Il gioco d’azzardo del governo

9 febbraio 2011 - Tonio Dell'Olio

Da un programma radiofonico vengo a sapere che nell’anno 2011 è previsto il lancio di altri due nuovi giochi a pagamento ed eventuale vincita in denaro, gestiti dallo Stato. Secondo le previsioni i nuovi giochi frutterebbero circa 10 miliardi di euro. Intervistano il ministro Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile, che conferma la scelta del governo di percorrere la strada dei giochi per fare cassa. Conferma che ci sono famiglie sul lastrico a causa del gioco d’azzardo. Conferma che grattaevinci, videopoker e altro sono da considerarsi delle potenziali fonti di dipendenze. Conferma che il costo sociale per curare le persone colpite dalla malattia del gioco supera persino i guadagni prodotti dalla gestione dei giochi stessi da parte dello Stato. Conferma l’incoerenza delle politiche del governo che, da una parte vuole salvaguardare il bene della famiglia e difendere i cittadini da tutte le forme di dipendenza, e dall’altra gestisce un’attività chiaramente nociva per l’una e per gli altri. Giovanardi onestamente conclude assicurando che porrà la questione in sede di Consiglio dei ministri. Scommettiamo che vince Tremonti?

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