Conflitti

Ciò che abbiamo visto fino ad ora probabilmente è solo la punta dell'iceberg! Gas a Fallujah...

Il gas che ha odore di mela non è un'arma chimica, Mister Bush?

28 novembre 2005
Fonte: Rainews24 del 28 novembre h. 7.45. Intervista di Maurizio Torrealta a Mohammed Tariq

Maurizio Torrealta, curatore dell'inchiesta di Rainews24 sul fosforo bianco impiegato a Falluja, ha intervistato Mohammed Tariq Al Daraji, direttore del centro per i diritti umani a Falluja.La testimonianza è agghiacciante. Con dovizia di particolari, di fronte al monitor che mostra una dettagliata mappa satellitare della città, ha indicato tutti i luoghi nei quali sono stati commessi dall'Esercito americano atti atroci. Secondo le sue dichiarazioni, nel novembre 2004, Fallujah sarebbe stata usata come laboratorio ove sperimentare nuove armi. Non riuscendo a sfondare la massiccia resistenza degli insorgenti in alcuni quartieri della città, ma soprattutto nella zona industriale, hanno impiegato il fosforo bianco, ma anche due tipi di gas. In quegli assalti gli americani hanno perso moltissmi uomini e addirittura 30 carrarmati. Sarebbe stata questa la causa scatenante della follia che ha portato all'uso di armi non convenzionali.Nella strada principale avvenne poi la battaglia finale.Alcuni testimoni, agricoltori e un ex militare iracheno, secondo quanto raccconta Tariq, hanno avvertito un forte odore di "mela". L'ex militare l'ha immediatamente associato al gas, conoscendo quel tipico odore. E' corso a casa, ha detto alla sua famiglia di coprirsi il viso con panni bagnati e scappare. Quel gas serviva per addormentare i combattenti e catturare i civili. Sempre nella zona, Tariq ha mostrato l'esistenza di luoghi nei quali sono stati nascosti i residui delle armi usate, affichè non venissero scoperte dai media Non solo, ma oltre ai residui, in quelle fosse sono stati interrati anche i corpi! Infatti a un certo punto l'Esercito non ha più permesso agli abitanti di Fallujah di recuperare i cadaveri e consentire la sepoltura al cimitero: almeno 300 corpi sono stati gettati in una grande fossa comune, dopo averli fotografati, per timore che si venisse a scoprire il modo in cui eano stati uccisi.Prima di gettarli nelle fosse sono stati conservati in specie di magazzini refrigerati, ove venivano accantonate le patate.Sono stati poi installati chek point per evitare in quei luoghi l'ingresso a chiunque.
Fallujah è chiusa. Nessuno può entrare per verificare la veridicità di queste testimonianze.Gli americani hanno dunque il potere di vita e di morte su chiunque. Hanno in mano un Paese, (un loro giocattolo?!) o ciò che di questo rimane, e lo usano come e quando ritengono. Tutto questo inebetisce e sconvolge le menti e le coscienze.Continuiamo a onorare i giorni della memoria che ricordano stragi e genocidi e non interveniamo nella realtà del presente?!

Nadia Redoglia

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