antitrust

Spot ingannevoli, 7 milioni di multe

In soli 30 mesi Telefonia, turismo, farmacia i settori più a rischio per i consumatori. Ma le multe comminate, accusano le associazioni, sono «una briciola» per la aziende
14 agosto 2007
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Oltre 7 milioni di multe per pubblicita' ingannevole dal 2005 a oggi- di cui 2 milioni soltanto nei primi sei mesi del 2007 - 345 violazioni accertate, concentrate soprattutto nei settori telecomunicazioni, turismo, servizi finanziari e farmaceutica. E'questo il bilancio dei primi due anni e mezzo di applicazione della legge Giulietti da parte dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato. In particolare, l'Antitrust si è occupata di 385 casi di pubblicita' ingannevole, riscontrando 344 violazioni, moltissime corrono su Internet. Le sanzioni tuttavia «sono una briciola rispetto agli incassi realizzati dalle aziende, specie nel settore della telefonia, che investono centinaia di milioni di euro in spot,reclame e consigli per gli acquisti, spesso ingannevoli e menzogneri, che costituiscono una vera e propria truffa a danno dei consumatori», hanno commentato Elio Lannutti dell'Adusbef e Rosario Treffiletti della Federconsumatori.
Nel settore della telefonia fissa e mobile sono state accertate 64 violazioni, su 69 casi esaminati, e comminate multe per 2.322.500 euro. L'Autorita' ha individuato «le maggiori lacune informative, che generano l'ingannevolezza dei messaggi: costi 'mimetizzati' (costi e condizioni dell'offerta pubblicizzata che il messaggio omette), livello tecnologico necessario per usufruire di alcuni servizi (necessita' di verificare la copertura del segnale trasmissivo del servizio offerto, come nel caso dei servizi Umts o per la visione della tv sul cellulare), offerte cosiddette 'per sempre' (che in realta' prevedono un termine entro il quale il servizio, a quel prezzo, va utilizzato) e obblighi nascosti (ad esempio deve essere chiaro quando, per poter usufruire delle offerte o di un cellulare alle condizioni reclamizzate, bisogna aderire a determinati piani tariffari per un determinato periodo di tempo)».
Al secondo posto nella lista nera dei settori in cui e' diffusa la pubblicita' ingannevole e' risultata l'industria farmaceutica, con 38 procedimenti aperti, 35 violazioni accertate, 1.140.300 euro di multe. L'Antitrust ha comunicato che "i messaggi condannati propongono in genere prodotti in grado di produrre effetti dimagranti o tonificanti, senza bisogno di seguire diete o svolgere attivita' fisica». Nel settore dei servizi finanziari sono state accertate 30 violazioni e sono state erogate multe per 548.400 euro, nel turismo sono state accertate 14 violazioni, su 16 casi esaminati, sanzionate con 201.600 euro di multe.

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