Un Eurofighter davanti al Duomo

10 novembre 2009 - Tonio Dell’Olio

Nei giorni scorsi in Piazza Duomo a Milano ha fatto bella mostra di sé l’Eurofighter Typhoon nell’ambito delle manifestazioni previste per le celebrazioni dedicate alle Forze Armate. È il velivolo europeo di ultimissima generazione e pertanto più temibile ed “efficiente”. “La sua struttura, realizzata per oltre il 70 per cento in fibra di carbonio, è in grado di reggere un volo a due volte la velocità del suono”. Le poche informazioni che si possono trovare sull’esposizione che è avvenuta trascurano di riferire che lo scopo del velivolo è di uccidere. Non si sono alzate voci di protesta su questo modo di esporre i muscoli in pubblico. Quanto di più diseducativo! La bestemmia peggiore – diceva p. Ernesto Balducci - è quella di un bambino che, estasiato davanti a uno strumento di morte, possa escalamare: Che bello!
Nessuno si scandalizza che l’orgoglio dell’Alenia Aeronautica, costruito a Cameri vicino a Novara, secondo i dati ufficiali costi 63 milioni di euro. Avete letto bene. 63 milioni sottratti alla sanità, alla creazione di posti di lavoro, alle spese sociali.
Se un artista avesse deciso di esporre una rana crocifissa o un nudo gigante nella stessa piazza antistante la chiesa, ci sarebbe stata almeno la protesta ufficiale della Curia ambrosiana. Si è gridato alla profanazione quando le comunità islamiche hanno scelto quella piazza per pregare.
Davanti all’ostensione di uno strumento atto ad uccidere con maggiore efficienza si tace.

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