La lezione civile di Pio La Torre

Pubblicati gli interventi di quasi un ventennio di attività parlamentare, all’ARS, alla Camera dei deputati, alla Commissione antimafia. Le denunce del sacco di Palermo, la relazione di minoranza, gli anni di piombo siciliani, la lunga «incubazione» del 416-bis: l’evoluzione di un progetto politico che ha contribuito a fare la storia civile del Paese
20 giugno 2014
Redazione

Pio La Torre legislatore contro la mafia è un’opera impegnativa che la casa editrice «Edizioni di storia», interpretando una esigenza sempre più diffusa, è riuscita a portare a termine con il contributo redazionale di Felia Allum, Nicola Cipolla, Franco La Torre, Emanuele Macaluso, Carlo Ruta ed Ernesto Ugo Savona. Pioa Torre nel 1981

Questo libro presenta il complesso itinerario di lotte politiche, di analisi e di attività legislative di Pio La Torre contro il sistema mafioso, nei quasi venti anni di vita parlamentare del dirigente politico siciliano, prima all’Assemblea regionale siciliana poi alla Camera dei deputati. Prende le mosse dalle denunce dei primi anni sessanta contro il sistema che con Lima, Gioia, Ciancimino, Canzoneri, Matta, Vassallo ed altri dominava la scena di Palermo, quando La Torre era parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, per arrivare alla proposta di norme di prevenzione e repressione del fenomeno della mafia del marzo 1980, che ha costituito l’asse portante dell’articolo 416-bis del Codice penale, introdotto nel 1982 dopo l’assassinio del generale Dalla Chiesa.

Al centro di questo percorso si colloca la relazione di minoranza dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia, del 1976, redatta da La Torre con il contributo forte di Cesare Terranova: documento chiave nella definizione dei percorsi politico-mafiosi in Sicilia, pubblicato in questo testo con l’ampio corredo di note e, per la prima volta, con gli allegati fondamentali, a lungo accantonati e oggi quasi del tutto dimenticati. La relazione è completata in particolare dai memoriali indirizzati all’Antimafia dalle federazioni del PCI di Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Palermo, in cui, attraverso l’esame dei riscontri, vengono spiegati i nessi tra politica, economia e mafia nei territori. 

La lettura di questi documenti permette di valutare allora nella loro complessità lo sfondo storico e gli orizzonti sociali e politici in cui matura l’analisi di Pio La Torre e i processi della lunga stagione politico-criminale che tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta portò alla decapitazione del ceto dirigente democratico della Sicilia. Permette inoltre di seguire passo dopo passo il lungo processo di «incubazione» della legge La Torre che, recepita dall’Unione Europea e da altri organismi sovranazionali, sta cambiando in profondo i modelli del contrasto ai sistemi criminali e. ha contribuito a fare la storia civile del Paese.

Pio La Torre legislatore contro la mafia, Discorsi e interventi parlamentari. Cura di Carlo Ruta. Interventi di Felia Allum, Nicola Cipolla, Franco La Torre, Emanuele Macaluso, Ernesto Ugo Savona, Edizioni di storia e studi sociali, pp. 330, euro 20,00

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