CLICCARE QUI PER SAPERE COME ANCHE TU PUOI DIRE AL MINISTRO DEGLI ESTERI PAOLO GENTILONI: "NO ALLE ARMI ITALIANE PER L'ARABIA SAUDITA E SI' ALLE SANZIONI!"

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Il 26 marzo segna un anno da quando l'Arabia Saudita ha iniziato a bombardare lo Yemen.  Rete NoWar-Roma sta diffondendo un appello: Scriviamo tutti una email al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ricordandogli di questa triste ricorrenza e chiedendogli di intervenire subito per la pace.

Anche i lettori di PeaceLink possono sostenere l'iniziativa scrivendo al ministro Gentiloni. Sono tre gli indirizzi da indicare sulla email da spedire:  segrmin.gentiloni@esteri.it , gabinetto@esteri.it , dgap9@esteri.it .

Qui di seguito, come esempio, è la email che un redattore di PeaceLink ha appena inviato:

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Oggetto: Un anno di stragi saudite -- basta!

 

Ministro Gentiloni,

Un anno fa sono iniziati i bombardamenti dello Yemen da parte dell'Arabia Saudita. Gli ordigni usati sono anche italiani. 

Gli osservatori indipendenti hanno documentato la barbarie degli attacchi indiscriminati sauditi, sicuramente dei crimini di guerra.

Perciò andrebbero subito interrotte le esportazioni delle armi dall'Italia e andrebbe aperta un'inchiesta ufficiale sugli eventuali crimini di guerra commessi nello Yemen. E, in ogni caso, l'Arabia Saudita andrebbe severamente sanzionata per aver iniziato una guerra di aggressione contro un paese terzo, in violazione di qualunque norma di diritto internazionale.

Inoltre, l'Arabia Saudita andrebbe dichiarata Stato patrocinatore del terrorismo per aver promosso e foraggiato, com'è ben noto, il cosiddetto Stato Islamico. Con il conseguente congelamento dei beni sauditi all'estero, ivi compresi i conti bancari.

Lei, onorevole Gentiloni, sa benissimo che le eventuali deplorazioni dell'ONU non porranno fine ai bombardamenti selvaggi dei sauditi nello Yemen. Come i bombardamenti occidentali dei jihadisti in Libia non sradicheranno l'Isis/Daesh.

Per fermare la guerre nello Yemen, come per stroncare l'Isis/Daesh, bisogna avere il coraggio di colpire risolutamente il loro fautore, l'Arabia Saudita, e chi la istiga e la protegge.

Quel coraggio, il suo governo ce l'ha?

Con ossequi.