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30 luglio 2008

La casa di Mango Street

Esperanza vuole una casa, ma una casa vera. Non come quella dove abita ora, di cui si vergogna, a Mango Street, in un barrio di Chicanos a Chicago.

“Un giorno uscirò dalla mia pelle
Scuoterò il cielo come cento violini”.
Sandra Cisneros (La Nuova Frontiera 2007, pagg.119, euro 14)

Autore: monica mazzoleni

La casa di Mango Street
Sandra Cisneros (La Nuova Frontiera 2007, pagg.119, euro 14)

“Un giorno uscirò dalla mia pelle
Scuoterò il cielo come cento violini”.

Esperanza vuole una casa, ma una casa vera. Non come quella dove abita ora, di cui si vergogna, a Mango Street, in un barrio di Chicanos a Chicago.
E vorrebbe anche cambiare nome, un nome che rispecchi di più il suo vero io, quello che nessuno vede.
Esperanza ci racconta il suo mondo e i personaggi che lo vivono con un linguaggio di bambina adolescente. Parole semplici, profondamente toccanti, se non disarmanti, a raccontare della voglia di vivere, della bellezza, e forse anche di Dio. Ma anche della povertà, della discriminazione e violenza sulle donne.
Come il racconto di Sally, la sua compagna che ”arriva a scuola con tutti quei lividi e nessuno le crede che è caduta dalle scale”. O Rafaela che “rimane chiusa dentro casa perché il marito ha paura che scappi perché è troppo bella da guardare”.
Ma Esperanza sa già quello che farà: lei ha già cominciato la sua silenziosa guerra personale.
E intanto cresce, giocando con le amiche a fare la grande, anche se si stanca quasi subito.
E i sensi di colpa per la zia che non moriva mai, ma poi è morta. Marin, che aspetta che cada una stella, che qualcuno le cambi la vita.
E ancora tante emozioni, ricordi, pensieri, sogni. Le risate con le sorelline, il primo lavoro, la voglia e paura di un bacio, il pianto sconsolato di Mamacita che non sa e non vuole imparare l’inglese, il giardino delle scimmie, il panino al riso, i pagliacci rossi, e la certezza che da Mango Street se ne andrà, ma per tornare.
Perchè Esperanza scrive poesie, e quando scrive lo spirito non le fa più tanto male. E come maestri ha quattro alberi striminziti che le dicono, mentre dorme, resisti.

Sandra Cisneros, nata nel 1954 a Chicago, è considerata la più importante scrittrice della letteratura chicana. Con le sua scrittura si è fatta portavoce dei problemi e del vissuto della sua gente, i chicanos, cioè gli statunitensi di origine messicana. I suoi libri sono stati tradotti in più di dodici lingue.

luglio 2008, Monica Mazzoleni

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