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manifestazione benedetta dal Papa



Un'altra manifestazione. Ci sarò come sempre e stavolta trascinerò con me
alcuni colleghi di lavoro simpatizzanti di destra (perdonatemi se potete)
che non hanno mai partecipato prima d'ora neanche ad un'assemblea di
fabbrica. Credo che il momento storico ci imponga di tapparci il naso (non
certo gli occhi). Per questo da qualche giorno vado rimuginando su una
strana idea e ho maturato questa convinzione: il corteo del 15 febbraio
dovrebbe attraversare lo Stato Vaticano (non so se sia cosa materialmente
fattibile) o almeno passare in Piazza San Pietro con un percorso ad "U" al
fine di raccogliere la benedizione del Papa. Non ché io sia cattolico ma a
mio avviso se questa notizia potesse essere data alla popolazione italiana
raddoppierebbe fisicamente la consistenza del corteo e conseguentemente
moltiplicherebbe l'impatto sui nostri governanti (che comunque potranno
sempre alitare il loro fiele avanzando il legittimo sospetto che tra gli
ecclesiastici si nascondano delle "tonache rosse"). A questo punto faccio
una considerazione: se il Papa opera per il bene dell'umanità (anche se per
decidersi a condannare apertamente l'atteggiamento americano ha aspettato
che Bush nominasse la bomba atomica) e se ha capito la gravità della
situazione, come può esimersi dal tentare tutte le strade. Vorrei che
domenica prossima 09/02/03 nelle chiese italiane durante la messa i preti
spingessero i fedeli a partecipare alla manifestazione, anzi
raccogliessero prenotazioni e organizzassero l'esodo con autobus perché no,
gratuiti (mi risulta che lo Stato Vaticano sia molto più ricco della CGIL).
Forse sto esagerando e la situazione non è poi così grave? Però io dopo un
"autunno caldo" e un "inverno caldo", ricchi di manifestazioni allegre e
promettenti, a primavera non voglio andare in corteo con il lutto al
braccio per i nostri soldati morti o per quei poveri bambini che non
avranno più fame grazie alle bombe intelligenti o per altri motivi ancora
cui non posso non pensare ma che non voglio dire.