Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

Sit-in il 24 giugno a Montecitorio

Non vogliamo cacciabombardieri F35

Alla Camera si discute la Mozione per annullare l'acquisto di 131 caccia F35, ridotti poi a 90. I promotori della campagna "Taglia le ali alle armi" (dopo le 80.000 firme già raccolte) rilanciano l'appello e invitano a partecipare a tutte le iniziative
24 giugno 2013

In questi mesi solo l'attenzione di associazioni e cittadini, che hanno coinvolto 5 Regioni e circa 60 Amministrazioni comunali e provinciali, ha consentito un dibattito serio e approfondito  sulla compatibilità dell'acquisto di armamenti chiaramente offensivi (come i caccia bombardieri F35) con l'art. 11 della Costituzione, che  "Ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

L'opinione pubblica ha avuto modo di conoscere meglio il progetto del caccia F-35, gigantesco spreco di denaro pubblico distolto da usi più utili e necessari.

LA MOZIONE

Il testo della Mozione firmata da 158 parlamentari (del Movimento 5 Stelle, di Sinistra Ecologia e Libertà e del Partito Democratico), che sarà discusso alla Camera del Deputati, oltre che in alcuni articoli pubblicati sul nostro sito (cfr. sotto), è nella pagina web che elenca i lavori all'ordine del giorno del 24 giugno: http://www.camera.it/leg17/187

Vale la pena di ricordare i dati da cui  prende le mosse il testo della mozione e alcuni suoi passaggi:

 "il  Joint Strike Fighter (F-35) è un cacciabombardiere di quinta generazione, capace di trasportare anche ordigni nucleari con caratteristiche stealth e net-centriche, ovvero bassa rilevabilità da parte dei sistemi radar e capacità di interazione con tutti i sistemi di comunicazione presenti sullo scenario di guerra, che decolla ed atterra in verticale e viaggia a velocità supersoniche;

(...) il Parlamento ha approvato una legge delega al Governo che prevede un taglio di 30.000 militari e del 30 per cento delle strutture, portando i risparmi conseguiti all'investimento, in particolare sull'F35;

(...) anche se il nostro Paese ha aderito al trattato di non proliferazione nucleare, in base all'accordo Nato di condivisione nucleare «Nuclear sharing agreements» si prevedono una serie di impegni di condivisione di strutture ed infrastrutture: oltre allo stoccaggio delle bombe, che restano sotto il controllo degli Stati Uniti, è previsto l'addestramento di piloti italiani per il possibile uso delle armi e la partecipazione italiana alle riunioni del Nuclear Planning Group della Nato;

il programma dell'F35 è diventato un progetto dal costo elevato, a fronte di prestazioni peraltro incerte, non corrispondente alle esigenze difensive del nostro Paese, con ricadute industriali ed occupazionali molto lontane dalle aspettative, e che rischia anche di compromettere le politiche di disarmo;"

Tra le richieste al Governo: l'impegno "ad attivare meccanismi che favoriscano la riconversione dell'industria legata alla produzione delle armi, al fine di salvaguardare i posti di lavoro che verrebbero a mancare per la sospensione di alcuni programmi di nuovi sistemi d'arma;
ad attivarsi presso la Nato e gli Stati Uniti per chiedere un'immediata rimozione di qualsiasi ordigno nucleare presente sul territorio italiano; "

 

L'INVITO DELLE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI DELLA CAMPAGNA 

(sit-in lunedì 24 giugno h. 18.00 - 20.00 in piazza Montecitorio)

Le associazioni e reti promotrici della Campagna "Taglia le ali alle armi" invitano a partecipare a tutte le iniziative necessarie per ottenere l'annullamento del progetto.

IL NUOVO APPELLO ha raccolto oltre 9.000 adesioni in poco più di una settimana. Ecco dove firmarlo:

http://www.disarmo.org/nof35/una-nuova-fase-di-campagna

Proponi anche al tuo Comune di discutere e approvare una delibera e di aderire alla campagna, esprimendo la propria contrarietà all'acquisto dei cacciabombardieri F35.

Note: L'ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo"

Le Regioni, i Comuni e le Province che hanno aderito alla Campagna "Taglia le ali alle armi".
http://www.disarmo.org/nof35/mappa-enti-locali

PROMOTORI DELLA CAMPAGNA
"Rete Italiana per il Disarmo", che unisce oltre 30 organizzazioni, tra cui PeaceLink
http://www.disarmo.org/

"Sbilanciamoci"
http://www.sbilanciamoci.org/

"Tavola della Pace"
http://www.perlapace.it/

Articoli correlati

  • Dear journalists: you, too, are in the crosshairs.  Along with your readers.
    PeaceLink English
    Julian Assange's partner warns media representatives in Italy and in every country

    Dear journalists: you, too, are in the crosshairs. Along with your readers.

    Stella Moris Assange sounds the alarm for all those who practice journalism with a conscience. As well as for all those who rely on them to stay informed. The Powers-that-be want to blindfold and gag not only Julian Assange but also Free Speech and our very #RightToKnow.
    10 marzo 2023 - Patrick Boylan
  • Giornalisti per Julian Assange (Speak up for Assange)
    MediaWatch
    Per la verità e la nonviolenza

    Giornalisti per Julian Assange (Speak up for Assange)

    Il 27 ottobre, provato da anni di cattività e abusi che un inviato ONU considera ormai torture, Assange potrebbe essere consegnato agli USA. La speranza è nella mobilitazione dei giornalisti e di chiunque si opponga a un futuro di menzogne e di violenza
    7 settembre 2021 - Lidia Giannotti
  • In Italia 716 aeromobili militari ma solo 15 aerei per spegnere gli incendi
    Disarmo
    I Canadair sono assolutamente sproporzionati rispetto a quanto spendiamo per gli aerei da guerra

    In Italia 716 aeromobili militari ma solo 15 aerei per spegnere gli incendi

    In questo momento in cui occorre spegnere gli incendi ci accorgiamo di come l'Italia spenda male i suoi soldi. Ecco i dati sconfortanti degli squilibri fra impegno militare e impegno civile
    2 agosto 2021 - Redazione PeaceLink
  • I cittadini fanno causa contro lo Stato italiano per inazione climatica.
    Ecologia
    Lanciata l’iniziativa "Giudizio Universale"

    I cittadini fanno causa contro lo Stato italiano per inazione climatica.

    Oggi a Roma oltre duecento ricorrenti hanno presentato alla stampa l’azione legale da loro intrapresa contro lo Stato italiano, reo, a loro avviso, di non aver fatto abbastanza per fermare il cambiamento climatico.
    5 giugno 2021 - Patrick Boylan
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)