Centralità della giustizia sociale, disarmo della finanza e della società

Sulla crisi economica ascoltiamo anche il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e Pax Christi!
18 maggio 2012 - Sergio Paronetto

Se, come dice il profeta Isaia (32,17), “la pace è frutto della giustizia”, oggi nel cuore di una crisi finanziaria sconvolgente che sta arrecando grande dolore non solo ai più deboli ma anche a settori ampi dell'economia e del ceto medio, la giustizia sociale diventa la via principale per la rifondazione etica dell'economia, per il recupero del denaro rubato o inquinato da centri finanziari “anonimi”, dalla corruzione e dalla criminalità, per la riconversione sociale delle spese militari o di sistemi d'arma anticostituzionali, per una politica del bene comune. La giustizia sociale è il nuovo nome della pace. Questa l'idea forte emersa dall'Assemblea nazionale di Pax Christi, svoltasi Termoli il 28-29 aprile sul tema “Pace è bene comune”, sulla scia della Lettera di Pax Christi al governo (26 marzo 2012).

Per Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace che nel 2011 ha elaborato il documento “Per una riforma del sistema finanziario e monetario”, occorre leggere il bene comune alla luce della fraternità. La tempesta finanziaria appare senza fine. Grande assente è la democrazia: senza quella economica e sociale non c'è nemmeno democrazia politica. C'è troppo silenzio su questi temi, esclama Toso: “è possibile che il mondo cattolico dorma sulla giustizia sociale o sulla tassazione alle transazioni finanziarie?”.

Per Marco Bersani, presidente di Attac Italia, il bene comune è il “nuovo paradigma sociale” per l'azione di comunità locali che possono rinegoziare il pagamento della parte tossica o gonfiata del debito e rilanciare il peso della Cassa depositi e prestiti. Occorre de-finanziarizzare le persone e la società. I beni comuni vanno messi in sicurezza togliendoli dal sistema finanziario opaco e illegittimo. Di qui, per lui come per Toso, l'importanza della campagna sulla tassazione delle transazioni finanziarie e la necessità di iniziative a difesa dei beni comuni tramite buone pratiche associative, cooperative, imprenditoriali e progetti di riconversione produttiva e finanziaria.

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