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Dopo il voto all’ONU del 27 ottobre 2016, anche l’Italia deve schierarsi per il bando delle armi nucleari

Laura Tussi6 novembre 2016

Dopo il voto all’ONU del 27 ottobre 2016, anche l’Italia deve schierarsi per il bando delle armi nucleari

Abolizione e messa al bando delle armi nucleari


La conferenza stampa tenutasi giovedì 3 novembre presso la Sala Nassirya di Palazzo Madama ha riguardato  il ruolo attivo che l’Italia deve giocare, cambiando l’attuale posizione al rimorchio delle potenze nucleari, nel processo che l’ONU ha aperto per giungere, attraverso un Trattato di interdizione, alla proibizione delle armi nucleari da parte del diritto internazionale, allo stesso modo delle armi chimiche e biologiche.

L’iniziativa è stata organizzata dai “DISARMISTI ESIGENTI” (dall’appello “ESIGETE! il disarmo nucleare totale” di Stéphane Hessel), in collaborazione con la senatrice Loredana De Petris (SI-SEL), grazie alla quale si è ottenuta la sala stampa del Senato.

Loredana De Petris ha annunciato che presenterà nella conferenza dei capigruppo l’istanza di una discussione parlamentare urgente. Dopo l’introduzione di Antonia Sani (WILPF Italia) e Alfonso Navarra, obiettore alle spese militari e nucleari (www.osmdpn.it), è intervenuto, tra i parlamentari presentatori delle mozioni in questo senso alla Camera e al Senato, Roberto Cotti del M5S (per il Senato).

Per l’associazionismo che ha messo insieme il cartello dei “disarmisti esigenti” (formato anche da Energia Felice, Peacelink, Mondo Senza Guerre e altri), sono intervenuti: Giovanna Pagani di WiILPF Italia ed Ennio La Malfa, presidente di Accademia Kronos.

L’introduzione di Antonia Sani ha ricapitolato i fatti fondamentali: la Prima Commissione dell’ONU ha approvato, il 27 ottobre 2016, la risoluzione L 41, presentata da Messico, con co-sponsor principali Austria, Irlanda, Brasile, Sudafrica, che istituisce, indipendentemente dal percorso del TNP, una Conferenza ONU nel 2017 a New York che negozi l’interdizione delle armi nucleari, portando alla loro effettiva eliminazione.  La risoluzione è passata, superando il quorum dei 2/3, con 123 voti a favore, 38 contro, 16 astenuti. L’Italia ha votato contro!

Alfonso Navarra e Giovanna Pagani hanno concluso con una serie di proposte: “Sul problema di come sensibilizzare una opinione pubblica disinformata abbiamo già avuto un incontro con la Presidenza della Camera. Vogliamo, grazie alla collaborazione di Laura Boldrini, portare in Italia Stanislav Petrov, l’uomo che il 26 settembre 1983 ha salvato il mondo da un’Apocalisse  scatenata da un falso allarme nucleare. Stiamo inoltre lavorando sulla fattibilità di una idea di Alex Zanotelli: il lancio di una legge di iniziativa popolare nel periodo marzo-luglio in cui si terrà la conferenza ONU di New York che dovrà materialmente scrivere il Trattato di interdizione delle armi nucleari. Il movimento internazionale per il disarmo e quindi dall’Italia i “disarmisti esigenti”, si batterà perché questo Trattato possa essere licenziato per le ratifiche già dal prossimo luglio 2017”.

Dagli Enti locali registriamo le importanti prese di posizione del Consiglio Regionale della Toscana e del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presidente dell’ANCI Sicilia, che evidenziano la necessità di rimuovere anche le armi nucleari USA presenti  sul territorio italiano (armi ufficialmente non ammesse).

 

Per info da parte dei "DISARMISTI ESIGENTI" (riprendiamo l'appello "ESIGETE! il disarmo nucleare totale" del partigiano francese Stéphane Hessel):

Alfonso Navarra cell. 340-0736871           Email alfiononuke@gmail.com

Antonia Sani cell. 349-7865685- WILPF Italia       Email antonia.sani@alice.it 

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