’impossibilità da parte della Regione Basilicata di autorizzare il progetto di ampliamento della discarica senza commettere una violazione di legge. Si fa presente inoltre – continua la nota del Wwf Basilicata - che la discarica di località Tempa la Guarrella di Moliterno avrebbe dovuto essere chiusa in realtà già d all’anno 2000-2001 secondo una rotazione quinquennale con altri siti più idonei, come risulta dallo “Studio per la ricerca di aree idonee ad accogliere discariche controllate per rifiuti solidi urbani e materiali inerti” del maggio del 1993 commissionata dalla stessa C.M. della Val D’Agri. Il WWF sollecita infine il Commissario del Parco Totaro, recentemente reinsediato, ad intervenire con urgenza per impedire che il territorio del Parco, già minacciato dalle attività petrolifere, venga ulteriormente compromesso dall’ampliamento della discarica in questione.

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