Una legge bavaglio

19 maggio 2010 - Tonio Dell'Olio

L'iter per l'approvazione della legge che limita l'uso delle intercettazioni, negli ultimi giorni ha subìto un'accelerazione senza precedenti con riunioni mattutine, pomeridiane e notturne dei senatori della Commissione Giustizia. Una sorta di codice rosso da pronto soccorso per un intervento di cui sfugge la gravità. Alla fine, il testo di legge è stato approvato ed ora passa a Montecitorio. È sotto gli occhi di tutti che se non ci fosse stata la possibilità di intercettare, né i magistrati né l’opinione pubblica avrebbero mai saputo nulla di moltissimi degli scandali che hanno rivelato l’esistenza di cricche, corruzione, malaffare e malavita. E allora mi pongo una domanda semplice semplice: “Mafiosi, corrotti e corruttori sono danneggiati o favoriti da questa legge? Hanno più o meno possibilità di farla franca? Insomma sarebbero contenti se la legge andasse in porto?”. Normalmente ciò che fa felici i farabutti, fa fessi gli onesti. Altra domanda: “Questa legge limita o amplia il diritto di informazione?” Se lo limita, non va nella direzione dell’articolo 21 della Costituzione.
Per queste ragioni dichiaro la mia personale contrarietà a questa legge e nel contempo mi dichiaro altresì disponibile ad essere intercettato.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15