"Basta accusare i pacifisti di essere privi di spirito patriottico e di voler esporre il proprio paese al pericolo"
Il nazismo e i pacifisti
Ecco cosa disse il numero due del nazismo. Assieme a Goebbels riuscì a manipolare abilmente l'informazione. Hermann Göring: "Il popolo può essere sempre assoggettato al volere dei potenti. È facile".
2 febbraio 2015
«È ovvio che la gente non vuole la guerra. Perché mai un povero contadino dovrebbe voler rischiare la pelle in guerra, quando il vantaggio maggiore che può trarne è quello di tornare a casa tutto intero? Certo, la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra e neanche in Germania. È scontato. Ma, dopo tutto, sono i capi che decidono la politica dei vari Stati e, sia che si tratti di democrazie, di dittature fasciste, di parlamenti o di dittature comuniste, è sempre facile trascinarsi dietro il popolo. Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre assoggettato al volere dei potenti. È facile. Basta dirgli che sta per essere attaccato e accusare i pacifisti di essere privi di spirito patriottico e di voler esporre il proprio paese al pericolo. Funziona sempre, in qualsiasi paese.»
Note: Questo film pacifista fu proibito dai nazisti:
La grande illusione
http://www.mymovies.it/film/1937/lagrandeillusione/
“Ho realizzato La grande illusione perché sono pacifista”. Era il 1937 quando Jean Renoir riuniva icone del cinema come Jean Gabin, Erich von Stroheim e Dita Parlo, per il capolavoro che i nazisti avrebbero voluto distruggere, che Goebbels considerava "nemico cinematografico nr 1" e che sarebbe stato martoriato e boicottato per decenni. La pellicola avrà qualche problema anche con la censura italiana ai tempi di Andreotti.
Un film da salvare nell’Arca di Noè come ebbe a dire Orson Welles: “Se dovessi scegliere un solo film da portare sulla mia Arca di Noè, da salvare per la posterità, sarebbe sicuramente La grande illusione”.
La grande illusione
http://www.mymovies.it/film/1937/lagrandeillusione/
“Ho realizzato La grande illusione perché sono pacifista”. Era il 1937 quando Jean Renoir riuniva icone del cinema come Jean Gabin, Erich von Stroheim e Dita Parlo, per il capolavoro che i nazisti avrebbero voluto distruggere, che Goebbels considerava "nemico cinematografico nr 1" e che sarebbe stato martoriato e boicottato per decenni. La pellicola avrà qualche problema anche con la censura italiana ai tempi di Andreotti.
Un film da salvare nell’Arca di Noè come ebbe a dire Orson Welles: “Se dovessi scegliere un solo film da portare sulla mia Arca di Noè, da salvare per la posterità, sarebbe sicuramente La grande illusione”.
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