BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:34343030-3365-4530-b830-396432636661 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - Workshop on Networking Communication Ri ghts in the EU X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-1820 BEGIN:VEVENT UID:38383933-6662-4065-a532-386433616665 DTSTAMP:20240328T132945Z DESCRIPTION:All'incontro\, che avrà luogo presso la Bartlett School of Arch itecture and Urban Planning \, parteciperanno rappresentanti dell'Accademi a\, ONG e membri della società civile organizzata. L'obiettivo: conoscere da vicino gli aspetti più critici del sistema della comnuicazione in Europ a e rilfettere sul ruolo che la società civile può svolgere nella sperimen tazione di pratiche di comunicazione creative e partecipate. Costruendo ne twork su scala eropea e favorendo la produzione di cultura dal basso. \n\n Venerdì 15 ottobre\, 13-17 \n\n Programma: \n\n Chair: Jason Nardi (APC-I talia) \n\n Introduzione e presentazione del Global Governance Project (GG P): gli obiettivi\, il framework\, i risultati della ricerca condotta in E uropa e le prospettive per il futuro (Sean O’Siochru & Iginio Gagliardone) \n\n Quali diritti a comunicare? Partendo dagli spunti offerti dal GGP\, si analizzeranno le sfide e le possibili azioni che la società civile può svolgere nel promovere i diritti a comunicare (Steve Ward\, Robin Mansell\ , Annabelle Sreberny\, E. Remondino\, F. Heyndrickx\, Bart Cammaerts…) \n \n Interventi di ong\, network e altri soggetti della società civile\, che presenteranno le proprie esperienze nell'ambito dei diritti a comunicare in Europa\, analizzando le proposte del GGP per future collaborazioni e az ioni in rete. ( tra le organizzazioni invitate: IFJ\, Statewatch\, IPJusti ce\, Privacy International\, More Colours in the Media\, Multiple Voices\, Media watch\, WSIS-EU caucus\, Heinrich Boell Foundatin) \n\n Come proced ere: prossimi appuntamenti\, priorità\, metodi\, risorse e idee per lavora re insieme (coordinano Claudia Padovani & Bart Cammaerts) \n\n Idee per il futuro\, dall'esperienza del global governance project alle prospettive p er il futuro \n\n - Ulteriore sviluppo del framework rispetto alla dimensi one nazionale\, internazionale e all'individuazione di argomenti chiave in ambito europeo per lo sviluppo di un advocacy toolkit.\n - Mappatura dell a azioni sviluppate in Europa sul diritto a comunicare (ricerca\, creazion e di una directory\, network analysis)\n - Esplorazione delle strategie pe r rafforzare la partecipazione della società civile europea in relazione a lle politiche sull'informazione e la comunicazione\n - Collegamento con le autorità locali e altri attori coinvolti nella definizione di politiche\n - Sviluppo di strumenti per la comunicazione e collegare le realtà esiste nti.\n - Creazione di un calendario europeo di eventi sui diritti a comnic are\n - Argomenti da sviluppare in futuro: la comnicazione e i contesti di lavoro\; nuove sfide e opportnità in un'Europa a 25\, finanziamenti e rid uzione del digital divide.\n\nhttps://www.peacelink.it/calendario/event.ph p?id=1820 DTSTART;TZID=CET:20041015T130000 LOCATION:Barlett School of Architecture and Urban Planning\, Wates House\, 22 Gordon Street. WC1H OQB Londra SUMMARY:Workshop on Networking Communication Rights in the EU URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=1820 X-ALT-DESC:
All'incontro\, che avrà luogo presso la Bartlett School of A rchitecture and Urban Planning \, parteciperanno rappresentanti dell'Accad emia\, ONG e membri della società civile organizzata. L'obiettivo: conosce re da vicino gli aspetti più critici del sistema della comnuicazione in Eu ropa e rilfettere sul ruolo che la società civile può svolgere nella speri mentazione di pratiche di comunicazione creative e partecipate. Costruendo network su scala eropea e favorendo la produzione di cultura dal basso.\n
Venerdì 15 ottobre\, 13-17\n
Programma:\n
Chair: Jason Nardi (APC-Italia)\n
Introduzione e presentazione del Global Govern ance Project (GGP): gli obiettivi\, il framework\, i risultati della ricer ca condotta in Europa e le prospettive per il futuro (Sean O’Siochru & Igi nio Gagliardone)\n
Quali diritti a comunicare? Partendo dagli spunt i offerti dal GGP\, si analizzeranno le sfide e le possibili azioni che la società civile può svolgere nel promovere i diritti a comunicare (Steve W ard\, Robin Mansell\, Annabelle Sreberny\, E. Remondino\, F. Heyndrickx\, Bart Cammaerts…)\n
Interventi di ong\, network e altri soggetti dell a società civile\, che presenteranno le proprie esperienze nell'ambito dei diritti a comunicare in Europa\, analizzando le proposte del GGP per futu re collaborazioni e azioni in rete. ( tra le organizzazioni invitate: IFJ\ , Statewatch\, IPJustice\, Privacy International\, More Colours in the Med ia\, Multiple Voices\, Media watch\, WSIS-EU caucus\, Heinrich Boell Found atin)\n
Come procedere: prossimi appuntamenti\, priorità\, metodi\, risorse e idee per lavorare insieme (coordinano Claudia Padovani & Bart Ca mmaerts)\n
Idee per il futuro\, dall'esperienza del global governanc e project alle prospettive per il futuro\n
- Ulteriore sviluppo del
framework rispetto alla dimensione nazionale\, internazionale e all'indivi
duazione di argomenti chiave in ambito europeo per lo sviluppo di un advoc
acy toolkit.\n
- Mappatura della azioni sviluppate in Europa sul dirit
to a comunicare (ricerca\, creazione di una directory\, network analysis)
\n
- Esplorazione delle strategie per rafforzare la partecipazione del
la società civile europea in relazione alle politiche sull'informazione e
la comunicazione\n
- Collegamento con le autorità locali e altri attor
i coinvolti nella definizione di politiche\n
- Sviluppo di strumenti p
er la comunicazione e collegare le realtà esistenti.\n
- Creazione di
un calendario europeo di eventi sui diritti a comnicare\n
- Argomenti
da sviluppare in futuro: la comnicazione e i contesti di lavoro\; nuove sf
ide e opportnità in un'Europa a 25\, finanziamenti e riduzione del digital
divide.