BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:31333762-3932-4935-a537-333538643633 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - DALLA POESIA…..….ATTRAVERSO IL TEATRO…… …..ALLA CLOWNERIE X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-3039 BEGIN:VEVENT UID:32613534-3035-4233-b236-366234623364 DTSTAMP:20240328T161003Z DESCRIPTION:Lunedì 29 maggio\, alle ore 20.00\, in via Revoltella 39 a Trie ste\, presso l’associazione culturale “Puglia Club”\, si terrà un incontro con Zefferino Di Gioia - Clown dottore Zerò dal titolo: \n\n DALLA POESIA …..….ATTRAVERSO IL TEATRO………..ALLA CLOWNERIE\n \n Nell’incontro si parlerà della sua esperienza di scrittore in vernacolo…e non solo e della sua esp erienza di clown dottore della Compagnia dell’arpa dell’associazione GAU - Gruppo di Azione Umanitaria onlus.\n Zefferino Di Gioia è nato a Lucera\, in Puglia.\n Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria e aver sostenu to diversi esami presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Bari è costretto ad abbandonare gli studi ed a cercarsi un lavoro.\n I l lavoro\, però\, non lo distoglie dalla sua voglia di scrivere.\n Così ac canto alla poesia…iniziano a nascere dei piccoli racconti e\, più in là\, quello sviscerato amore per la sua terra lo portano a cimentarsi con il su o dialetto.\n Agli inizi degli anni 80 pubblica alcune raccolte di poesie in vernacolo lucerino e si cimenta nella stesura di alcuni testi teatrali che vengono messi in scena dal “Gruppo Teatrale Svevo” ricevendo un “inspe rato” successo di pubblico.\n La sua poesia e i suoi testi teatrali\, sia pure in modo pacato\, contengono denunce sociali e rappresentano un pretes to per “raccontare\, ora la solitudine\, ora l’ipocrisia e la solidarietà degli uomini”.\n I suoi versi\, attraverso la parlata schietta e genuina d el dialetto\, recuperano forza e rendono la comunicazione immediata….perch è è un ritorno alle origini…..alle proprie radici.\n Con l’arrivo a Triest e\, nel 1996\, questa esperienza entra “apparentemente” nei ricordi\, anch e se la sua passione per la poesia\, sia in vernacolo che in italiano\, co ntinua……fino a quando….costretto ad un riposo forzato\, per colpa di un ma lleolo fratturato\, in una delle tante escursioni in montagna….ha modo di conoscere una bambina etiope\, ammalata di leucemia\, che ospita in casa p er alcuni mesi e che gli fa conoscere alcuni aspetti “della sofferenza” ch e non conosceva\, ma anche “la solarità” di quella bambina. \n Con tutte q ueste premesse e con la partenza della bambina per la sua terra…. legge su l giornale dell’inizio di un corso per clown dottori.\n Zefferino trova la sintesi di qualcosa che sente appartenergli: “la poesia\, il mondo del te atro\, la medicina……….il mondo dei bambini”.\n Così\, quasi per caso\, ini zia la grande avventura del dott. Zerò\, il quale\, nel suo essere clown\, ha imparato che: “anche quando si è intrappolati nei fanghi della palude o si è immersi nella tempesta c’è sempre un modo per salvarsi da un sicuro naufragio e riprendere la strada……..perchè dentro “ognuno di noi” c’è la capacità di rialzarsi\, di liberarsi dalla schiavitù delle abitudini\, dei modi di essere…c’è sempre il faro della speranza che ci indica il cammino …per riappropriarsi della vita”…\n …e tutto questo!!!\n …grazie al sorriso di una bimba e della sua mamma che “continuamente” lo prendevano in giro… .stando dall’altra parte\, in una stanza sterile del reparto oncologico…\n UN SORRISO!!!\n …che gli ha fatto sentire “dentro” quanto basti poco per “scherzare” e ………vivere la vita.\n\nhttps://www.peacelink.it/calendario/ev ent.php?id=3039 DTSTART;TZID=CET:20060529T200000 DTEND;TZID=CET:20060529T210000 LOCATION:Trieste SUMMARY:DALLA POESIA…..….ATTRAVERSO IL TEATRO………..ALLA CLOWNERIE URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=3039 X-ALT-DESC:
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Lunedì 29 maggio\, alle ore 20.00\, in via Revoltella
39 a Trieste\, presso l’associazione culturale “Puglia Club”\, si terrà u
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DALLA POESIA…..….ATTRAVERSO IL TEATRO………..ALLA CLOWNERIE\n
\n
Nel
l’incontro si parlerà della sua esperienza di scrittore in vernacolo…e non
solo e della sua esperienza di clown dottore della Compagnia dell’arpa de
ll’associazione GAU - Gruppo di Azione Umanitaria onlus.\n
Zefferino D
i Gioia è nato a Lucera\, in Puglia.\n
Dopo aver conseguito il diploma
di ragioneria e aver sostenuto diversi esami presso la facoltà di medicin
a e chirurgia dell’università di Bari è costretto ad abbandonare gli studi
ed a cercarsi un lavoro.\n
Il lavoro\, però\, non lo distoglie dalla
sua voglia di scrivere.\n
Così accanto alla poesia…iniziano a nascere
dei piccoli racconti e\, più in là\, quello sviscerato amore per la sua te
rra lo portano a cimentarsi con il suo dialetto.\n
Agli inizi degli an
ni 80 pubblica alcune raccolte di poesie in vernacolo lucerino e si ciment
a nella stesura di alcuni testi teatrali che vengono messi in scena dal “G
ruppo Teatrale Svevo” ricevendo un “insperato” successo di pubblico.\n
La sua poesia e i suoi testi teatrali\, sia pure in modo pacato\, conteng
ono denunce sociali e rappresentano un pretesto per “raccontare\, ora la
solitudine\, ora l’ipocrisia e la solidarietà degli uomini”.\n
I suoi
versi\, attraverso la parlata schietta e genuina del dialetto\, recuperano
forza e rendono la comunicazione immediata….perchè è un ritorno alle orig
ini…..alle proprie radici.\n
Con l’arrivo a Trieste\, nel 1996\, quest
a esperienza entra “apparentemente” nei ricordi\, anche se la sua passione
per la poesia\, sia in vernacolo che in italiano\, continua……fino a quand
o….costretto ad un riposo forzato\, per colpa di un malleolo fratturato\,
in una delle tante escursioni in montagna….ha modo di conoscere una bambin
a etiope\, ammalata di leucemia\, che ospita in casa per alcuni mesi e che
gli fa conoscere alcuni aspetti “della sofferenza” che non conosceva\, ma
anche “la solarità” di quella bambina. \n
Con tutte queste premesse
e con la partenza della bambina per la sua terra…. legge sul giornale del
l’inizio di un corso per clown dottori.\n
Zefferino trova la sintesi d
i qualcosa che sente appartenergli: “la poesia\, il mondo del teatro\, la
medicina……….il mondo dei bambini”.\n
Così\, quasi per caso\, inizia la
grande avventura del dott. Zerò\, il quale\, nel suo essere clown\, ha im
parato che: “anche quando si è intrappolati nei fanghi della palude o si è
immersi nella tempesta c’è sempre un modo per salvarsi da un sicuro naufr
agio e riprendere la strada……..perchè dentro “ognuno di noi” c’è la capaci
tà di rialzarsi\, di liberarsi dalla schiavitù delle abitudini\, dei modi
di essere…c’è sempre il faro della speranza che ci indica il cammino…per r
iappropriarsi della vita”…\n
…e tutto questo!!!\n
…grazie al sorri
so di una bimba e della sua mamma che “continuamente” lo prendevano in gir
o….stando dall’altra parte\, in una stanza sterile del reparto oncologico…
\n
UN SORRISO!!!\n
…che gli ha fatto sentire “dentro” quanto basti
poco per “scherzare” e ………vivere la vita.\n