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Il tesoro semplice

In un giorno di pioggia

Nonno e nipote in una uggiosa giornata volano sulle ali della fantasia.
3 dicembre 2005

Luigino guardava fuori dalla finestra. Era triste perché non poteva uscire con gli amici per giocare. Fuori pioveva a dirotto e il cielo era grigio, quasi nero. Era così da giorni, e non sembrava volesse cambiare tanto presto. Sui vetri della finestra il ticchettio della pioggia era insistente, molto insistente. Papà era al lavoro e sarebbe tornato solo a tarda sera, la mamma era dalle amiche per un thé con pasticcini(pochi! perché ingrassano) e pettegolezzi(tantissimi!), il fratello era in palestra e non sarebbe tornato per cena. Il piccolo si sentiva solo in quella casa grande e vuota. "Gigetto ci sei? dove sei?" si sente flebilmente dall'altro lato della casa. "Oh no! il nonno si è svegliato - pensò Luigino - che palle! adesso devo sentirmi anche a lui! E non lo sopporto quando mi chiama Gigetto!"
Il battere del bastone annunciava l'arrivo di Nonno Andrea in salotto. "Cosa guardi fuori dalla finestra? E' bello l'orizzonte, il paesaggio?" "Uffa! - rispose Luigino di controvoglia - è una palla totale! Piove da ore e non vuole smettere più! Se era bel tempo dovevo andare con gli amici alla pista da cross, invece niente ... e con questo tempo chissà quando potremo andare ... ". Il nonno si avvicina alla finestra e guarda fuori. "Vedi là Luigino? Quella foglia che si muove in modo strano? E' la formichina Piccina che sta giocando allo scivolo, si sta divertendo un mondo! Va su e giù, risale e riscende. Laggiù, dove si alza la polvere rossa, c'è la casa della Signora Talpa che sicuramente sarù immersa nella buca da bagno. E tutta questa pioggia sembra noiosa e triste. Invece sono milioni, miliardi di gocce d'acqua. Corrono, saltano, cantano e festeggiano. Sono contente perché per loro è un giorno speciale: conosceranno i loro fidanzati. Presto le minuscole goccioline sposeranno i granelli di terra, e si devono preparare da adesso ... Non possono arrivare impreparati al gran giorno! Guarda laggiù, immagina i frutti, immagina i fiori e pensa ai colori. Il giorno del matrimonio la natura sboccerà per partecipare alla festa e tutti potremo farlo!" Luigino con occhi sognanti restò incantato ad ascoltare il nonno parlare. E i due, nonno e nipote, si preser per mano e andarono insieme incontro ai segreti, alla magica vita della natura, in un giorno di pioggia. Luigino non se ne accorse ma, mentre il nonno piano parlava, le ore passavano. E dimenticò la pista da cross, la tv, la playstation e tutto il resto. "Su dai, adesso a letto! Hai visto che ore sono? Si è fatto tardissimo!" esclamò il nonno. "E' vero - rispose ancora tutto sognante guardando l'orologio il piccolino - sono passate tantissime ore. Grazie nonno! Sei stato fantastico! Io vado a dormire, ma tu mi prometti che domani continuiamo, ti prego nonno raccontane altre". Il nonno sorridendo annuì e Luigino andò a dormire felice. La notte dormì contento e sereno, sognando le goccioline d'acqua in abito bianco, talpe in accappatoio e tantissime altre cose. E' bellissimo! pensò la mattina dopo appena alzato.
Cercava e aspettava cose mirabolanti, grandiose e maestose, convinto che se non lo fossero state non avessero senso. E invece aveva scoperto che le cose più belle sono anche le più semplici. Non serve aspettare chissà quali portenti, basta un poco di fantasia, un pizzico di magia e la meraviglia ci stupirà. Le più belle sono qui accanto a noi ...

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