Vergogna a grappolo

19 novembre 2008 - Tonio Dell'Olio

I mondi dell'informazione e della politica fanno senz'altro bene ad occuparsi dell'elezione (o nomina?) del presidente della Commissione di vigilanza della RAI e della crisi dell'Alitalia ma permettetemi di dire che se non più importante, è sicuramente urgente prendere posizione circa le cluster bombs. Mai sentito? Sono le bombe a grappolo che nei conflitti degli ultimi anni hanno provocato un numero drammaticamente impressionante di vittime e che si comportano come le mine classiche rimanendo a volte inesplose sul terreno e compromettendo il futuro di economie già povere e di vite già precarie.
"Una cluster bomb non esplosa mantiene la sua potenzialità letale praticamente all'infinito – si legge sul sito campagnamine.org – e diventa molto più pericolosa di una mina antipersona in quanto può esplodere alla minima sollecitazione anche casuale con effetti letali 3 volte superiori a quelli della più potente mina ad azione estesa ad oggi conosciuta".
La Simmel Difesa di Colleferro è l'azienda italiana che finora ha prodotto ed esportato questa vergogna internazionale. Il Parlamento e il Senato sono i luoghi in cui si deve urgentemente ratificare il Trattato internazionale per la messa al bando delle bombe a grappolo.
Noi possiamo firmare un appello ai parlamentari andando sul sito che ho indicato.

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