Kimbau

Un progetto AIFO per portare la luce e l'acqua nell'ospedale di Chiara Castellani

Aiutare Kimbau è possibile

Si può contribuire nel seguente modo:
- carta di credito American Express - Visa - Mastercard: telefonare al n. verde 800 550303 (AIFO)
- versamento postale: C.C.P. 7484 intestato ad AIFO
- versamento bancario conto corrente bancario: AIFO conto n.505050 - Banca Popolare Etica Padova - ABI 5018 - CAB 12100 - CIN Z
Importante: non inviare materiale, i generi di prima necessità sono in genere reperiti in loco.

N.B.: NELLA CAUSALE CONSIGLIAMO DI INDICARE UNA DELLE SEGUENTI CAUSALI
- Kimbau spedizione container (in questo momento è OBIETTIVO PRIORITARIO)
- Kimbau ospedale
- Kimbau centrale idroelettrica
8 gennaio 2005
Gruppo Aifo di Taranto

Chiara Castellani

L'ospedale di Chiara Castellani non è allacciato alla rete elettrica e idrica.

E' in mezzo alla savana del Congo. L'acqua del fiume non può giungere all'ospedale senza la costruzione di una centrale idroelettrica che alimenti una pompa e porti l'acqua ad 800 metri d'altezza, dove è ubicato l'ospedale.

PER SAPERNE DI PIU': INTERVISTA A PAOLO MORO, VOLONTARIO AIFO DI OSTUNI

Cosa è Kimbau?
Kimbau è un villaggio del Congo, nel cuore della foresta.
Il simbolo dell'AIFO


Quanto è grande Kimbau?
Conta circa 2 mila persone.

In che punto del Congo è Kimbau?
E' ai confini con l'Angola. Si situa a 500 chilometri ad ovest della capitale Kinshasa. Per la precisione Kimbau è nel basso Congo, nella regione Bandundu, nel distretto del Kwango.

Dove opera Chiara Castellani?
Opera in un ospedale collocato a sei chilometri da Kimbau.
Il Congo è nel cuore dell'Africa


Cosa c'è a Kimbau?
C'è una missione è formata da una grande cattedrale, da locali civili per i missionari, da un mulino e da depositi. A Kimbau sono situate anche alcune scuole superiori: un istituto agrario e tecnico, un tecnico medicale e un classico.

Qual è la storia dell'ospedale di Chiara Castellani?
La missione fu avviata nel 1906 dai padri verbiti (cattolici del Belgio e del nord Europa). L'ospedale fu costruito negli anni '30 in una zona distante ma più alta e più salubre, dove i belgi avevano costruito anche alcune ville, ora distrutte. L'ospedale è stato gestito dal Belgio fino agli anni '60, quando il Congo ha raggiunto l'indipendenza. Con i belgi l'ospedale aveva un gruppo elettrogeno e una pompa che portava l'acqua. Veniva usato ufficialmente per tutti ma di fatto serviva ai colonizzatori e i maggiorenti del posto. Vi erano dei locali per le autorità, che avevano la precedenza assoluta. E ancora ora c'è chi vorrebbe le corsie di precedenza ("I belgi hanno colonizzato le coscienze e le classi dominanti africane hanno sostituito i vecchi colonizzatori").

In che condizioni versa ora l'ospedale?
L'ospedale era abbandonato quando Chiara è arrivata. Era completamente fatiscente. Sono stati ripristinati alla meglio i locali principali. La struttura è grande ed è il riferimento per un'area che complessivamente ha un bacino d'utenza di 120-130 mila abitanti. Vi sono i reparti di medicina generale, chirurgia, ginecologia e pediatria. Chiara fa anche qualcosa di radiologia. Recentemente è arrivato anche l'apparecchiatura per fare le ecocardiografie. E' stata gentilmente donata. Nell'ospedale potrebbe funzionare anche un reparto di ortopedia ma il dottore locale è spesso assente.

Come si chiama il vescovo con cui collabora Chiara Castellani?
Il vescovo è monsignor Gaspard Mudiso. E' una persona molto preparata e carismatica. Ha una vasta cultura, conosce sei o sette lingue. Mons. Mudiso è una persona a rischio, è coraggioso e scomodo perché urta gli interessi dei potenti. Chiara ha stretto con mons. Mudiso un rapporto saldo di collaborazione e di fiducia. Kimbau fa parte della diocesi di Kenge, la cui superficie è pari a quella del Belgio. Non ci si deve stupire: il Congo è otto volte l'Italia.
Kenge è a 180 chilometri, è la sede del vescovo e lì vi è anche l'Istituto superiore di sanità dove insegna anche Chiara Castellani.

Note: L'indirizzo dell'AIFO è il seguente:
AIFO - Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau
via Borselli 4-6
40135 Bologna
Tel. 0514393211 Fax 051434046
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