Messico: il terrorismo di stato di Enrique Peña Nieto
C’è qualcosa di più di una semplice bugia dietro al Todos Somos Ayotzinapa pronunciato dal presidente messicano Enrique Peña Nieto in occasione del discorso di alcuni giorni fa che celebrava il secondo anniversario del suo insediamento a Los Pinos. L’appropriazione indebita dello slogan dei movimenti sociali messicani, e la sua indignazione per il massacro dei normalistas di Ayotzinapa avvenuto a Iguala (stato del Guerrero) lo scorso 26 settembre, serve soltanto per celare il programma apertamente eversivo del presidente, che si è limitato a dichiarazioni molto vaghe sul caso dei 43 desaparecidos, senza però far nulla di concreto.
Bene hanno fatto i manifestanti, lo scorso 2 dicembre, in occasione di uno degli innumerevoli cortei di protesta per chiedere verità e giustizia per i normalistas, a rimandare indietro lo slogan di Peña Nieto rispondendo: Peña, tú no eres Ayotzinapa. Il terrorismo di stato si è palesato, ancora una volta, negli avvenimenti degli ultimi giorni, a partire dalla persecuzione nei confronti degli 11 attivisti arrestati a seguito della manifestazione dello scorso 20 novembre: in particolare, è stato oggetto di una vera e propria montatura il cileno Laurence Maxwell, in Messico soltanto per portare la propria solidarietà agli studenti della Escuela Normal Rural Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa. Maxwell è stato poi rilasciato per la mancanza di accuse a suo carico (in prima istanza gli avevano imputato addirittura il tentato omicidio in un processo caratterizzato da irregolarità di ogni tipo), come gli altri partecipanti al corteo, ma mentre Enrique Peña Nieto elencava i suoi buoni propositi per debellare la violenza dal paese, lo studente dell’Universidad Nacional Autónoma de México (Unam), Sandino Bucio Dovalí, veniva rapito dalla polizia e condotto alla Subprocuradoría Especializada en Investigación de
Per Contralínea, durante i sei anni di presidenza di Felipe Calderón, i narcotrafficanti si sono consolidati economicamente più e meglio delle imprese transnazionali: con Enrique Peña Nieto stanno passando all’incasso.
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