Latina

Nicaragua - Ambiente: appena sufficiente

Il Centro Humboldt valuta i primi 100 giorni di governo
27 aprile 2007
Giorgio Trucchi

Victor Campos del Centro Humboldt durante l'analisi dei 100 giorni del governo

L'organizzazione ambientalista Centro Humboldt ha presentato nei giorni scorsi una prima valutazione sulla gestione ambientale dell'attuale governo.
Partendo dalla presentazione della "Proposta Ambientale", fatta alle varie forze politiche durante la scorsa campagna elettorale, Víctor Campos, vicedirettore del Centro Humboldt, ha tracciato un bilancio preliminare nel quale si evidenzia come il tema ambientale non abbia avuto la rilevanza che il presidente Ortega si era impegnato a garantire.

Secondo Campos, "le azioni del governo sono state caratterizzate da un comportamento erratico, attribuibile alla mancanza di definizione di un programma economico e sociale che non permette di definire con chiarezza le priorità dei vari settori, in modo particolare di quello ambientale. Crediamo anche che nella gestione del Ministero dell'Ambiente (MARENA), si sia evidenziata una certa mancanza di belligeranza e chiarezza e che le linee strategiche definite dalle nuove autorità non siano state oggetto di consultazione, discussione e divulgazione.
Ci preoccupa - ha insistito Campos - il fatto che durante questi primi cento giorni si sia verificata una riduzione degli spazi di partecipazione cittadina nella gestione ambientale".
A testimonianza di ciò è stato portato come esempio il fatto che tutte le istanze di consultazione e le commissioni miste di partecipazione governo-società civile, stabilite dalla legge o da decreto (Consiglio Nazionale di Sviluppo Sostenibile, Commissione Nazionale dell'Ambiente, Commissione Nazionale di Cambiamento Climatico, Commissione Nazionale di Educazione Ambientale, Commissione dei Pesticidi, Fondo Nazionale dell'Ambiente, Commissione Nazionale di Biosicurezza), non siano ancora state convocate.

Rispetto al tema delle risorse economiche destinate al settore, il Centro Humboldt ha evidenziato l'esistenza di una diminuzione generalizzata dei fondi destinati alle istituzioni incaricate della gestione ambientale, ad eccezione del Ministero dell'Agricoltura (MAGFOR), che ha invece ottenuto un incremento sostanziale del 73 per cento per poter sviluppare il Buono Produttivo Alimentario (BPA), componente principale del Programma "Hambre Cero". Di questo programma, comunque, non si conosce ancora il quadro istituzionale in cui verrà inserito e le modalità di esecuzione.

Gli elementi positivi

L'organismo di promozione ambientale ha valutato invece come positivo l'azione di alcune istanze governative, come la Procura Generale della Repubblica (PGR) e la Empresa Nicaraguense de Acueductos y Alcantarillado (ENACAL), quest'ultima per avere elaborato un piano di emergenza per risolvere il grave problema di scarsità di acqua. "Per il momento - ha aggiunto il vicedirettore del Centro Humboldt - sono state adottate misure palliative, ma è chiaro che la soluzione non può essere solo quella di ripartire acqua tra la gente. È urgente affrontare questa tematica in modo più ampio e profondo, investendo sui metodi per produrre acqua e per un utilizzo adeguato delle risorse idriche. Per fare questo è necessaria la partecipazione di altre istanze di governo e della popolazione in generale".
Un altro punto valutato come molto positivo è stato il cambiamento di politica del Nicaragua rispetto alla prossima riunione della Comisión Ballenera Internacional (CBI). Il Nicaragua esprimerà finalmente un voto contrario alla caccia delle balene ed a favore della protezione dei cetacei.

La situazione energetica

Uno dei punti principali analizzati dal Centro Humboldt riguarda la grave situazione energetica che vive il paese e le misure adottate durante questi primi mesi di governo.
"Sul tema energetico era urgente prendere misure immediate per risolvere la crisi che si stava vivendo nel paese", ha dichiarato Víctor Campos. "Il governo è intervenuto istallando due centrali acquisite dal governo venezuelano, le quali produrranno 60 MW di energia. Pur essendo un'azione importante che ha risolto parte del problema energetico, queste centrali sono state istallate violando le norme ed i regolamenti ambientali che la legge stabilisce per questo tipo di attività. Non sono state fatte le analisi d'impatto ambientale e non si sa nemmeno se sono previsti degli studi per risolvere questo problema. Bisognerà ora realizzare un'indagine ambientale per valutare i possibili effetti sull'ambiente ed apportare le eventuali correzioni".

La Lista Informativa "Nicaragua y más" ha voluto conoscere la posizione del Centro Humboldt sul tema dei biocombustibili, meglio conosciuti come agrocombustibili. Questo organismo ha mostrato di condividere con il governo l'idea che al paese non convenga legarsi solo ad una fonte di energia e che, inoltre, bisogna fare molta attenzione quando questo tema crea problemi di sicurezza alimentaria.
"Si stanno già sentendo i primi effetti di questo nuovo modello e ad esempio, sono già aumentati i prezzi nell'industria avicola a causa dell'incremento del prezzo del mais. Sono state anche avviate piantagioni di palma africana (aceitera) nella zona del Río San Juan e questo potrebbe creare problemi ambientali. Per noi, la cosa importante è che si mantenga un equilibrio tra le varie fonti di energia e che si possa includere anche la produzione ed uso di agrocombustibili, ma in modo proporzionato al volume dell'economia e della domanda energetica del paese" ha risposto Campos.

Il settore forestale e l'agricoltura sono stati altri due settori analizzati in quella relazione. In questi primi mesi di governo si sono mantenuti gli stessi volumi di legname estratto e questo nonostante la vigenza della legge che proibisce l'estrazione di legname in gran parte del paese (Ley de Veda Forestal). Hanno continuato a concedere permessi di sfruttamento del legname e all'interno dell'Istituto Nazionale Forestale (INAFOR), non si vede ancora la presenza di un piano coerente che cerchi di ordinare il settore.
In agricoltura, il Centro Humboldt ha riconosciuto le buoni intenzioni del governo per aiutare i piccoli produttori con l'importazione di urea dal Venezuela, focalizzando contemporaneamente i pericoli che questa misura potrebbe generare. "È importante sapere - ha affermato Campos - che l'eccessivo utilizzo di urea può provocare ripercussioni importanti come processi di eutrofizzazione e nitrificazione delle acque. Il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente e la Relazione di Valutazione degli Ecosistemi del Millennio stabiliscono l'eutrofizzazione delle acque ed i cambiamenti climatici, come due degli elementi che maggiormente incidono negativamente sull'ambiente a livello globale".

Alla fine del suo intervento, Victor Campos ha ricordato che non esiste ancora chiarezza su come verrà trattato il tema ambientale all'interno della proposta dell'Unione Europea di firmare un Accordo di Associazione con il Centroamerica e che non c'è stato nessun tipo di progresso nell'elaborazione di un Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico. Il governo ha iniziato inoltre alcune conversazioni con importanti gruppi economici per sviluppare megaprogetti nel paese e la cooperazione con il governo dal Venezuela ha toccato tematiche molto sensibili a livello ambientale, come la costruzione di una raffineria, di un'industria per la produzione di alluminio, l'importazione di idrocarburi e di urea.

Tra le richieste espresse dal Centro Humbodt al governo si evidenziano:

La necessità che le azioni del governo vengano realizzate nel totale rispetto del quadro giuridico ambientale esistente.
Si deve implementare un programma nazionale, con la partecipazione della società civile, che punti al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM).
Promuovere il rafforzamento delle istituzioni incaricate di garantire la protezione, conservazione ed uso sostenibile dell'ambiente e delle risorse naturali.
Mantenere e rispettare i meccanismi di partecipazione cittadina.
L'intervento per risolvere alcuni dei casi più emblematici del deterioramento ambientale. Tra di essi si annoverano quelli relativi all'inquinamento provocato dalle dispersioni di combustibili da parte delle multinazionali ESSO, Spence Spong, Texaco Caribbean Inc., la presenza di OGM nel riso, l'inquinamento del Lago Cocibolca e l'uso di pesticidi e la proibizione della nuova "docena sucia".

Al Parlamento è stata invece chiesta l'approvazione di alcune leggi molto urgenti, come la Legge Generale delle Acque Nazionali, La Legge di Prevenzione dei Rischi Provenienti dagli OGM, la Legge di Conservazione ed Utilizzo Sostenibile della Diversità Biologica.

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Ass. Italia-Nicaragua gtrucchi@itanica.org )

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