Sono molti ormai i greci che non possono più avere la copertura sanitaria prevista per chi ancora lavora o per chi rientra nei piani di sicurezza sociale.

Una Grecia al verde può giocarsi la salute.

Le spese per gli ospedali sono state ridotte del 40 per cento tra il 2007 e il 2009, c’è poco personale, mancano i medicinali e ci sono anche pazienti che, per saltare le code, danno mance.
11 ottobre 2011
Helena Smith, Sarah Boseley

ATENE: Sono le quattro del mattino al pronto soccorso dell’ Evangelismos General Hospital         - il più grande della Grecia - e il flusso dei pazienti continua ancora  senza tregua. Greek tragedy ... crowds protest against the overrun and under-staffed hospitals in Athens.


Il dottor Michalis Samarkos non si è mai fermato un momento da quando ha iniziato il suo turno 14 ore prima. Per tutto il tempo è stato in mezzo a pazienti che non possono più permettersi di pagare gli esami o le medicine di cui hanno bisogno.
Molti, come quel diabetico disoccupato che ha appena visitato, non prendono più nessuna medicina per diversi giorni. ''Quando vedi un diabetico che non può permettersi di comprare l’insulina, lo sai già che sta per morire!'', ha detto il dottor Samarkos. ''Non c'è nessun servizio pubblico per aiutare queste persone. In nessun campo il sistema  riesce più a garantire un servizio pubblico che sia  utile alla gente!.'' Un recente studio pubblicato sulla rivista medica "The Lancet" afferma che i greci stanno pagando il disastro economico del paese con la loro salute.

Il team guidato dal dottor Alessandro Kentikelenis, dal dottor David Stuckler della Cambridge University e dal professor Martin McKee della London School of Hygiene and Tropical Medicine mette in allerta per una potenziale ''tragedia greca”. Ci visto indicazioni di un forte  declino del sistema sanitario nazionale e di un drammatico peggioramento dei servizi prestati negli ospedali che non hanno più risorse finanziarie.

Molti Greci non hanno copertura sanitaria perchè non hanno un contratto di lavoro o non possono rientrare nei piani di sicurezza sociale. Il budget degli ospedali è stato ridotto del 40% tra il 2007 e il 2009, c’è carenza di personale, mancanza di medicinali e ci sono casi di pazienti che corrompono il personale per saltare le code.   Tra il 2007 e il 2009 c’è stato un aumento del 14% nel numero di Greci che dichiaravano di essere in uno stato di salute''cattivo''o''pessimo''.

I casi di suicidio sono aumentati del 17% durante lo stesso periodo, e dati non ancora ufficiali per lo scorso anno, ma già discussi in parlamento, parlano di un 25% di aumento rispetto al 2009. Il Ministro della Salute riferisce di aver registrato un ulteriore incremento del 40% nel primo semestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

''Il telefono verde per la prevenzione dei suicidi dichiara che il 25% di chi chiama ha avuto difficoltà finanziarie nel 2010 e ... in effetti il ritenersi incapace di rimborsare delle rate troppo alte per un mutuo o per un altro debito personale è uno dei fattore chiave che possono determinare un aumento nei suicidi '', scrivono gli autori dell'indagine su Lancet.

C'è stato un sensibile aumento del numero dei ricoveri in ospedale ( +24% nel 2010 rispetto al 2009 e ancora + 8% nella prima metà del 2011 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso).
L'impatto dei tagli sulle spese per i farmaci appare particolarmente preoccupante. Le infezioni da HIV sono aumentate in modo significativo l'anno scorso, perché le iniezioni di droga ammontano a quasi la metà del totale e questi numeri sono destinate ad aumentare, nel 2011 arriveranno al 52 per cento del totale.
L'uso di eroina è aumentato del 20% nel 2009 perché i tagli sulla spesa sociale  previsti dagli ultimi bilancio fatto perdere gli effetti di un terzo dei programmi previsti per la sensibilizzazione del paese al problema della droga.


Guardian News & Media

Note: Link all'articolo originale :
http://www.smh.com.au/world/hardup-greeks-forced-to-risk-their-health-20111010-1lhhm.html
Tradotto da Ernesto Celestini per PeaceLink . Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

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