Conflitti

Nepal: arresti e coprifuoco a Kathmandu

In questi giorni Kathmandu si prepara a diventare il palcoscenico su cui rappresentare il desiderio di pace e democrazia dell'intero popolo nepalese.
5 aprile 2006
Monica Mottin

La vigilia del grande sciopero generale organizzato dall'Alleanza dei 7 principali partiti politici (SPA - Seven Party Alliance) dal 6 al 9 aprile per protestare contro il regime autocratico di re Gyanendra, si apre con arresti di vari esponenti del movimento per la democrazia e un ordine di coprifuoco effettivo da questa sera alle 11 fino alle 3 di domani mattina a Kathmandu e a Lalitpur. E con molte probabilità di essere esteso.

Ieri le autorità governative hanno bandito a tempo indeterminato qualsiasi tipo di manifestazione pubblica e programmi di protesta all'interno della Ring Road, che delimita la zona centrale di Kathmandu. In un altro ordine invece l'amministrazione distrettuale ha dichiarato il bando di qualsiasi tipo di assemblea pubblica, sit-in, marce e proteste al fine di mantenere 'la legge e l'ordine' ed evitare possibile violenze dovute all'infiltrazione di ribelli Maoisti nelle dimostrazioni di piazza.

Lunedì scorso, infatti, il Partito Comunista Nepalese – Maoista, aveva dichiarato un cessate il fuoco unilaterale in tutta la Valle di Kathmandu per 'facilitare la partecipazione della gente alle proteste pacifiche del movimento', cessate il fuococ giudicato dal Ministro degli Interni, Kamal Thapa, la prova del legame illecito tra i sette partiti e i Maoisti.
Il giornalista Kanak Man Dixit, arrestato durante una manifestazione di protesta. Foto concessa dall' Assoc.ne INSN.


Da ieri inoltre in molti distretti del paese - Baglung, Parbat, Kaski, Myagdy nell'ovest, Dolakha e Ramechhap ad est - sono state cancellate a tempo indeterminato tutte le corse degli autobus per passeggeri diretti a Kathmandu. Secondo fonti citate dal Kathmandu Post le autorità governative hanno dato ordine di arrestare i leaders dei partiti politici che tentano di entrare nella capitale. Un membro del partito del Congresso Nepalese Arjun Narsingh KC ha dichiarato invece che gli autobus per passeggeri sono stati fermati anche nel sud del paese – Chitwan e Butwal – per scoraggiare gli attivisti dei vari partiti politici e impedire loro di unirsi alle proteste programmate nella capitale.

Nel frattempo stamattina, dalle 5 alle 6, poliziotti in borghese hanno arrestato nelle loro case una trentina di leaders di partiti politici e studenteschi tra cui Keshab Baral, Subash Nemwang, Raghu Pant, Arun Nepal, Kihmlal Bhattarai e Bhanubhakta Dhakal del CPN UML (Partito Comunista Nepalese Marxista Leninista Unito), Sunil Kumar Bhandari e Manju Bhattarai del NC (Partito del Congresso Nepalese).

Nel pomeriggio, in una manifestazione di protesta che sfidava i divieti governativi organizzata dal PAPAD (Professional Alliance for Peace and Democracy Nepal), un gruppo che unisce liberi professionisti di varie categorie, la polizia ha arrestato nei pressi di New Road numerosi giornalisti, tra i quali Kanak Mani Dixit, avvocati, incluso Shambu Thapa, presidente dell'Associazione degli Avvocati Nepalese, e medici.

E le proteste di massa non sono ancora iniziate. I prossimi quattro giorni potranno essere cruciali per questo paese.

Note: mm@soas.ac.uk
INSN www.insn.org, insnitalia@yahoo.it
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