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Diciannove computer e una storia da esplorare: la storia della pace

In laboratorio per la pace

"Spero solo - afferma Davide - che non saremo gli unici a seguire questo progetto, perché è un percorso che se intrapreso seriamente potrebbe cambiare il punto di vista di molte persone".
20 novembre 2006

Oggi abbiamo iniziato un progetto che definiamo "progetto per la pace". In realtà stiamo studiando come usare Internet per conoscere la storia della pace. Siamo nel laboratorio di informatica dell'Istituto Righi di Taranto. Prendono parte al progetto alcuni studenti della 1M e della 2D Liceo.

Nei giorni scorsi in classe abbiamo discusso sull'importanza dell'educazione alla pace. Purtroppo in passato gli uomini hanno dedicato molto tempo a studiare il modo per fare la guerra con mezzi sempre più sofisticati ed efficaci. Anche in questo momento migliaia di persone si addestrano alla guerra. Abbiamo allora valutato che è molto importante addestrarsi anche a fare l'opposto: studiare per la pace.

Uno degli obiettivi che ci poniamo è quello di ricercare nella storia gli episodi di coloro i quali si sono opposti alla guerra. Questa ricerca la definiamo "storia della pace".

Per prima cosa ci siamo collegati ad Internet e abbiamo esplorato il sito di PeaceLink. Al suo interno c'è un settore (detto "tematica") dedicato alla storia della pace. L'indirizzo Internet è http://italy.peacelink.org/storia

Inoltre abbiamo visitato l'enciclopedia libera Wikipedia il cui indirizzo Internet è http://www.wikipedia.org
Nella Wikipedia c'è un settore dedicato alla storia e qui vi scrivono utenti appassionati e competenti. Noi vorremmo scrivere nei prossimi giorni qualcosa sia su PeaceLink sia sulla Wikipedia per quanto riguarda la storia della pace. Questo è uno degli obiettivi che ci poniamo.

Nel frattempo stiamo vedendo come si realizza una pagina web con questo sistema di gestione e pubblicazione on line che è il PhPeace. A seguire la lezione ci sono 19 studenti, ognuno con il PC collegato ad Internet.

Dopo qualche minuto di discussione e di riflessione personale, Giovanni scrive: "Secondo me questo è un progetto unico nel suo genere. E' un'esperienza che dovrebbero seguire molte scuole italiane in quanto ci prepara a un futuro sempre più multimediale".

Ci eravamo infatti soffermati poco fa su una domanda: di quanto crescerebbe Internet e la Wikipedia se ogni scuola inserisse le proprie ricerche sul web?

"Io credo che questa 'guerra' contro la guerra, espressa in tutto il mondo del web potrebbe diventare una forma di protesta davvero efficace", scrive Giuseppe.

Davide riprende il concetto e aggiunge: "E' un'esperienza molto istruttiva. Non capita tutti i giorni di partecipare ad un progetto nel quale si trattano argomenti delicati come la pace e la guerra. Se questa esperienza, poi, la si fa sfruttando il computer, diventa ancora più interessante. Spero solo che non saremo gli unici a seguire questo progetto, perché è un percorso che se intrapreso seriamente potrebbe cambiare il punto di vista di molte persone".

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