Il coraggio del silenzio

21 novembre 2008 - Tonio Dell'Olio

Il Ministero degli Esteri ha chiesto il silenzio stampa a riguardo del rapimento di suor Caterina Giraudo, detta Rinuccia, 67 anni, e suor Maria Teresa Olivero, 61 anni, che il 9 novembre scorso sono state portate via dalla loro Fraternità, che sta a El-wak, un villaggio del Kenya al confine con la Somalia. Lì queste donne gestivano una casa per la cura di bambini epilettici, denutriti o malati di tubercolosi. Penso che sia opportuno osservare la regola del silenzio in questi casi per non compromettere i contatti diplomatici in corso o i tentativi che si vanno compiendo.
Ma il motivo della mia riflessione è che al silenzio queste donne ci sono abituate e ci hanno abituati da sempre. Sono tante in giro per il mondo e, come direbbe la mia amica comboniana eritrea Elisa Kidanè, sono capaci di pronunciare solo Parole clandestine che è il titolo del suo libro di poesie < segreteria@comboniane.org >.
Anche nell'oscurità di questa notizia di rapimento che ci lascia l'amaro del perché senza una risposta esauriente emerge una nota che merita tutta l'evidenza possibile.
Prima ancora della Farnesina sono stati gli anziani del villaggio a chiedere a una sola voce forte e autorevole il rilascio delle due suore. Parole clandestine anche quelle.

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