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Chi ha paura dell'OGM?

Grande successo negli Usa per "The future of food". Un documentario denuncia sui pericoli delle coltivazioni transgeniche e sul ruolo delle multinazionali biotech
18 settembre 2004
Cesare Balbo
Fonte: www.espressonline.it
settembre 2004

. Annunciato come il "Fahrenheit 9/11" del cibo "The future of food", un documentario "anti-OGM", è l'ultimo della nuova ondata dei film "contro" che, pur trattando temi scottanti e 'scomodi', riscuotuono un gran successo di pubblico.
Diretto, scritto e prodotto dalla filmaker Deborah Koons, terza e ultima moglie di Jerry Garcia l'ex-leader della band di San Francisco Grateful dead scomparso nove anni fa, è un film- intervista ad agricoltori ed esperti che evidenzia in che misura gli alimenti geneticamente modificati stiano minacciando la sicurezza del cibo. Secondo Koons Garcia l'ingegneria genetica, utilizzando tecniche di incrocio e di ricombinazione, ha profondamente minato le coltivazioni tradizionali, selezionate e raffinate dall'uomo in migliaia di anni. "The future of food" è un'esortazione a trattare con cautela quelle biotecnologie che diminuiscono la sicurezza alimentare e a contrastare brevetti o monopoli che rischiano di minare la libertà di scelta del cibo, che non è solo un prodotto commerciale ma è un diritto umano, o almeno dovrebbe esserlo.

Dalle interviste ad agricoltori ed esperti, che denunciano come la natura rischia di essere brevettata da sei multinazionali biotech, emerge chiaro che il futuro del cibo è tutt'uno con la sovranità e l'autodeterminazione alimentare e con la tutela dei piccoli proprietari terrieri. Il documentario sostiene che la sempre maggiore dipendenza alimentare dalle sei multinazionali che controllano il mercato delle piante transgeniche rischia di mettere a repenataglio il diritto degli agricoltori a proteggere i propri campi e negare ai consumatori una corretta informazione sui processi degli alimenti in commercio.

L'anti-OGM movie intercetta un sentimento sempre più diffuso negli USA, dove i dsitrubi alimentari sono sempre più diffusi. Non a caso, in giro per i Festivals, "The future of food" sta bissando il successo di "Super size me" di Morgan Spurlock, che per sottolineare nel suo documentario gli effetti di una dieta solo a base di hamburger è ingrassato tanto da mettere in pericolo la propria salute. Se Spurlock sostiene la tesi che quel tipo di dieta è causa della aggravata obesità degli americani , il film della Koons Garcia senza affermare che gli OGM hanno influito sulla salute pubblica, avanza forti dubbi sulla loro sicurezza. E' una lotta impari con i giganti delle multinazionali ma l'arma vincente può anche essere un semplice film con la mission di estendere dappertutto la prima misura OGM-free approvata quest'anno all'inizio di marzo nella California settentrionale. Dove agricoltori e consumatori hanno vinto uniti col 56% dei voti approvando la cosiddetta a "Proposition H" contraria alla diffusione, alla coltivazione e alla crescita di OGM nella contea di Mendocino.

Note: Trailer:http://www.thefutureoffood.com/trailer.htm
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