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(Fwd) appello Dario Fo/raccolta di firme per l'estradizione




------- Forwarded message follows -------
Da: piodem@libero.it
Oggetto: appello
Dario Fo/raccolta di firme per l'estradizione di Delfo Zorzi Data: Mar, 28 mar
2000 16:23


COMUNICATO -

Dopo la pubblicazione sul Manifesto dell'Appello di Dario Fo e di quello
dell'Associazione Vittime di Piazza Fontana (che vi allego al presente
mail) stiamo ora predispondendo la campagna per la raccolta di firme e
probabilmente la costituzione di un comitato. Se qualcuno di voi volesse
aderire, o semplicemente contribuire con qualche idea e/o iniziativa,  e'
benvenuto. In particolare, occorrerebbe che uno o piu' enti pubblici o
privati (ambasciata, istituto di cultura, Ice, Enit, Camera di Commercio
etc) offrissero la loro disponibilita' ad ospitare il registro, in modo da
poter indicare un punto di riferimento preciso.
 Per il momento, invito a comunicare idee, commenti e/o adesioni - ma
ovviamente anche eventuali critiche -  al mio e-mail  personale. Inutile
dire, perche' lo sottolinea Dario Fo nella sua richiesta - che non si
tratta di una battaglia......'politica' (non ci sarebbe nulla di male, per
carita') bensi' di una legittima (sacrosanta, verrebbe da dire)  richiesta
di giustizia. Noi non sappiamo se Delfo Zorzi abbia o meno messo la bomba 
a
Piazza Fontana. Ma e' per questo agghiacciante reato che  e' stato 
incriminato e
rinviato a giudizio, ed e' giusto - come hanno fatto tanti altri 'protagonisti'
degli 'anni di piombo', primi fra tutti Sofri, Bompressi e Pietrostefani, che
non si sono trincerati dietro protezioni, residenze e identita' di comodo - che
affronti il processo. Se ha qualcosa da dire, che lo dica in aula, a Milano. 
Non restandosene nascosto in Giappone, e  rilasciando interviste maliziose,
arroganti e, forse, 'cifrate'.
 Grazie per l'attenzione
Pio d'Emilia

 =========================
I testi che seguono sono stati anche faxati. Gli originali sono in mio
possesso. Chi ne volesse una copia, puo' farne richiesta via e-mail.

Si accludono:
1) Richiesta affissione pubblica firmata da Dario Fo & Franca Rame
2) Appello di Dario Fo & Franca Rame al premier Obuchi (pubblicato sul
Manifesto
    del 23 marzo 2000)
3) Lettera aperta al premier Obuchi del presidente dell'associazione
familiari vittime di
    Piazza Fontana, dr. Luigi Passera

Gli appelli sono disponibili anche in inglese e giapponese.
La versione giapponese viene inviata in attachment separato, leggibile
ovviamente solo se si dispone del doppio sistema operativo o Japanese
Language Kit

++++++++++++++++++++++++++
dario fo & franca rame
Premio Nobel per la Letteratura, 1998
Viale Piave 11 20129 - Milano
Tel/Fax 02-783203



S.E. Gabriele Menegatti
Ambasciatore d'Italia

Enti e Organizzazioni Italiane
in Giappone
loro sedi

e, p.c. dr. Pio d'Emilia
Il Manifesto
Tokyo

Oggetto:    Appello per l'estradizione di Delfo Zorzi.
                 Richiesta di affissione in luogo aperto al pubblico,
                 con possibilita' di raccolta di firme

  Nei giorni scorsi abbiamo affidato a Pio d'Emilia, corrispondente del
Manifesto, una lettera aperta al Primo Ministro giapponese Keizo Obuchi.
All'iniziativa si e' unito, con un appello separato, il Presidente
dell'Associazione Vittime di Piazza Fontana, Luigi Passera.
  Dopo anni di oblio, il processo di Piazza Fontana, un evento che non puo' 
non
coinvolgere profondamente tutti i cittadini italiani, a prescindere dalle loro
idee o simpatie politiche, si e' finalmente riaperto a Milano e sta lentamente
proseguendo le udienze.
  Il ministro della Giustizia Diliberto, colmando passate lacune
giustamente denunciate dalla stampa, ha finalmente formalizzato la
richiesta di estradizione di Delfo Zorzi, principale imputato del processo. Tale
richiesta e' attualmente al vaglio del governo giapponese.
  Riteniamo  che la vicenda debba continuare  a mantenere  un alto livello
di visibilita' non solo per l'opinione pubblica italiana, ma anche di
quella giapponese. E' inammissibile che un ricercato, latitante, accusato
di strage, possa approfittare della sua identita' giapponese per crearsi
un'immagine di rispettabilita', continuando a fare affari e facendosi
passare, come risulta da sue recenti dichiarazioni, come "il re della moda
in Giappone", un "moderato conservatore amante dei gatti", che vive "come
un cancro" le infamanti e infondate accuse che gli vengono contestate.
(intervista a "La Stampa" del 22 marzo u.s.)
 Chiediamo dunque a tutti voi di voler dare il vostro contributo alla
verita', informando i frequentatori dei vostri uffici - soprattutto
giapponesi - su chi e' in realta' Hagen Roi/Delfo Zorzi. Un latitante
colpito da mandato di cattura internazionale, sul quale, dal 25 marzo
scorso, pende richiesta ufficiale di estradizione del governo italiano. Le
accuse contro di lui sono frutto di lunghe, faticose e spesso difficoltose
indagini che un pugno di coraggiosi magistrati, primo fra tutti il giudice
Salvini,  ha avuto la costanza di continuare nonostante l'oblio, i
depistaggi, le menzogne e le omissioni.
  Vi saremo oltremodo grati se vorrete predisporre, oltre all'affissione
degli appelli in lingua italiana e giapponese, anche un registro dove sia
possibile raccogliere firme di adesione.
  Pio d'Emilia, che ci legge per conoscenza e al quale va il merito di aver
testardemente perseguito questa vicenda, ha l'incarico di coordinare questa
iniziativa e piu' in generale la gestione pubblica dei nostri appelli in
Giappone.

  Ringraziando per la cortese attenzione e collaborazione

Dario Fo & Franca Rame
Per informazioni & comunicazioni:
Pio d'Emilia: Tel/Fax     03-3424-4976
                    Cellulare 090-2901-8953

=============================Lettera aperta al premier
Obuchi==================

dario fo & franca rame
Nobel Prize 1998 for Literature
Viale Piave 11 20129 - Milano
Tel/Fax 02-783203


Lettera aperta al Primo Ministro del Giappone
On. Keizo Obuchi

 (Questo appello eš stato pubblicato da "Il manifesto" del 23 marzo 2000 e
ripreso il giorno dopo da tutta la stampa italiana e internazionale. Il
Ministro della Giustizia Diliberto, il 26 marzo, ha annunciato di aver
chiesto ufficialmente al governo giapponese lšestradizione di Delfo
Zorzi/Hagen Roi)

Onorevole Primo Ministro,

 Ci rivolgiamo a Lei come rappresentante del popolo giapponese, un grande
popolo che ha sempre saputo reagire con dignita' e coraggio alle numerose
prove cui e' stato chiamato e al quale il popolo italiano e' legato da
grande amicizia e profondo rispetto.
 Nel suo paese si nasconde da oltre vent'anni un pericoloso terrorista
fascista, imputato per il reato di strage e ricercato da mandato di cattura
internazionale.
 Questo signore si chiama Delfo Zorzi, ma dal 1989, avendo ottenuto la
nazionalita' giapponese, e' diventato Hagen Roi, un rispettato uomo
d'affari che opera nel mondo della moda.
 Si dice che questo signore abbia goduto di importanti appoggi nel Suo
paese  e che il governo giapponese abbia voluto e intenda proteggerlo.
 Noi non lo crediamo. Pensiamo invece che egli abbia ingannato le vostre
autorita', nascondendo il suo passato e ponendo il suo governo
nell'imbarazzante posizione di proteggere un pericoloso terrorista,
accusato di aver messo una bomba in una banca e di aver ucciso 16 
persone.
 Sappiamo che tra Italia e Giappone non esiste trattato di estradizione, ma
sappiamo anche che quando c'e' la sincera volonta di collaborare, un atto di
giustizia e' sempre possibile. Il recente accordo con il Libano ne costituisce
una prova.
 Ed e' proprio questo, onorevole primo ministro, che le chiediamo. Un atto
di giustizia  nei confronti dei familiari delle vittime e di amicizia verso
l'intero popolo italiano.
 Delfo Zorzi non e' Hagen Roi. Delfo Zorzi e' Delfo Zorzi, esponente di
punta dell'estrema destra neonazista italiana, piu' volte condannato per
atti di terrorismo e persino per contraffazione di marchi. Il suo posto, in
questo momento, non e' tra i salotti di Tokyo, ma sul banco degli imputati 
della
Corte d'Appello di Milano, che lo sta processando per il reato di strage.
 Grazie per l'attenzione


Milano, 20 marzo 2000
Dario Fo & Franca Rame
Premio Nobel 1998 per la Letteratura





+======================ENGLISH 
VERSION===========================


                                        dario fo & franca rame
                                    1998 Nobel Laureate  for Literature


                                  OPEN LETTER TO  KEIZO OBUCHI
Prime Minister of Japan

( this letter has been first published on the Italian Daily newspapaer "Il
Manifesto" on March 23rd and than carried by other media on March 24th).
Mr. Dario Fo went on TV along with Minister of Justice Oliviero Diliberto
to press the case. The Italian Ministry of Justice has officially requested the
extradiction of Mr. Delfo Zorzi/Hagen Roi on March 26th)


Your Excellency,

  We, the undersigned, Dario Fo and Franca Rame, Nobel Prize Laureates for
Literature (1998), are writing to you, the representative of the Japanese
people.
  We admire the way your people, bound by longstanding friendship with our
country, has achieved so much despite many difficult and painful  events.
  You may be aware that for more than 20 years your country has sheltered a
dangerous fascist terrorist, who's name is on a international wanted list.
  His name is Delfo Zorzi.
  Mr Delfo Zorzi acquired Japanese nationality in 1989. His name is now
Hagen  Roi, and he has re-invented himself as a respected business man in
the fashion world.
  Press reports contend that he has benefitted from high-level backing, and 
that
 the Japanese Government has protected him and intends to continue doing 
so in 
the future.
  We do not believe these reports. But we do believe that this person has
cheated  Your people, hiding his past and placing your government in the
embarrassing  position of harbouring a dangerous terrorist, accused, among
other crimes of placing a bomb in a bank which killed 16 people.
  We understand there is no extradition agreement between Italy and Japan.
Moreover, he is now a Japanese national.  But we believe that an act of
justice, and cooperation in a spirit of
goodwill cooperation is still possible. The recent deal between Lebanon and
Japan stands as a good proof ot this. And this is precisely what we are 
seeking
- an act of justice towards the bereaved families of the victims, and toward the
Italian people.
  Your Excellency: Delfo Zorzi is not Hagen Roi. Delfo Zorzi is still Delfo
Zorzi, a leader of the neonazi oriented ultra rightist world in Italy,
repeatedly found guilty of terrorist attacks and even of doubtful business
practices, like trademark counterfating.
  Your Excellency: Delfo Zorzi should not be allowed to remain at large, as a
free citizen in Tokyo's glamourous fashion world. His rightful place is in the
Milano Criminal High Court, where is  presently being tried in absentia".
  Thank You for your attention
Milano, 20 March 2000
Dario Fo & Franca Rame
Nobel Prize for Literature, 1998

=============
Lettera dell'associazione familiari vittime Piazza Fontana
============


 Associazione Familiari Vittime di Piazza Fontana

Il presidente: Luigi Passera



APPELLO AL PRIMO MINISTRO DEL GIAPPONE, KEIZO OBUCHI


On. le signor Primo Ministro,

il sottoscritto Luigi Passera, Presidente dell'Associazione dei Familiari
delle Vittime di Piazza Fontana si rivolge a Lei quale rappresentante del
popolo giapponese affinche' voglia considerare la necessita' di compiere un 
atto
di giustizia in favore dei familiari delle 16 vittime e degli 84 feriti della
"strage di Piazza Fontana", uno dei piu' gravi atti di terrorismo avvenuti in
Italia, il 12 dicembre 1969. Un attentato il cui impatto politico e sociale
equivale, a quanto mi riferiscono alcuni profondi conoscitori del Giappone, al
vostro caso "Sayama-sanso" o, piu' recentemente, alla vicenda del gas 
nervino
nella metropolitana di Tokyo.

Sarebbe troppo lungo spiegare le ragioni per le quali dopo piu' di
trent'anni la giustizia italiana non e' ancora riuscita ad accertare con
una sentenza definitiva le responsabilita' di quella strage. Lo scorso 16
febbraio, a Milano, si e' tuttavia aperto un nuovo processo, frutto di una
lunga e complessa indagine, che ha come imputato principale, accusato di
essere l'esecutore materiale della strage, il signor Delfo Zorzi, insieme
ad altri imputati.

Delfo Zorzi, imputato di strage e dal 1997 ricercato da mandato di cattura
internazionale, vive e risiede da oltre vent'anni in Giappone. E nel 1989
e' divenuto cittadino giapponese. In Giappone ha acquisito una nuova
identita': si chiama Hagen Roi e sembra abbia avviato una proficua
attivita' commerciale nel settore della moda.

Il signor Delfo Zorzi e' un noto esponente dell'estrema destra italiana
degli anni '60 e '70, piu' volte coinvolto, imputato e condannato per
vicende legate all'associazione segreta neonazista Ordine Nuovo. (Nel 1994
ha anche riportato una condanna a....anni  per contraffazione di marchi,
presso il tribunale di venezia)

La stampa italiana ha ripetutamente  scritto che il governo giapponese
'nasconde e protegge' il signor Delfo Zorzi. Ma noi facciamo fatica a
crederlo. Non possiamo credere che un Paese civile e democratico, passato
dalla distruzione della guerra all'attuale benessere economico, vittima di
numerose calamita' e sofferenze, nonche'  di atti di terrorismo, possa
avere coscientemente protetto e continui a proteggere un ricercato
internazionale per il reato di strage. Piuttosto, pensiamo che il signor
Delfo Zorzi abbia ingannato le vostre autorita', nascondendo il suo passato.

Alcuni giornali italiani hanno scritto, negli ultimi giorni, che
l'acquisizione della nazionalita' giapponese da parte di Delfo Zorzi
potrebbe essere inficiata da gravi irregolarita' e persino che egli abbia
goduto di aiuti e connivenze illegittime.

Noi non possiamo sapere se cio' corrisponda alla verita', ma le chiediamo
di volerlo verificare con lo stesso impegno con il quale il governo
giapponese ha perseguito la vicenda del terroristi giapponesi rifugiati
all'estero e conclusasi in questi giorni. La preghiamo, onorevole signor
Primo Ministro, di fare tutto il possibile affinche' Delfo Zorzi venga
consegnato senza ulteriore indugio alle autorita' italiane per essere
processato per i reati gravissimi di cui e' accusato.

Abbiamo avuto notizia, in questi giorni, che il governo giapponese e'
riuscito ad ottenere  la consegna di alcuni membri dell'Armata Rossa
detenuti in Libano, paese con il quale il Giappone non ha trattato di
estradizione, cosi' come non c'e' con l'Italia. Questo significa che quando c'e'
la volonta', il desiderio di cooperare con un Paese amico, un atto di giustizia
e' sempre possibile. Italia e Giappone sono Paesi legati da profonda 
ammirazione
e rispetto reciproco. Un suo autorevole intervento non potrebbe che dare
ulteriore impulso all'amicizia tra i nostri due popoli, alla vigilia della
visita del nostro presidente del Consiglio e dell'importante manifestazione
"Italia in Giappone 2001".

Sono sicuro, a nome di tutti i familiari delle vittime di Piazza Fontana,
di poter contare sul suo alto senso di giustizia e su quello dell'intero
popolo giapponese, che non puo' restare insensibile, proprio perche' esso
stesso gravemente provato da simili eventi, difronte al dolore di centinaia di
persone che ancora oggi piangono i loro cari, vittime di un vigliacco e barbaro
atto di terrorismo.

Con ossequio
Luigi Passera

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