BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:31353037-3938-4566-b365-353036303265 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - TRIBUNALE MONDIALE SULL'IRAQ\nViolazion e dei media contro la Verità e l'Umanità\nLe Politiche di disnformazione n ella guerra all'Iraq X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-1569 BEGIN:VEVENT UID:63333564-3730-4162-a263-313035393965 DTSTAMP:20240329T142857Z DESCRIPTION:Gli organi di informazione richiedono costantemente che i gover ni e il settore privato agiscano in modo responsabile. Denunciano e rendon o pubbliche le violazioni compiute dai politici e gli episodi di corruzion e delle aziende e della finanza. Ma che dire dell’operato dei media stessi ? Chi ne determina le responsabilità – soprattutto ora che le distorsioni e le inesattezze veicolate dai media hanno contribuito in modo decisivo al l’uccisione di decine di milioni di persone durante la guerra in Iraq? \n \n Il Tribunale Mondiale sull’Iraq (WTI)\, un’iniziativa internazionale pr omossa da cittadini che intende esaminare e accertare la verità in merito alla guerra e all’occupazione dell’Iraq\, sta organizzando\, per la prima volta\, un tribunale dei popoli che indaghi sul lavoro svolto dai media ri guardo al conflitto iracheno. Una Sessione su “Le violazioni dei Media con tro la Verità e l’Umanità” si svolgerà nei giorni 10-13 febbraio a Roma pr esso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università Roma Tre. \n\n La sessione intende affermare il diritto delle persone a giudicare i media a causa de l ruolo decisivo che hanno avuto nell’informare e disinformare l’opinione pubblica di tutto il mondo\; essa si concentrerà sul dovere dell’Informazi one di raccontare la verità e di operare in modo indipendente dai governi. Un pannello di esperti ascolterà le deposizioni di testimoni iracheni\, d i giornalisti indipendenti e osservatori dei media\, come anche analisti e sperti di strategie governative atte a raggiungere il “predominio sull’inf ormazione” e manipolare la comunicazione mediatica. Tra gli altri ricordia mo: Issam Rasheed\, film-maker e attivista iracheno\; Dahr Jamail\, import ante esponente del giornalismo indipendente che sta operando in Iraq\; l’e x producer della CNN e di ABC News Danny Schechter\, attualmente editor di MediaChannel.org\, e regista del premiato documentario sui media WMD: Wea pons of Mass Deception\; Fernando Suarez del Solar\, di guerreroazteca.org \, attivista contro la guerra e padre di Jesus A. Suarez del Solar Navarro \, uno dei primi militari americani uccisi in Iraq nel 2003\; David Miller della Strathclyde University in Scozia\, autore di 'Tell Me Lies - Propag anda and Distortion in the Attack on Iraq” e Direttore di Spinwatch.org e Corinne Kumar\, coordinatrice internazionale della World Court of Women. \n\n Vari organi di informazione\, quali il the New York Times\, il Washin gton Post\, e i direttori delle News di ABC\, NBC e CBS hanno ammesso che la copertura mediatica del periodo precedente alla guerra era viziata. Ma questi mea culpa e pentimenti tardivi sono sufficienti? Che dire della cop ertura della guerra\, incluse le reticenze ad informare sulle violazioni d ei diritti umani e sulle torture di prigionieri? Che dire della copertura attuata tuttora sullo svolgimento dell’occupazione? Che dire dei media di tutti gli altri paesi al di fuori della “coalizione” inclusi quelli dell’A frica e del Medio Oriente? \n\n 'La maggior parte dei media c.d. “mainstre am” controllati dalle lobby finanziarie e industriali é colpevole di compl icità\,' dice Jayan Nayar del Peoples’ Law Programme\, Coordinatore del \n WTI-Italia 'Entro certi limiti le singole agenzie e testate in cui si art icola il settore sono disponibili ad ammettere le loro responsabilità. Que sto è un fatto positivo\, ma non è sufficiente. Quello che serve è ben più di un semplice riconoscimento di singoli casi di mancata professionalità. Il Tribunale Mondiale sull’Iraq reclama un giudizio da parte dei cittadin i. Un giudizio sulle bugie\, le falsificazioni\, le manipolazioni e il sil enzio colpevole dei media” \n\n I temi affrontati dalla sessione: \n\n La sessione metterà a fuoco questi temi partendo dal punto di vista di tre c ategorie di cittadini danneggiati dalla guerra: i cittadini dell’ Iraq\; i cittadini della c.d. ‘Coalizione’\; e i cittadini del resto del mondo (da intendersi come la popolazione mondiale in generale\, con particolare enf asi sui cittadini dei PVS e del sud del mondo).\n La sessione articola le violazioni dei media in 3 categorie: \n\n 1. Contro i cittadini iracheni \n • Il torto dell’Aggressione: complici nell’aver sostenuto le tesi della guerra di aggressione e nell’aver perpetrato un regime di occupazione e p er questo co-responsabili di crimini di guerra e di crimini contro l’umani tà\n • Il Crimine del Silenzio: responsabili nel non aver dato lo stesso p rivilegio\, peso e dignità alle voci della sofferenza irachena. \n\n 2. Co ntro i cittadini dei Paesi della c.d. “Coalizione”\n • Responsabili nell’I nganno: complici\, attraverso la convalida e la disseminazione delle infor mazioni\, di aver permesso la fraudolenta appropriazione di risorse finanz iarie ed umane per la guerra a danno dello sviluppo sociale.\n • Responsab ili nell’Incitazione: colpevoli per aver incitato un clima ideologico di p aura\, razzismo\, xenofobia e violenza. \n\n 3. Contro l’Umanità\n • Respo nsabili nell’Esclusione: complici nell’aver escluso dallo scenario del c.d . “Primo Mondo” le voci\, le visioni e le prospettive della maggioranza so ciale del pianeta sul concetto di “Sicurezza Collettiva” e benessere socia le\, privilegiando invece le priorità e le visioni di una piccola elite ec onomico-militare.\n • Responsabili nell’Usurpazione: complici nell’aver pe rmesso l’usurpazione delle aspirazioni dell’umanità\, per la pace e la giu stizia sociale\, per pure ragioni di profitto politico ed economico. \n\n I media daranno risalto a questa sessione o la marginalizzeranno come già hanno fatto nei confronti di tante voci critiche che si sono levate contro la Guerra? Noi speriamo di No!\n\nhttps://www.peacelink.it/calendario/eve nt.php?id=1569 DTSTART;VALUE=DATE:20050210 LOCATION:Roma SUMMARY:TRIBUNALE MONDIALE SULL'IRAQ\nViolazione dei media contro la Verità e l'Umanità\nLe Politiche di disnformazione nella guerra all'Iraq URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=1569 X-ALT-DESC:
Gli organi di informazione richiedono costantemente che i go verni e il settore privato agiscano in modo responsabile. Denunciano e ren dono pubbliche le violazioni compiute dai politici e gli episodi di corruz ione delle aziende e della finanza. Ma che dire dell’operato dei media ste ssi? Chi ne determina le responsabilità – soprattutto ora che le distorsio ni e le inesattezze veicolate dai media hanno contribuito in modo decisivo all’uccisione di decine di milioni di persone durante la guerra in Iraq? \n
Il Tribunale Mondiale sull’Iraq (WTI)\, un’iniziativa internazion ale promossa da cittadini che intende esaminare e accertare la verità in m erito alla guerra e all’occupazione dell’Iraq\, sta organizzando\, per la prima volta\, un tribunale dei popoli che indaghi sul lavoro svolto dai me dia riguardo al conflitto iracheno. Una Sessione su “Le violazioni dei Med ia contro la Verità e l’Umanità” si svolgerà nei giorni 10-13 febbraio a R oma presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università Roma Tre.\n
La sessione intende affermare il diritto delle persone a giudicare i media a causa del ruolo decisivo che hanno avuto nell’informare e disinformare l’ opinione pubblica di tutto il mondo\; essa si concentrerà sul dovere dell’ Informazione di raccontare la verità e di operare in modo indipendente dai governi. Un pannello di esperti ascolterà le deposizioni di testimoni ira cheni\, di giornalisti indipendenti e osservatori dei media\, come anche analisti esperti di strategie governative atte a raggiungere il “predomini o sull’informazione” e manipolare la comunicazione mediatica. Tra gli alt ri ricordiamo: Issam Rasheed\, film-maker e attivista iracheno\; Dahr Jam ail\, importante esponente del giornalismo indipendente che sta operando i n Iraq\; l’ex producer della CNN e di ABC News Danny Schechter\, attualme nte editor di MediaChannel.org\, e regista del premiato documentario sui m edia WMD: Weapons of Mass Deception\; Fernando Suarez del Solar\, di guerr eroazteca.org\, attivista contro la guerra e padre di Jesus A. Suarez del Solar Navarro\, uno dei primi militari americani uccisi in Iraq nel 2003\ ; David Miller della Strathclyde University in Scozia\, autore di 'Tell Me Lies - Propaganda and Distortion in the Attack on Iraq” e Direttore di Sp inwatch.org e Corinne Kumar\, coordinatrice internazionale della World Cou rt of Women.\n
Vari organi di informazione\, quali il the New York T imes\, il Washington Post\, e i direttori delle News di ABC\, NBC e CBS ha nno ammesso che la copertura mediatica del periodo precedente alla guerra era viziata. Ma questi mea culpa e pentimenti tardivi sono sufficienti? Ch e dire della copertura della guerra\, incluse le reticenze ad informare su lle violazioni dei diritti umani e sulle torture di prigionieri? Che dire della copertura attuata tuttora sullo svolgimento dell’occupazione? Che d ire dei media di tutti gli altri paesi al di fuori della “coalizione” incl usi quelli dell’Africa e del Medio Oriente?\n
'La maggior parte dei
media c.d. “mainstream” controllati dalle lobby finanziarie e industriali
é colpevole di complicità\,' dice Jayan Nayar del Peoples’ Law Programme\
, Coordinatore del \n
WTI-Italia 'Entro certi limiti le singole agenzi
e e testate in cui si articola il settore sono disponibili ad ammettere le
loro responsabilità. Questo è un fatto positivo\, ma non è sufficiente. Q
uello che serve è ben più di un semplice riconoscimento di singoli casi di
mancata professionalità. Il Tribunale Mondiale sull’Iraq reclama un giudi
zio da parte dei cittadini. Un giudizio sulle bugie\, le falsificazioni\,
le manipolazioni e il silenzio colpevole dei media” \n
I temi affron tati dalla sessione:\n
La sessione metterà a fuoco questi temi parte
ndo dal punto di vista di tre categorie di cittadini danneggiati dalla gue
rra: i cittadini dell’ Iraq\; i cittadini della c.d. ‘Coalizione’\; e i ci
ttadini del resto del mondo (da intendersi come la popolazione mondiale in
generale\, con particolare enfasi sui cittadini dei PVS e del sud del mon
do).\n
La sessione articola le violazioni dei media in 3 categorie: \n
1. Contro i cittadini iracheni\n
• Il torto dell’Aggressione: com
plici nell’aver sostenuto le tesi della guerra di aggressione e nell’aver
perpetrato un regime di occupazione e per questo co-responsabili di crimin
i di guerra e di crimini contro l’umanità\n
• Il Crimine del Silenzio:
responsabili nel non aver dato lo stesso privilegio\, peso e dignità alle
voci della sofferenza irachena.\n
2. Contro i cittadini dei Paesi del
la c.d. “Coalizione”\n
• Responsabili nell’Inganno: complici\, attraver
so la convalida e la disseminazione delle informazioni\, di aver permesso
la fraudolenta appropriazione di risorse finanziarie ed umane per la guerr
a a danno dello sviluppo sociale.\n
• Responsabili nell’Incitazione: co
lpevoli per aver incitato un clima ideologico di paura\, razzismo\, xenofo
bia e violenza.\n
3. Contro l’Umanità\n
• Responsabili nell’Esclus
ione: complici nell’aver escluso dallo scenario del c.d. “Primo Mondo” le
voci\, le visioni e le prospettive della maggioranza sociale del pianeta s
ul concetto di “Sicurezza Collettiva” e benessere sociale\, privilegiando
invece le priorità e le visioni di una piccola elite economico-militare.\n
• Responsabili nell’Usurpazione: complici nell’aver permesso l’usurpaz
ione delle aspirazioni dell’umanità\, per la pace e la giustizia sociale\,
per pure ragioni di profitto politico ed economico.\n
I media daran
no risalto a questa sessione o la marginalizzeranno come già hanno fatto n
ei confronti di tante voci critiche che si sono levate contro la Guerra? N
oi speriamo di No! \n