Latina

Il Nicaragua abbandona la negoziazione dell'Accordo d'Associazione tra UE e CA

Ortega accusa la delegazione europea di voler imporre le proprie condizioni
2 aprile 2009
Giorgio Trucchi

Il presidente Ortega durante il suo intervento (Foto CCC) Il Nicaragua ha formalizzato il suo ritiro dalle negoziazioni dell'Accordo di Associazione, AdA, tra Unione Europea e Centroamerica.
La delegazione nicaraguense avrebbe informato il resto dei paesi centroamericani con una lettera durante la prima giornata della VII sessione delle negoziazioni che si stava svolgendo nella capitale dell'Honduras.

Il ritiro del Nicaragua sarebbe avvenuto dopo che la delegazione europea avrebbe respinto la richiesta di questo paese di approvare un cospicuo fondo di cooperazione per la regione, necessario per far fronte alle evidenti asimmetrie esistenti tra le due regioni. Nonostante non ci siano dati confermati, sembra che l'ammontare del fondo richiesto s'aggirasse intorno ai 60 mila milioni di dollari e che la delegazioni europea l'avrebbe respinto come "irreale".
Durante tutta la mattinata di oggi, 1 aprile, la delegazione nicaraguense non è apparsa al tavolo delle negoziazioni e sono iniziate a circolare voci secondo le quali avrebbero già fatto ritorno in Nicaragua.
La mancanza della delegazione nicaraguense ha quindi impedito il proseguo dei lavori che sono poi stati sospesi a tempo indefinito.

Il presidente Ortega ha dato l'ordine di ritirarsi

Durante la serata del 1 aprile, il presidente Daniel Ortega ha informato la popolazione di avere ordinato alla delegazione nicaraguense di ritirarsi dal tavolo delle negoziazioni dell'AdA, in quanto "i delegati del vecchio continente vogliono imporci le loro regole".
Ortega ha detto che la delegazione nicaraguense ha esposto ai colleghi europei la necessità di un finanziamento per diminuire l'asimmetria esistente tra le due regioni.
Senza precisare esattamente l'importo richiesto, il presidente nicaraguense ha detto che già nel passato aveva presentato la stessa proposta alla Commissaria Europea, Benita Ferrero. "Se vogliamo l'integrazione centroamericana, l'unione doganale, sono necessarie risorse affinché i paesi economicamente più svantaggiati possano compensare queste differenze e trovare un punto d'equilibrio a livello centroamericano, e che la regione si collochi in una posizione più favorevole di fronte agli squilibri ancora esistenti con l'Europa", ha aggiunto.

"L'Europa, come gli Stati Uniti, sono avvantaggiati nei nostri confronti e vogliono imporre le loro regole, le loro condizioni, mentre continuano a godere di misure di protezione anche se parlano di libero mercato. Il libero mercato è una bugia -ha continuato Ortega-, perché i paesi sviluppati proteggono i loro produttori, le loro industrie, i loro banchieri, mentre a noi proibiscono di proteggere i nostri produttori. Per noi è vietato parlare di sussidio".

Riferendosi alle negoziazioni dell'AdA con l'Unione Europea, il presidente nicaraguense ha detto che in questo caso i paesi centroamericani devono proteggere le loro risorse naturali e consultare con la popolazione ciò che si sta negoziando.
"Da parte degli europei arrivano proposte che praticamente li trasformerebbero in padroni della nostra biodiversità. Vorrebbero brevettare le nostre risorse naturali senza nessun beneficio per i paesi e le popolazioni. Questi sono trattati che mettono a rischio le risorse basilari dei paesi", ha aggiunto Ortega.

Ha anche accusato la delegazione europea di non aver minimamente voluto prendere in considerazione la proposta presentata dalla delegazione del suo paese "e vogliono imporci un Trattato di libero commercio in cui lo squalo si divora la sardina. È per questo che ho ordinato alla nostra delegazione di abbandonare la riunione, perché non si può negoziare con una pistola puntata alla testa. Il Nicaragua -ha continuato- vuole avere una posizione costruttiva, ma prima di tutto dobbiamo difendere gli interessi del paese, dei produttori nicaraguensi, affinché tra Nicaragua ed Unione Europea ci possa essere un commercio equo e non il classico libero mercato che, alla fine, favorisce solo le grandi potenze".

Verso la conclusione del suo intervento Ortega ha anche denunciato presunti comportamenti irrispettosi da parte della delegazione europea, in quanto "invece di ricevere la nostra proposta e presentarla a Bruxelles hanno preferito respingerla immediatamente. Noi siamo a favore dell'unione, dell'integrazione, di un Accordo di Associazione con l'Europa, ma all'interno di un quadro che rispetti gli interessi dei nicaraguensi e dei centroamericani. Non siamo disposti a farci saccheggiare nuovamente come hanno fatto 500 anni fa. Vogliono ripetere la storia e non glielo possiamo permettere", ha concluso.

Comunicato stampa congiunto UE-CA

Già in tarda serata, l'Unione Europea ha diffuso un breve comunicato stampa congiunto con i paesi centroamericani.
"Deploriamo la decisione di una Delegazione di ritirarsi dalle negoziazioni. Abbiamo inteso che si tratta di una misura temporanea. Speriamo che questo paese riconsideri la sua decisione.
Prendiamo nota che di conseguenza la VII ronda è stata sospesa. Valuteremo gli effetti di questa decisione.
Reiteriamo il nostro impegno a continuare a lavorare per raggiungere il miglior risultato possibile a favore delle popolazioni delle nostre regioni".

© (Testo Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua www.itanica.org )

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