Don Gallo 80 anni per strada

18 luglio 2008 - Tonio Dell'Olio

«Osare la speranza, era il motto della mia brigata partigiana" - dice don Gallo all'intervistatore sorpreso da questo prete tanto differente.
Ieri ha compiuto 80 anni. 80 anni per strada e sempre accanto alla gente, ai più poveri.
Perché don Gallo - a Genova lo gridano anche le pietre dei carruggi - ha fatto una scelta di parte andando alla ricerca dei nuovi crocifissi, i parenti del Dio debole, del Dio povero.
Provocatore nato, non si è mai tirato indietro e si è fatto compagno di strada di tutti coloro che spendevano la vita, le idee, l'impegno per riscattare i poveri.
Non gli è mai importato da dove venissero, che lingua parlassero e che filosofia avessero sposato.
L'unica professione di fede che ha sempre chiesto è stata la gratuità nello spendersi per gli altri. Per questo oltre che nella Comunità di San Benedetto al Porto, lo abbiamo incontrato nei giorni terribili del G8 quando ha gridato e sperato insieme a tanti giovani che "un altro mondo è possibile".
Non vi sembri strano che un prete così abbia chiesto come regalo alla città di Genova di farla finita sulle diatribe circa la costruzione della moschea e di poterne edificare una per tutti i fratelli e le sorelle dell'Islam.
Un prete così incarna proprio la chiesa che vorremmo.
Compagna della gente lungo le strade dei giorni, non edificata a fortezza e pronta ad accogliere tutti e tutte. Senza esclusioni.
Auguri don Gallo.


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