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PeaceLink dedica la Giornata della Mamma ad Amina, "mamma da lapidare"



ENTRO IL 15 MAGGIO OCCORRE SALVARE AMINA: BASTA CON LE LAPIDAZIONI

Festa della Mamma? Regaliamo una buona azione ad Amina

PeaceLink dedica questa Festa della Mamma ad Amina, mamma da pochi mesi e già candidata alla lapidazione in Nigeria.

Non accettiamo che una donna, per di più una mamma, venga lapidata ed invitiamo tutti a dedicare un momento della Festa della Mamma ad una mamma particolare: Amina Lawal Kurami, 35 anni, contadina nigeriana.

E' spaventoso quanto ci raccontano i giornalisti Fausto Spegni (f.spegni@rai.it) ed Ettore Masina (ettore.mas@libero.it) in un messaggio di posta elettronica che ci hanno spedito.

Occorre muoversi per fare giungere la voce di tanti, in particolare delle mamme italiane, prima che sia troppo tardi. Come Safiya anche Amina può essere salvata se si leva possente l'indignazione e la solidarietà internazionale.

Chi è Amina

I fatti sono questi: il 22 marzo scorso Amina è stata condannata a morte per lapidazione dalla corte islamica di Bakori, nello stato nigeriano di Katsina, uno dei dodici che hanno reintrodotto nel 2000 la sharia, la legge islamica. L’esecuzione della condanna è stata rinviato di otto mesi per consentire l’allattamento della figlia nata dal rapporto extra matrimoniale, causa del processo e della condanna.
Il sito di Amnesty International (www.web.amnesty.org) segnala vari casi di condanne secondo questa legge: non solo la condanna alla lapidazione per donne che abbiano avuto rapporti sessuali senza essere sposate o adultere, ma anche amputazioni, perfino a ragazzini di 15 anni.
La campagna internazionale che ha salvato il 25 marzo scorso Safiya Hussaini si è rimessa in moto per Amina. La donna, la più giovane di 13 figli, sposata due volte, la prima a 14 anni, ha tre figli. L’ultimo, una bambina, l’ha avuto da un uomo che le aveva promesso di sposarla, ma che, al processo,  instaurato per l’evidenza del rapporto extra matrimoniale rappresentata dalla nascita della bambina, ha negato di essere stato lui ad aver rapporti con Amina, che non ha potuto avere la testimonianza favorevole di almeno quattro persone, come vuole la legge. Amina non ha avuto avvocati nel primo processo. Qualcosa ora sta cambiando. Il 5 aprile ha presentato appello, che sarà discusso il 15 maggio prossimo. Occorre quindi un’azione urgentissima. La Nigeria non è un paese in cui un certo tipo di legislazione è visto con indifferenza. Anche al più alto livello, anche nel mondo osservante mussulmano, è stato espresso il più netto dissenso.

Che fare? Come fare?

Voi tutti potete inviare al Presidente e al Ministro della giustizia nigeriani un appello alla soppressione della pena di morte e di punizioni crudeli, inumane e degradanti ad ogni livello.

Ecco gli indirizzi:

His Excellency Olusegun Obasanjo
President of the Republic
The Presidency
Federal Secretariat
Phase II, Shehu Shagari Way,
Abuja
Federal Capital Territory
Nigeria
Fax: 00 234 9 523 21 36 (press office)
Email: president.obasanjo@nigeriagov.org

His Exellency Kanu Godwin Agabi
Minister of Justice, Ministry of Justice 
New Fedeeral Secretariat complex Shehu Shagari Way,
Abuja
Federal Capital Territory
Nigeria
Fax: 00 234 9 523 52 08

Naturalmente si può esprimere anche presso l’ambasciata in Italia della Nigeria la propria richiesta:
Ambasciata della Repubblica di Nigeria presso lo Stato italiano
Via Orazio, 18  00193 ROMA
Tel: 06 6896243
      06 68301663
Fax 06 6832528
Attenzione! La e-mail: embassy@nigerian.it non è più attiva
Ora è: nigerian.rome@iol.it

Ma si può scrivere anche a:
Rappresentanza diplomatica della Nigeria presso l’Unione Europea
NIGERIA ( République fédérale du Nigéria)
Chancellerie diplomatique
Av. De Tervuren 288
B-1150 Bruxelles
Tel:  00 32  2 762 52 00  762 9847
Fax: 00 32 2 762 37 63

E' importante scrivere via e-mail anche ad alcuni giornali nigeriani come:
The Comet  Email: mail@cometnews.com.ng
This Day  Email: thisday@nova.net.ng

Il testo, il più breve e rispettoso possibile, potrebbe essere:

Signor Ambasciatore,
chiedo, per il Suo tramite, che il Presidente della Repubblica della Nigeria voglia concedere la grazia a Amina Lawal.

Mr. Ambassador,
I ask you to plead with the President of Nigerian Republic, for the life of Amina Lawal Kurami.

Monsieur l'Ambassadeur,
je vous prie de demander au Président de la République du Nigeria, de sauver la vie de Amina Lawal Kurami.

Grazie!   Thanks!   Merci!

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Alessandro Marescotti

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a.marescotti@peacelink.it
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