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La fine del mondo ... con due Papi

Pasqua 2013

Ratzinger e Papa Francesco


Dopo un anno come il 2012, intriso di nefaste profezie riguardo alla fine che ci avrebbe colti tutti, abbiamo iniziato il nuovo anno tirando un sospiro di sollievo poiché nulla di quanto previsto è successo.
Dopo qualche mese di nuovo un evento sconcertante, Papa Benedetto annuncia le sue dimissioni e indice il conclave per eleggere un nuovo Pontefice. Che sia questo il segno della fine? Come, due papi contemporaneamente? Non si è mai visto, o meglio si sono viste queste cose in tempi in cui le cose non andavano proprio bene…
L’elezione di Papa Francesco poi, ci ha colti di sorpresa, all’annuncio pochi sapevano chi fosse anche se subito si è lasciato amare attraverso la sua figura carica di slancio disarmante.
La reazione della gente? E’ bravissimo, dicono, è per i poveri, non vuole anelli, collane, macchine di lusso e questo fa bene alla gente che si vuole avvicinare alla Fede. Alcuni poi hanno azzardato un confronto con gli altri papi e con Benedetto in maniera particolare, sottolineando le diversità esteriori tra i due.
I tempi che viviamo sono assai difficili, sia per i rapporti non sempre splendidi che si coltivano tra gli uomini, sia per il rapporto che gli uomini vivono con Dio.
Forse Gesù, Dio fatto Uomo, predicatore della dottrina che non fa cadere nella menzogna e operatore di miracoli strepitosi fino a ridare la vita ai morti, dovrebbe decidersi a tornare per mettere un po’ a posto la cose. Dio conosce tutto questo ma sa anche che i suoi tempi sono diversi dai nostri perciò non è ancora giunto il momento del suo apparire glorioso.
Come sorprenderci allora?
Contemporaneamente ci ha dato un Papa, Benedetto, retto e autentico nella dottrina, capace di insegnamenti veri che non tradiscono per comodità la verità del vangelo annunciato da Gesù. Capace di far sentire alla chiesa tutta la ricchezza di quanto Dio ha rivelato a favore e per la salvezza dell’uomo.
Ci ha dato un altro Papa, Francesco, spassionato nella carità, dimentico di se stesso e della sua vita, dedito ai poveri più poveri, al fianco dei diseredati per tradurre in carità concreta tutto l’amore che dalla croce Gesù continua a donare all’umanità.
A chi pensasse che due papi sono troppi vorrei dire che invece sono una vera benedizione di Dio per noi. Insieme, ciascuno nella sua condizione, ci mostrano il volto dell’unico Gesù, Signore della vita e della morte. La Carità senza Verità diventa una semplice spartizione di cose, così come la Verità senza la Carità diventa solo una valanga di chiacchiere che non cambiano il mondo.
Il Signore conceda lunga vita e protezione a Papa Benedetto perché continui ad aiutare la chiesa con la sua lungimirante sapienza e perché con la sua preghiera sia conforto e sostegno alla vita di Papa Francesco che, amato da Dio e dal suo popolo, di carità ne eserciterà davvero tanta.
Aggiungo che un Papa emerito e un Papa in carica non sono solamente il segno dei problemi che la Chiesa affronta, come si vuol far credere, ma la grandiosa certezza che le forze degli inferi non prevarranno mai contro di essa.
Sta per finire il mondo? Può darsi… ma non per i due papi, magari finisce perché noi non diamo ascolto né all’uno né all’altro. Non ci piaceva Benedetto quando richiamava alle regole della vita cristiana e non ci piacerà Francesco quando ci dirà che i soldi e mercanzie materiali che abbiamo devono essere dei poveri. A dir il vero non ci piace nemmeno Gesù che ci dice di perdere la vita in Lui per trovarla e ci chiede di dare tutto per il regno dei cieli.
Forse il mondo finirà perché l’uomo ha smesso di fare l’uomo, di essere creatura di Dio, di essere ascoltatore della gioia di Dio, perché ha smesso di amare gli uomini suoi fratelli, perché ha fatto prevalere ciò che Dio avrebbe voluto soffocare nel suo cuore.
Signore, con la luce della tua Pasqua aiutaci a sciogliere i tanti nodi di tenebra che rendono stanca e triste la nostra vita e facci risplendere della speranza di vita che tu ci doni.
Auguri infiniti.
don Silvio