BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:32313164-6334-4439-b761-633965633839 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - Lo sguardo di Handala \nl’altro volto d el Libano”\n\nrassegna cinematografica dedicata al Libano \n X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-1365 BEGIN:VEVENT UID:64363363-3836-4664-a430-666535656261 DTSTAMP:20240329T144405Z DESCRIPTION:Handala è il simbolo di Naji Al-Ali\, un vignettista palestines e che raffigura nei suoi disegni la tragica situazione del suo popolo. Han dala è un bambino\, con i piedi scalzi\, i pantaloni rattoppati e le mani incrociate dietro la schiena\, sempre di spalle. Non riusciremo a vedere i l suo volto e quindi il suo sguardo finché la Palestina non tornerà ad ess ere la terra dei palestinesi. Nel 2002 la cooperativa Suttvues ha organizz ato la prima edizione de ‘Lo Sguardo di Handala’\; tre giorni di film e do cumentari dedicati alla Palestina e ospitati dal cinema Pasquino a Roma. \n\n Quest’anno\, Suttvues ha deciso di ripetere l’esperienza e\, grazie a lla collaborazione con Un Ponte per… e con l’Università degli Studi Roma T RE\, organizza ‘Lo Sguardo di Handala – l’altro del Libano –‘\; tre giorni di rassegna cinematografica dedicata alla terra dei cedri. Il Libano è in fatti al centro di un’ampia area di instabilità che vede nel vicino Iraq e in Palestina i suoi punti di crisi più aperta. Proprio la durezza dello s contro che si sta attuando nei paesi vicini ha fatto calare l’attenzione r ispetto ad un paese in cui le contraddizioni sono tutt’altro che superate. \n\n \n\n Obiettivo generale della rassegna è quello favorire una maggio re conoscenza del contesto libanese dall’indipendenza del Paese ad oggi. S i vuole inoltre descrivere il processo di pacificazione in corso\, le cons eguenze ancora tangibili della lunga guerra civile\, la ripresa culturale e sociale in atto e infine la situazione dei profughi palestinesi. \n\n \n\n La rassegna si articola in 6 diverse sessioni: Il Sud del Libano\, La guerra civile\, un popolo in esilio\, un popolo assediato\, i bambini\, l a lotta e le speranze. \n\n \n\n \n\n Alla rassegna parteciperanno i reg isti libanesi: Eliane Raheb\, Katia Jarjoura e Nizar Hassan \n\n \n\n \n \n PROGRAMMA \n\n \n\n Giovedi 2 dicembre \n\n \n\n I sessione : Il Sud del Libano. Un quadro di quello che hanno lasciato sul campo oltre 20 ann i di occupazione israeliana. Dai problemi che i bambini hanno anche solo p er giocare\, al problema degli ex-collaborazionisti che stanno cercando di reintegrarsi nella comunità libanese. \n\n \n\n Ore 17:30\n Entre deux f ronts\, di Katia Jarjoura 52’\, Francia/Libano\, 2002\, vo sott. Ital.\n L e vicissitudini successive al ritiro degli israeliani dal sud del Libano n el 2000. Quattro personaggi dai fronti opposti: la resistenza e il collabo razionismo confrontano le loro storie. \n\n \n\n Ore 18:30 \n Souha\, sur vivre à l’enfer\, di Randa Chantal Sabbag57’\, Libano/Francia\, 2001\, vo sott. Italiano.\n I 10 anni trascorsi da Souha nel carcere di Khiam\, peni tenziario del Sud del Libano controllato da Israele fino al maggio 2000. \n\n \n\n \n\n Al termine delle proiezioni incontro con la regista Katia Jarjoura e con Maurizio Musolino – Rinascita - \n\n \n\n II sessione: La guerra civile. Senza pretendere di farne un resoconto esauriente\, si vuo le dare una descrizione del fenomeno attraverso diversi documentari storic i ed interviste. \n\n \n\n Ore 20:30 \n\n Le Liban Dans la Tourment\, di J. Saab\; 70’\, Libano 1976\, vo sott. Italiano. \n\n Dal benessere degli anni ’70 fino alla guerra civile. Il Libano diviso tra forze progressiste e reazionarie. \n\n \n\n Ore 22:30 \n\n Princes de la guerre\, seigneurs de la paix\, di Katia Jarjoura \n\n 50’\, Francia/Libano\, 2002\, vo sott . Italiano. \n\n Quattro leader politici libanesi: Walid Joumblatt\, Amine Gemayel\, Nabil Berri e Rafik Hariri\, che rappresentano diverse comunità . Le loro idee sulla crisi economica\, sui rapporti con la Siria\, sull’in fluenza religiosa nella vita politica\, portano a una conclusione allarman te: nessuno dei problemi che ha causato la guerra civile è stato ancora ri solto. \n\n \n\n \n\n Venerdi 3 dicembre \n\n \n\n \n\n III sessione: Un Popolo in esilio. Un quadro di come si svolge la vita all’interno dei c ampi profughi palestinesi. Particolare attenzione viene data alle aspettat ive e speranze dei giovani palestinesi ed al ricordo che gli anziani hanno della loro terra di origine. \n\n \n\n \n\n Ore 17:30 \n\n Mahmud Saleh Mahmud\, di Giuseppe Pusceddu 7’\; Italia\, 2002\, vo sott. italiano \n\n Incontro con il poeta palestinese Mahmud Saleh Mahmud\, insegnante nel ca mpo profughi di Beddawi in Libano. \n\n \n\n Ore 17.40 \n\n Le Pays de Bl anche\, di Maryse Gargour\; 28’\; 2001 Francia/Palestina. 2001\, vo sott. Italiano. \n\n Nata a Jaffa in Palestina in una grande famiglia che possie de molte terre\, Blanche\, che ora ha 92 anni\, non ha più visto il suo pa ese da quando si trova in esilio a partire dal 1948. Ancora oggi\, lei viv e nella speranza del ritorno. \n\n \n\n Ore 18:15 \n\n Bitter water\, di Maysoon Pachachi e Noura Sakkaf 76’\, Gran Bretagna\, 2003\, vo. Sott. Ita liano. \n\n Il campo profughi di Bourj el barajneh\, in Libano e la sua vi ta quotidiana attraverso le vicende di quattro generazioni di rifugiati pa lestinesi. \n\n \n\n Al termine delle proiezioni incontro con il regista Nizar Hassan e con Stefano Chiarini - IlManifesto -\n \n\n IV sessione: U n Popolo assediato \n\n \n\n Ore 20:30 \n\n Ejteyah\, di Nizar Hassan 60’ \; Palestina 2003\, vo sott. Italiano. \n\n Un soldato israeliano guarda u n documentario sulle conseguenze della invasione israeliana nel campo prof ughi di Jenin. Egli era uno degli autisti dei bulldozer che hanno causato una imponente distruzione nel campo. \n\n \n\n Ore 21:40 Ancora una volt a\, A. Shehadeh\, T. Abu Wael\, I. al Habbash\, N. al Yasir\, N. Najjar \n\n 57’\; Palestina 2002\, vo sott. Italiano. \n\n Il film è composto da cinque cortometraggi sulla situazione nei Territori Pelestinesi occupati\, commissionati dall'Università Al-Quds. I registi provengono da Ramallah\, Gerusalemme\, Gaza\, Um Al Fahm e Nazareth. \n\n \n\n \n\n Ore 22:50 \n \n Presentazione del progetto Gaza Hospital\; di Marco Pasquini. 24’. \n \n Un video - diario girato a Beirut nel settembre scorso in occasione del la commemorazione del massacro di Sabra e Chatila. Quel viaggio si è trasf ormato in un progetto a lungo termine. \n\n \n\n Sabato 4 dicembre \n\n \n\n V sessione: I bambini. La situazione in cui vivono i bambini\, che si ano piccoli residenti dei campi profughi o del sud del Libano\, o che viva no nelle strade di Beirut. Alcuni dei documentari sono realizzati dai bamb ini stessi nell’ambito di progetti di apprendimento attivo promossi dall’a ssociazione libanese Al-Jana. \n\n \n\n Ore 17:30 \n\n Our Dreams When?\, realizzato dai Young Filmakers\; 16’\; Libano 2001. vo sott. Italiano. \n \n Nel 2001 Moataz Dajani decide di far raccontare ai bambini palestinesi rifugiatisi in Libano come immaginano la loro terra di origine. Il film è un prodotto del progetto “Bambini Profughi palestinesi in Libano registran o le loro vite ed esprimono le loro speranze”. \n\n \n\n Ore 17.45 \n\n C hildhood in the mids of mines\, realizzato dai Young Filmakers 19’\, Liban o 2002\, sott. italiano. \n\n Israele ha lasciato molte mine nel sud del L ibano quando si ritirò dal paese nel maggio 2000. Molti bambini sono rimas ti feriti seriamente. Le mine continuano ad essere una minaccia per tutta la comunità. \n\n \n\n Ore 18.10 \n\n Ritorneremo\, di Giuseppe Pusceddu. 7’\, Italia 2001\, vo sott. italiano. \n\n Lo sguardo dei bambini di Chati la e i racconti della vita del campo. \n\n \n\n Ore 18:30\n Children of C hatila\, di M. Masri 50’\; Libano 1998\, vo sott. italiano.\n L’esilio pal estinese visto attraverso gli occhi di due bambine del campo di Chatila. L a regista affida la telecamera alle due bambine e il film nasce dalle loro idee. \n\n Al termine delle proiezioni la regista Eliane Raheb inconterà il pubblico\n \n\n VI sessione: L’Intifada\; la lotta e le speranze di un popolo. \n\n \n\n Ore 21:00 \n\n Tahady\, di Nizar Hassan 20’\; Palestin a 2001\, vo sott. italiano \n\n Nizar Hassan viene invitato a realizzare u n documentario sull’Intifada. Il punto di partenza è l’immagine dell’uccis ione del giovane Mohamed al-Durra. Nonostante gli sforzi e l’abnegazione l a produzione si arresta tra posti di blocco\, strade chiuse\, la guerra in cessante. \n\n \n\n Ore 21:40 \n\n Si Proche Si Loin\, di Eliane Raheb 5 8’\; Libano 2002\, vo sott. italiano \n\n Ottobre 2000. Mohammed Al Durra muore tra le braccia di suo padre in Palestina. La morte di questo bambino palestinese ha un grande impatto nel mondo arabo\, specialmente tra i bam bini arabi che esprimono la loro rabbia in maniera veramente straordinaria . \n\n \n\n Un Ponte per…. - Cooperativa Suttvuess – Università degli stu di di Roma Tre Master in Politiche dell’Incontro e Mediazione Culturale. \n\n Un ringraziamento speciale all’Associazione Apollo 11. \n\n \n\n \n \n \n\n \n\n \n\n 'Un ponte per...'ONG - piazza Vittorio Emanuele II\, 132 00185 ROMA \n\n tel.0644702906 mail to: uff-stampa@unponteper.it \; \n \n web: www.unponteper.it\n\nhttps://www.peacelink.it/calendario/event.php ?id=1365 DTSTART;TZID=CET:20041202T173000 DTEND;TZID=CET:20041203T003000 LOCATION:Roma SUMMARY:Lo sguardo di Handala \nl’altro volto del Libano”\n\nrassegna cinem atografica dedicata al Libano \n\n URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=1365 X-ALT-DESC:
Handala è il simbolo di Naji Al-Ali\, un vignettista palesti nese che raffigura nei suoi disegni la tragica situazione del suo popolo. Handala è un bambino\, con i piedi scalzi\, i pantaloni rattoppati e le ma ni incrociate dietro la schiena\, sempre di spalle. Non riusciremo a veder e il suo volto e quindi il suo sguardo finché la Palestina non tornerà ad essere la terra dei palestinesi. Nel 2002 la cooperativa Suttvues ha organ izzato la prima edizione de ‘Lo Sguardo di Handala’\; tre giorni di film e documentari dedicati alla Palestina e ospitati dal cinema Pasquino a Roma .\n
Quest’anno\, Suttvues ha deciso di ripetere l’esperienza e\, gra zie alla collaborazione con Un Ponte per… e con l’Università degli Studi R oma TRE\, organizza ‘Lo Sguardo di Handala – l’altro del Libano –‘\; tre g iorni di rassegna cinematografica dedicata alla terra dei cedri. Il Libano è infatti al centro di un’ampia area di instabilità che vede nel vicino I raq e in Palestina i suoi punti di crisi più aperta. Proprio la durezza de llo scontro che si sta attuando nei paesi vicini ha fatto calare l’attenzi one rispetto ad un paese in cui le contraddizioni sono tutt’altro che supe rate.\n
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Obiettivo generale della rassegna è quello favorir e una maggiore conoscenza del contesto libanese dall’indipendenza del Paes e ad oggi. Si vuole inoltre descrivere il processo di pacificazione in cor so\, le conseguenze ancora tangibili della lunga guerra civile\, la ripres a culturale e sociale in atto e infine la situazione dei profughi palestin esi.\n
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La rassegna si articola in 6 diverse sessioni: Il S ud del Libano\, La guerra civile\, un popolo in esilio\, un popolo assedia to\, i bambini\, la lotta e le speranze.\n
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Alla rassegna parteciperanno i registi libanesi: Eliane Raheb\, Katia Jarjoura e Nizar Hassan\n
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PROGRAMMA\n
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Gio vedi 2 dicembre \n
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I sessione : Il Sud del Libano. Un quad ro di quello che hanno lasciato sul campo oltre 20 anni di occupazione isr aeliana. Dai problemi che i bambini hanno anche solo per giocare\, al prob lema degli ex-collaborazionisti che stanno cercando di reintegrarsi nella comunità libanese.\n
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Ore 17:30\n
Entre deux fronts\, d
i Katia Jarjoura 52’\, Francia/Libano\, 2002\, vo sott. Ital.\n
Le vic
issitudini successive al ritiro degli israeliani dal sud del Libano nel 20
00. Quattro personaggi dai fronti opposti: la resistenza e il collaborazio
nismo confrontano le loro storie.\n
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Ore 18:30 \n
Souha
\, survivre à l’enfer\, di Randa Chantal Sabbag57’\, Libano/Francia\, 2001
\, vo sott. Italiano.\n
I 10 anni trascorsi da Souha nel carcere di Kh
iam\, penitenziario del Sud del Libano controllato da Israele fino al magg
io 2000.\n
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Al termine delle proiezioni incontro con la regista Katia Jarjoura e con Maurizio Musolino – Rinascita -\n
< p> \nII sessione: La guerra civile. Senza pretendere di farne un re soconto esauriente\, si vuole dare una descrizione del fenomeno attraverso diversi documentari storici ed interviste.\n
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Ore 20:30\n< /p>
Le Liban Dans la Tourment\, di J. Saab\; 70’\, Libano 1976\, vo sott . Italiano.\n
Dal benessere degli anni ’70 fino alla guerra civile. Il Libano diviso tra forze progressiste e reazionarie.\n
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Princes de la guerre\, seigneurs de la paix\, di Katia Ja rjoura \n
50’\, Francia/Libano\, 2002\, vo sott. Italiano.\n
Q uattro leader politici libanesi: Walid Joumblatt\, Amine Gemayel\, Nabil B erri e Rafik Hariri\, che rappresentano diverse comunità. Le loro idee sul la crisi economica\, sui rapporti con la Siria\, sull’influenza religiosa nella vita politica\, portano a una conclusione allarmante: nessuno dei pr oblemi che ha causato la guerra civile è stato ancora risolto.\n
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Venerdi 3 dicembre\n
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III sessio ne: Un Popolo in esilio. Un quadro di come si svolge la vita all’interno d ei campi profughi palestinesi. Particolare attenzione viene data alle aspe ttative e speranze dei giovani palestinesi ed al ricordo che gli anziani h anno della loro terra di origine.\n
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Ore 17:30\n< /p>
Mahmud Saleh Mahmud\, di Giuseppe Pusceddu 7’\; Italia\, 2002\, vo sott. italiano\n
Incontro con il poeta palestinese Mahmud Saleh Mahm ud\, insegnante nel campo profughi di Beddawi in Libano.\n
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Ore 17.40\n
Le Pays de Blanche\, di Maryse Gargour\; 28’\; 2001 Fra ncia/Palestina. 2001\, vo sott. Italiano.\n
Nata a Jaffa in Palestin a in una grande famiglia che possiede molte terre\, Blanche\, che ora ha 9 2 anni\, non ha più visto il suo paese da quando si trova in esilio a part ire dal 1948. Ancora oggi\, lei vive nella speranza del ritorno.\n
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Ore 18:15\n
Bitter water\, di Maysoon Pachachi e Noura Sakk af 76’\, Gran Bretagna\, 2003\, vo. Sott. Italiano.\n
Il campo profu ghi di Bourj el barajneh\, in Libano e la sua vita quotidiana attraverso l e vicende di quattro generazioni di rifugiati palestinesi.\n
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Al termine delle proiezioni incontro con il regista Nizar Hassan e con
Stefano Chiarini - IlManifesto -\n
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Ore 20:30\n
Ejteyah\, di Nizar Hassan 60’ \; Palestina 2003\, vo sott. Italiano.\n
Un soldato israeliano guard a un documentario sulle conseguenze della invasione israeliana nel campo p rofughi di Jenin. Egli era uno degli autisti dei bulldozer che hanno causa to una imponente distruzione nel campo. \n
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Ore 21:40 Ancor a una volta\, A. Shehadeh\, T. Abu Wael\, I. al Habbash\, N. al Yasir\, N. Najjar \n
57’\; Palestina 2002\, vo sott. Italiano.\n
Il film è composto da cinque cortometraggi sulla situazione nei Territori Pelesti nesi occupati\, commissionati dall'Università Al-Quds. I registi provengon o da Ramallah\, Gerusalemme\, Gaza\, Um Al Fahm e Nazareth.\n
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Ore 22:50\n
Presentazione del progetto Gaza Hospital\; di Marco Pasquini. 24’. \n
Un video - diario girato a Beirut nel s ettembre scorso in occasione della commemorazione del massacro di Sabra e Chatila. Quel viaggio si è trasformato in un progetto a lungo termine.\n p>
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Sabato 4 dicembre\n
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V sessione: I bambini. La situazione in cui vivono i bambini\, che siano piccoli residenti dei ca mpi profughi o del sud del Libano\, o che vivano nelle strade di Beirut. A lcuni dei documentari sono realizzati dai bambini stessi nell’ambito di pr ogetti di apprendimento attivo promossi dall’associazione libanese Al-Jana .\n
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Ore 17:30\n
Our Dreams When?\, realizzato dai Yo ung Filmakers\; 16’\; Libano 2001. vo sott. Italiano.\n
Nel 2001 Moa taz Dajani decide di far raccontare ai bambini palestinesi rifugiatisi in Libano come immaginano la loro terra di origine. Il film è un prodotto del progetto “Bambini Profughi palestinesi in Libano registrano le loro vite ed esprimono le loro speranze”.\n
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Ore 17.45\n
Childh ood in the mids of mines\, realizzato dai Young Filmakers 19’\, Libano 200 2\, sott. italiano.\n
Israele ha lasciato molte mine nel sud del Li bano quando si ritirò dal paese nel maggio 2000. Molti bambini sono rimast i feriti seriamente. Le mine continuano ad essere una minaccia per tutta l a comunità.\n
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Ore 18.10\n
Ritorneremo\, di Giuseppe Pusceddu.7’\, Italia 2001\, vo sott. italiano.\n
Lo sguardo dei bamb ini di Chatila e i racconti della vita del campo.\n
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Ore 18
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Children of Chatila\, di M. Masri 50’\; Libano 1998\, vo sott. i
taliano.\n
L’esilio palestinese visto attraverso gli occhi di due bamb
ine del campo di Chatila. La regista affida la telecamera alle due bambine
e il film nasce dalle loro idee.\n
Al termine delle proiezioni la r
egista Eliane Raheb inconterà il pubblico\n
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VI sessione: L’I ntifada\; la lotta e le speranze di un popolo.\n
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Ore 21:00 \n
Tahady\, di Nizar Hassan 20’\; Palestina 2001\, vo sott. italiano \n
Nizar Hassan viene invitato a realizzare un documentario sull’Int ifada. Il punto di partenza è l’immagine dell’uccisione del giovane Mohame d al-Durra. Nonostante gli sforzi e l’abnegazione la produzione si arresta tra posti di blocco\, strade chiuse\, la guerra incessante. \n
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Ore 21:40\n
Si Proche Si Loin\, di Eliane Raheb 58’\; Libano 2 002\, vo sott. italiano\n
Ottobre 2000. Mohammed Al Durra muore tra le braccia di suo padre in Palestina. La morte di questo bambino palestine se ha un grande impatto nel mondo arabo\, specialmente tra i bambini arabi che esprimono la loro rabbia in maniera veramente straordinaria.\n
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Un Ponte per…. - Cooperativa Suttvuess – Università degli studi di Roma Tre Master in Politiche dell’Incontro e Mediazione Culturale.\n
Un ringraziamento speciale all’Associazione Apollo 11.\n
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'Un ponte per...'ONG - piazza V ittorio Emanuele II\, 132 00185 ROMA\n
tel.0644702906 mail to: uff-stampa@unponteper.it \;\n
web: www.unponteper.it\n
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