Complici

23 febbraio 2011 - Tonio Dell'Olio

Se ieri parlavo delle mani del dittatore libico, oggi è un obbligo di coscienza guardare alle mani dei loro complici che gli hanno venduto le armi che in questi giorni vengono vomitate sulla folla inerme. Di quelle dell’Unione Europea, più di un terzo gliele ha vendute l’Italia democratica che “ripudia la guerra” e vieta il trasferimento di armi verso i governi che violano i diritti umani. Lo denuncia a chiare lettere Pax Christi (www.paxchristi.it) in un comunicato stampa e lo documenta la Rete Disarmo (www.disarmo.org). Complici. E complice la nostra indifferenza. Perché tanto è ladro chi ruba che chi gli para il sacco. Tanto è criminale chi uccide quanto colui che gli fornisce l’arma. La gente di Libia chiedeva libertà e non armi per 205 milioni di euro! Tante gliene abbiamo vendute nel 2008 – 2009. E Dio non voglia che adesso ricacciamo in mare i rifugiati che abbiamo contribuito a creare. Mentre ci vantavamo di esportare democrazia in altre aree del pianeta, sulla sponda sud scaricavamo strumenti di morte che oggi uccidono la democrazia e la vita, la libertà e il suo sogno. Che un sussulto di dignità ci faccia correre al riparo con la condanna decisa della violenza e con l’accoglienza, con parole chiare e braccia aperte ai poveri e non ai dittatori.

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