Palestina

Le ferite di Gaza

Quelle che abbiamo visto noi
26 febbraio 2009
Dr Ghassan Abu Sittah and Dr Swee Ang
Fonte: The Lancet Global Health Network - 02 febbraio 2009

Due chirurghi britannici, il Dr. Ghassan Abu Sittah ed il Dr. Swee Ang, sono riusciti ad entrare a Gaza durante l'invasione israeliana. Qui raccontano delle loro esperienze, condividono le loro opinioni, e concludere che la popolazione di Gaza è estremamente vulnerabile e priva di difese in caso di ulteriore attacco

Un bambino gioca in una voragine scavata da una bomba

Le ferite di Gaza sono profonde e stratificate. Parliamo del massacro di 5.000 persone a Khan Younis nel 1956, o dell'esecuzione di 35.000 prigionieri di guerra da parte di Israele nel 1967? Oppure, oltre le ferite della prima Intifada, quando la disobbedienza civile da parte di un popolo occupato contro gli occupanti ha prodotto migliaia di feriti e centinaia di morti? Non possiamo nemmeno dimenticare i 5.420 feriti nel sud di Gaza solo dal 2000. Dunque qui di seguito parleremo soltanto dell'invasione iniziata il 27 dicembre 2008.

E' stato stimato che, nel periodo dal 27 dicembre 2008 sino al cessate il fuoco del 18 gennaio 2009,  un milione e mezzo di tonnellate di esplosivi sono state gettate nella Striscia di Gaza. Gaza è 40km per 8km ed ospita un milione e mezzo di persone. Questo la rende l'area più affollata del pianeta. Prima dell'invasione Gaza è stata completamente bloccata da un embargo per 50 giorni. In pratica - in questi anni - l'embargo è stato parziale o totale, ma mai assente.

Il primo giorno dell'invasione sono state uccise 250 persone. Ogni singola stazione di polizia a Gaza è stata bombardata uccidendo un gran numero di agenti di polizia. Dopo aver spazzato via le forze dell'ordine l'attenzione è stata rivolta agli obiettivi non governativi. Gaza è stato bombardata con aerei F16 ed elicotteri Apache, mentre i connoni della marina militare hanno condotto un attacco dal mare e l'artiglieria si è occupata della terra. Molte scuole sono state ridotte in macerie, tra cui l'American School of Gaza, 40 moschee, ospedali, edifici delle Nazioni Unite e - naturalmente - 21.000 abitazioni, 4.000 delle quali sono state completamente demolite. Si stima che 100.000 persone sono ora senzatetto.

Le armi israeliane

Le armi utilizzate oltre a bombe convenzionali ed ad alto potenziale, includono anche armi non convenzionali, dove è possibile identificare almeno quattro tipologie.

Proiettili e bombe al fosforo

Testimoni oculari affermano che alcune bombe esplodevano ad alta quota, rilasciando ampi fasci di bombe al fosforo le quali ricoprivano vaste aree.

Durante l'invasione di terra, testimoni oculari raccontano che i carri armati erano soliti sfondare le case con armi convenzionali, per poi far fuoco con proiettili al fosforo. Usato così il fosforo esplode e brucia famiglie e case. Molti corpi sono stati ritrovati carbonizzati con particelle di fosforo incandescente.

Un preoccupante interrogativo è: i residui di fosforo rinvenuti sembrano amalgamati ad uno speciale agente stabilizzante. Questo gli conferisce la capacità di non bruciare completamente, fino all'estinzione. Dei residui ancora ricoprono i campi, parchi giochi e prefabbricati. Si accendono quando vengono raccolti da bambini curiosi, o producono fumi quando i contadini ritornano ad annaffiare i loro campi. Una famiglia, ritornata al suo campo, ha irrigato il terreno ed è stata avvolta da un fumo sprigionato dal suolo. La semplice inalazione ha prodotto epistassi. Così i residui di fosforo, probabilmente trattati con un stabilizzante, agisce anche come armi anti-persona nei confronti dei bambini ed il ritorno alla vita normale, già difficile senza alcun rischio.

I chirurghi segnalano anche casi anomali: dopo una laparotomia primaria, per curare ferite relativamente piccole e poco contaminate, un secondo intervento ha rivelato aree rescenti di necrosi dopo un periodo di tre giorni. Le condizioni dei pazienti si aggravano poi nel giro di dieci giorni fino a necessitare di un terzo intervento che evidenzia una massiccia necrosi epatica. Questa generalmente può o non può essere accompagnata da emorragia, insufficienza renale, scompenso cardiaco, fino a morte. Sebbene acidosi, necrosi epatica ed improvviso arresto cardiaco causato da ipocalcemia sono noti per essere complicanze del fosforo bianco, non è possibile che queste complicanze siano dovute soltanto al fosforo.

Vi è un'urgenza sanitaria: analizzare e individuare la vera natura di questo fosforo modificato per quanto riguarda la sua efficacia a lungo termine sulla popolazione di Gaza. Vi è inoltre l'urgenza per la raccolta e lo smaltimento dei residui di fosforo sparsi tutta la Striscia di Gaza. Come si sprigionano fumi tossici quando gli oggetti entrano in contatto con l'acqua, così la prima pioggia provocherà inquinamenti con esalazioni di acido fosforo. I bambini devono essere avvisati di non manipolare e giocare con questi residui di fosforo.

Bombe pesanti

L'uso di DIME (esplosivo a materiale denso inerte) è ormai evidente; non ci sono prove altrettanto chiare sull'uso dell'uranio impoverito nelle regioni meridionali. In aree civili, sono stati trovati sopravvissuti con arti troncati da DIME. Queste ferite sono facili da riconoscere perché i moncherini non sanguinano, il taglio è netto (a ghigliottina) poiché i bossoli e le schegge delle DIME sono estremamente pesanti.

Bombe ad implosione

Sono state utilizzate anche Bunker busters e bombe ad implosione. Ci sono edifici, in particolarel'ottavo piano Scienza e Tecnologia dell'Islamic University of Gaza, ridotti ad un cumulo di macerie non superiore a 5-6 metri.

Bombe silenziose

La gente di Gaza ha descritto una bomba silenziosa estremamente distruttiva. La bomba giunge come un proiettile silenzioso, al più con un sibilo, crea una vasta area in cui tutti gli oggetti e le cose viventi vengono vaporizzati con residui minimi. Non siamo in grado di classificare questo tipo d'arma tra le convenzionali, ma la possibilità di nuove tipologie d'armi in fase di sperimentazione è più che un sospetto.

Esecuzioni

I sopravvissuti descrivono carri armati israeliani che arrivano di fronte alle abitazioni chiedendo ai residenti di uscire. Bambini, anziani e donne vengono fatti avanzare e allineati e vengono uccisi. Le famiglie hanno perso decine di loro membri attraverso tali esecuzioni. L'obiettivo di uccidere deliberatamente bambini e donne disarmati è ben documentato da organizzazione dei diritti umani nella Striscia di Gaza nel corso degli ultimi mesi.

Fuoco su ambulanze

Su tredici ambulanze è stato fatto fuoco con l'intento di uccidere i conducenti ed il personale di primo soccorso nel processo di salvataggio e di evacuazione dei feriti.

Bombe a grappolo

Il primo ferito da bombe a grappolo è stato portato nell'ospedale Abu Yusef Najjar. Poiché oltre il 50% dei tunnel sono stati distrutti, Gaza, ha perso buona parte della sua bene di prima necessità. Queste gallerie, al contrario delle credenza popolari, non servono per il traffico d'armi, anche se piccole armi leggere potrebbero essere contrabbandate attraverso di loro. Sono i principali mezzi di approvvigionamento di cibo e carburante per Gaza. La ricostruzione e lo scavo di nuovi tunnel, che ora occupa un buon numero di palestinesi, ha innescato bombe a grappolo presenti sul suolo. Questi ordigni sono stati usati al confine di Rafah e già cinque ustionati gravi sono stati portati all'ospedale dopo l'esplosione di questi dispositivi.

Conteggio dei caduti

Dal 25 gennaio 2009, il numero di morti è stato stimato intorno a 1.350, numero che aumenta ogni giorno. Questo poiché i feriti gravi continuano a morire negli ospedali. Il 60% dei civili uccisi sono bambini.

Lesioni gravi

Il numero di feriti gravi è 5.450, con il 40% di bambini. Si tratta principalmente di grandi ustioni e pazienti politraumati. Singole fratture degli arti o di chi può ancora camminare non sono incluse in queste statistiche.

Durante i nostri colloqui con medici e infermieri le parole "olocausto" e "catastrofe" sono state utilizzate ripetutamente. Tutto il personale medico porta con sé i traumi psicologici degli ultimi mesi di vita, passati a fronteggiare le masse che hanno affollato gli obitori e le sale operatorie. Molti pazienti sono morti in un pronto soccorso, in attesa di trattamento. In un ospedale distrettuale, il chirurgo ortopedico ha portato a termine in un giorno 13 chiamate esterne.

Si calcola che - dei feriti gravi - 1.600 si ritroveranno un'invalidità permanente. Questi includono le amputazioni, lesioni al midollo spinale, trauma cranico, le grandi ustioni con contratture paralizzanti.

Fattori speciali

Il tasso di morti e feriti è particolarmente elevato in questo recente attacco a causa di diversi fattori:

  • nessuna via di fuga: Gaza è sigillata da truppe israeliane, nessuno può sfuggire il bombardamento e l'invasione del territorio. Semplicemente non c'è alcuna fuga. Anche all'interno della Striscia di Gaza per sé, il movimento da nord a sud è impossibile: carri armati israeliani avevano tagliato la metà settentrionale di Gaza del sud. Basta confrontare con la situazione in Libano del 1982 e il 2006, quando è stato possibile per le persone fuggire dai pesanti bombardamenti in una zona di relativa calma. Non vi era tale opzione è per Gaza.
  • Gaza ha una densità di popolazione molto alta. E' inquietante constatare che le bombe usate da Israele sono state le bombe di precisione. Hanno un hitrate del 100% per gli edifici che sono affollati di gente. Esempi sono il mercato centrale, le stazioni di polizia, le scuole, le Nazioni Unite, i prefabbricati utilizzati come riparo, le moschee (40 delle quali distrutte) e le case dove le famiglie pensavano di essere al sicuro perché non c'erano tra loro combattenti. Nei condomini una singola bomba ad implosione sterminava decine di famiglie. Questo modello di obiettivi civili ci fa sospettare che siano i militari i danni collaterali, mentre i civili sono gli obiettivi primari.
  • La quantità e la qualità delle munizioni utilizzate come descritto in precedenza.
  • Gaza non ha difese contro le moderne armi di distruzione di Israele. Non ha carri armati, non ha aerei, non ha una difesa missilistica antiaerea, da utilizzare contro gli invasori. Siamo stati testimoni in prima persona di uno scambio di pallottole tra un carro armato israeliano e gli AK47 palestinesi. Le forze in campo erano semplicemente impari.
  • Totale assenza di rifugi antibomba funzionanti per la popolazione civile. Sfortunatamente, anche se ci fossero non avrebbero alcuna chance contro i bunker-buster israeliani.

Conclusioni

Considerando quanto detto, un'ulteriore invasione di Gaza sarebbe semplicemente disastrosa. La popolazione è vulnerabile ed inerme. Se la Comunità Internazionale intende evitare ferimenti ed uccisioni di massa nel prossimo futuro, dovrà sviluppare una forza di difesa per Gaza. Se ciò non accadrà, i civili continueranno a morire.

Tradotto da Giacomo Alessandroni per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.
N.d.T.: Titolo originale: The Wounds of Gaza

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