BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:38333131-3631-4438-a138-656264366430 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - L'ANPI per la Libertà e la Pace - Giova nni Pesce\, per non dimenticare X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-9255 BEGIN:VEVENT UID:37626165-6531-4464-b563-653134343636 DTSTAMP:20240329T122450Z DESCRIPTION:PRESENTAZIONE:\n L'ANPI per la Libertà e la Pace - Giovanni Pes ce\, per non dimenticare \n\n http://www.peacelink.it/pace/a/44253.html \n \n ANPI Sezione di Saronno e ANPI Nova Milanese: \n\n L'ANPI per la Libert à e la Pace \n\n presentazione del libro \n\n Giovanni Pesce\, per non dim enticare \n\n 'Rimango quello che sono sempre stato e cerco di fare sempre il mio dovere e dare il mio contributo alla lotta per la Libertà e la Pac e'. Giovanni Pesce \n\n Presentazione Libro/Dvd: Giovanni Pesce\, per non dimenticare\, MIMESIS Edizioni \n\n \n\n DOMENICA 23 APRILE ore 16\n \n\n SALA NEVERA della Biblioteca Civica di Saronno \n \n\n Incontro con gli autori \n\n - Fabrizio Cracolici presidente Anpi Nova Milanese \n\n - Laur a Tussi giornalista\, PeaceLink - ARCI Ponti di Memoria \n\n - Sarà presen te la figlia di Giovanni Pesce\, Tiziana \n\n \n\n Nel dramma della guer ra civile spagnola iniziata a metà del 1936\, anche due lavoratori dell’Is otta Fraschini si arruolano nelle Brigate Internazionali e partecipano all a guerra antifascista. \n\n Tratto dal libro “Oltre la Fabbrica” verranno narrate delle testimonianze di Giuseppe Terramagra e Giacomo Archetti cadu ti nel conflitto civile spagnolo. \n\n Saranno presenti gli autori\, Roman o Canazza e Maurizio Cicardini \n\n \n Giovanni Pesce. Per non dimenticare . Ricordo della figlia Tiziana\n \n\n di TIZIANA PESCE\n \n\n L’occasion e per incontrarci ogni volta viene data dalla presentazione di un’intervis ta inedita rilasciata nell’aprile del 1983 da mio padre a Luisa Como e Giu seppe Paleari. \n\n Grazie al progetto “Per non dimenticare” portato avant i dalle città di Nova Milanese e Bolzano e dall'instancabile impegno dei s uoi referenti Fabrizio Cracolici e Laura Tussi\, il filmato è stato restau rato e reso nuovamente visibile. \n\n In questa intervista mio padre racco nta la sua storia\, gli anni della lotta in Spagna e nei Gap a Torino e Mi lano\, il significato della Resistenza e la necessità di continuare a port are avanti i valori che furono alla base della sua decisione\, come di tan ti altri uomini e donne\, di non piegarsi alla dittatura\, all’odio e all’ ingiustizia. \n\n Infatti anche questa testimonianza si colloca esattament e nel quadro di quelle fonti orali che svolgono un ruolo fondamentale per ricostruire quel “filo della memoria” indispensabile per meglio intendere non solo il passato che ci precede ma anche il presente e lo stesso futuro \, cui non possiamo non guardare con interesse e con fiducia\, proiettando vi le nostre ansie\, i nostri desideri e la nostra volontà di giustizia so ciale per realizzare un mondo migliore di quello presente. \n\n Anche in q uesta chiave\, proiettata verso il futuro\, questa testimonianza costituis ce un prezioso strumento idoneo a farci conoscere meglio e ricostruire cri ticamente eventi\, contorni di luoghi\, di personaggi ed azioni altrimenti confinati in un passato che può anche apparire sordo e insondabile. \n\n Credo che a questa testimonianza occorra comunque affiancare la lettura de i testi e dei documenti storici\, e il confronto critico delle diverse esp erienze storiografiche. \n\n Solo in questa prospettiva di ricerca e di ri flessione le vite e le testimonianze dei protagonisti della lotta di liber azione possono giovarci per cogliere aspetti inediti del vissuto storico. \n\n Subito dopo la Liberazione\,in un articolo\, mio padre scrisse: “Noi dobbiamo 'vincere la pace'. Per questa pace i partigiani hanno combattuto fino all'estremo delle loro forze: hanno sofferto il carcere\, la tortura\ , non solo per contribuire alla vittoria degli alleati”\, convinto che il movimento di Liberazione avesse fatto fare un salto di qualità all’Italia\ , portando le masse popolari ad una vera coscienza politica e civile\, con una forza incredibile specie tra i giovani\, ragazzi e ragazze\, che entr arono nella Resistenza appena 18enni\, tutti così profondamente amanti del la vita da lottare proprio per poter vivere liberi\, ognuno con i suoi dir itti\, conquistati grazie ad un grande senso del dovere. \n\n Le sue parol e sono ancora molto attuali perché nuovamente ci troviamo a vivere un mome nto storico e politico che ci pone di fronte a nuove fratture\, nuovi sopr usi e ingiustizie\; stiamo nuovamente vivendo un momento in cui si cerca d i distruggere il senso di comunanza\, solidarietà e fratellanza tra gli uo mini. \n\n La guerra in Spagna\, le Brigate Internazionali\, sono la dimos trazione perfetta dello spirito di solidarietà e fratellanza che si aggira va per l’Europa in quegli anni: uomini di ogni nazionalità che erano pront i a sacrificare la propria vita per garantire la libertà e la dignità di u n paese straniero\, perché certi ideali non hanno confini. \n\n Ieri come oggi. \n\n In questa intervista mio padre spiega chiaramente che la coscie nza politica non nasce da sola ma va educata. La sua educazione avvenne ne lle pericolose e buie miniere francesi\, durante le azioni in Spagna\, nel la costrizione del confino di Ventotene e durante la lotta gappista. \n\n E’ da questa educazione politica che nascono i valori morali e politici ch e portarono alla difesa continua delle libertà civili di tutti i popoli e di tutti gli individui\, alla condanna delle guerre e del terrorismo. \n\n Questo è il punto di partenza da cui mosse mio padre e come lui tanti alt ri uomini e donne per garantire la pace. \n\n Da qui dobbiamo ripartire no i oggi\, dall’educazione morale e politica delle nuove generazioni\, perch é la lotta per la libertà non si è esaurita con il 25 aprile 1945\, è una lotta senza fine perché costantemente minacciata\, oggi come allora\, da c oloro che\, attraverso il terrorismo\, la paura\, le bombe\, l'energia nuc leare\, cercano di instaurare un controllo restrittivo sui nostri diritti e libertà. \n\n Mio padre durante la guerra di Liberazione aveva a sua dis posizioni pistole\, esplosivo\, bombe\, ma non erano solo queste le armi c he adoperò nella lotta: come lui stesso dice\, furono fondamentali l’intel ligenza\, il coraggio\, il senso di responsabilità. \n\n Armi che sono a n ostra disposizione oggi e che noi dobbiamo insegnare\, tramandare alle nuo ve generazioni\, a maggior ragione ora che si cerca di instaurare un clima di terrore in una situazione politica già molto destabilizzata e complica ta\, portando all’esasperazione l’individualismo e soffocando il senso di solidarietà verso profughi bisognosi\, meschinamente accorpati al nuovo te rrorismo. \n\n Come diceva mio padre “Allora era la lotta contro il nazism o e il fascismo\, per liberare il nostro paese\, oggi è la lotta contro co loro che vorrebbero impedire di portare a compimento gli ideali per cui no i abbiamo lottato e abbiamo combattuto”. \n\n Il coraggio di mio padre nac que dalla visione diretta delle sofferenze degli uomini\, dall’aver provat o sulla propria pelle i soprusi dei potenti sui deboli. \n\n Noi dobbiamo fare nostro e tramandare questo coraggio attraverso la conoscenza della st oria\, quella con la “S” maiuscola e quella di ogni singolo uomo o donna c he ha lottato per la nostra libertà: dobbiamo imparare il coraggio dal lor o esempio\, comprendere come decisero di mettere a rischio le proprie vite per garantire la libertà del paese non solo in quegli anni di guerra ma n el futuro. \n\n Raccontare alle nuove generazioni chi furono e cosa fecero uomini come mio padre\, come Dante Di Nanni\, i fratelli Rosselli\, i set te fratelli Cervi\, Nenni\, Pertini\, Togliatti\, Amendola\, solo per cita rne alcuni\, significa non solo consegnare a nuove menti e nuovi cuori il ricordo di quei giorni e di quei pensieri ma dare loro anche dei modelli a cui ispirarsi\, da cui prendere esempio\, in cui trovare fiducia\, motiva zioni e coraggio. \n\n Non tradire i valori della Resistenza significa ave re sempre ben presente i valori e gli ideali che ne furono fondamenta. Val ori e ideali che devono sempre restare vivi\, arricchirsi di voci e pensie ri\, estendersi in quei luoghi\, in quelle situazioni in cui ancora imperv ersa la miseria\, l’ignoranza\, l’ingiustizia\, dove la dignità viene calp estata e il forte schiaccia il debole\, dove si vive nell’oscurità e il so le dell’avvenire deve ancora sorgere. \n\n Permettetemi di concludere ques to mio discorso condividendo con voi anche l’emozione che ho provato guard ando la copertina del libro con il volto di mio padre\, il suo sguardo e s oprattutto i suoi occhi\, ricchi di umanità\, di semplicità\, e di grande generosità\, come è stata la sua vita\, e con un pensiero a mia madre\, la sua staffetta Sandra\, che lui ricorda nell’intervista. \n\n Insieme hann o contribuito a ridare dignità al nostro Paese e\, senza voler essere reto rica ma con sincerità e amore filiale\, non smetterò mai di dire e di sent irmi orgogliosa di loro. \n\n Note: \n\n su NUOVA RESISTENZA: \n\n http:/ /www.nuovaresistenza.org/2016/10/10/giovanni-pesce-per-la-nuova-resistenza -con-vittorio-agnoletto-fabrizio-cracolici-laura-tussi/ \n\n su AgoraVox: \n\n http://www.agoravox.it/Giovanni-Pesce-per-la-Nuova.html \n\n su IlDi alogo.org: \n\n http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.o rg/appuntamenti/indice_1476439047.htm \n\n su Nuova Informazione Indipende nte: \n\n http://www.ninin.liguria.it/2016/10/21/leggi-notizia/argomenti/ cultura-2/articolo/giovanni-pesce-per-la-nuova-resistenza.html\n\nhttps:// www.peacelink.it/calendario/event.php?id=9255 DTSTART;TZID=CET:20170423T160000 LOCATION:SALA NEVERA della Biblioteca Civica di Saronno\, Viale Santuario n .2 SARONNO SUMMARY:L'ANPI per la Libertà e la Pace - Giovanni Pesce\, per non dimentic are URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=9255 X-ALT-DESC:
PRESENTAZIONE:\n
L'ANPI per la Libertà e la Pace - Giova
nni Pesce\, per non dimenticare\n
http ://www.peacelink.it/pace/a/44253.html\n
ANPI Sezione di Saro nno e ANPI Nova Milanese:\n
L'ANPI per la Libertà e la Pace\n
presentazione del libro\n
Giovanni Pesce\, per non dimenticare\n
'Rimango quello che sono sempre stato e cerco di fare sempre il mio dov ere e dare il mio contributo alla lotta per la Libertà e la Pace'. Giovann i Pesce\n
Presentazione Libro/Dvd: Giovanni Pesce\, per non diment icare\, MIMESIS Edizioni\n
DOMENICA 23 APRILE ore 16\n
\n
SALA NEVERA della Biblioteca Civica di Saronno \n
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I ncontro con gli autori\n
- Fabrizio Cracolici presidente Anpi Nova Milanese\n
- Laura Tussi giornalista\, PeaceLink - ARCI Po nti di Memoria\n
- Sarà presente la figlia di Giovanni Pesce\, Tiziana \n
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Nel dramma della guerra civile spagnola inizi ata a metà del 1936\, anche due lavoratori dell’Isotta Fraschini si arruol ano nelle Brigate Internazionali e partecipano alla guerra antifascista.\n
Tratto dal libro “Oltre la Fabbrica” verranno narrate delle testim onianze di Giuseppe Terramagra e Giacomo Archetti caduti nel conflitto civ ile spagnolo.\n
Saranno presenti gli autori\, Romano Canazza e Mauri zio Cicardini\n
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Giovanni Pesce. Per non dimenticare. Ricordo
della figlia Tiziana\n
\n
di TIZIANA PESCE\n
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L’o ccasione per incontrarci ogni volta viene data dalla presentazione di un’i ntervista inedita rilasciata nell’aprile del 1983 da mio padre a Luisa Com o e Giuseppe Paleari.\n
Grazie al progetto “Per non dimenticare” por tato avanti dalle città di Nova Milanese e Bolzano e dall'instancabile imp egno dei suoi referenti Fabrizio Cracolici e Laura Tussi\, il filmato è st ato restaurato e reso nuovamente visibile.\n
In questa intervista mi o padre racconta la sua storia\, gli anni della lotta in Spagna e nei Gap a Torino e Milano\, il significato della Resistenza e la necessità di cont inuare a portare avanti i valori che furono alla base della sua decisione\ , come di tanti altri uomini e donne\, di non piegarsi alla dittatura\, al l’odio e all’ingiustizia.\n
Infatti anche questa testimonianza si co lloca esattamente nel quadro di quelle fonti orali che svolgono un ruolo f ondamentale per ricostruire quel “filo della memoria” indispensabile per m eglio intendere non solo il passato che ci precede ma anche il presente e lo stesso futuro\, cui non possiamo non guardare con interesse e con fiduc ia\, proiettandovi le nostre ansie\, i nostri desideri e la nostra volont à di giustizia sociale per realizzare un mondo migliore di quello presente .\n
Anche in questa chiave\, proiettata verso il futuro\, questa tes timonianza costituisce un prezioso strumento idoneo a farci conoscere megl io e ricostruire criticamente eventi\, contorni di luoghi\, di personaggi ed azioni altrimenti confinati in un passato che può anche apparire sordo e insondabile.\n
Credo che a questa testimonianza occorra comunque a ffiancare la lettura dei testi e dei documenti storici\, e il confronto cr itico delle diverse esperienze storiografiche.\n
Solo in questa pros pettiva di ricerca e di riflessione le vite e le testimonianze dei protago nisti della lotta di liberazione possono giovarci per cogliere aspetti ine diti del vissuto storico.\n
Subito dopo la Liberazione\,in un artico lo\, mio padre scrisse: “Noi dobbiamo 'vincere la pace'. Per questa pace i partigiani hanno combattuto fino all'estremo delle loro forze: hanno soff erto il carcere\, la tortura\, non solo per contribuire alla vittoria degl i alleati”\, convinto che il movimento di Liberazione avesse fatto fare un salto di qualità all’Italia\, portando le masse popolari ad una vera cosc ienza politica e civile\, con una forza incredibile specie tra i giovani\, ragazzi e ragazze\, che entrarono nella Resistenza appena 18enni\, tutti così profondamente amanti della vita da lottare proprio per poter vivere l iberi\, ognuno con i suoi diritti\, conquistati grazie ad un grande senso del dovere.\n
Le sue parole sono ancora molto attuali perché nuovame nte ci troviamo a vivere un momento storico e politico che ci pone di fron te a nuove fratture\, nuovi soprusi e ingiustizie\; stiamo nuovamente vive ndo un momento in cui si cerca di distruggere il senso di comunanza\, soli darietà e fratellanza tra gli uomini.\n
La guerra in Spagna\, le Bri gate Internazionali\, sono la dimostrazione perfetta dello spirito di soli darietà e fratellanza che si aggirava per l’Europa in quegli anni: uomini di ogni nazionalità che erano pronti a sacrificare la propria vita per gar antire la libertà e la dignità di un paese straniero\, perché certi ideali non hanno confini.\n
Ieri come oggi.\n
In questa intervista m io padre spiega chiaramente che la coscienza politica non nasce da sola ma va educata. La sua educazione avvenne nelle pericolose e buie miniere fra ncesi\, durante le azioni in Spagna\, nella costrizione del confino di Ven totene e durante la lotta gappista.\n
E’ da questa educazione politi ca che nascono i valori morali e politici che portarono alla difesa contin ua delle libertà civili di tutti i popoli e di tutti gli individui\, alla condanna delle guerre e del terrorismo.\n
Questo è il punto di parte nza da cui mosse mio padre e come lui tanti altri uomini e donne per garan tire la pace.\n
Da qui dobbiamo ripartire noi oggi\, dall’educazione morale e politica delle nuove generazioni\, perché la lotta per la libert à non si è esaurita con il 25 aprile 1945\, è una lotta senza fine perché costantemente minacciata\, oggi come allora\, da coloro che\, attraverso i l terrorismo\, la paura\, le bombe\, l'energia nucleare\, cercano di insta urare un controllo restrittivo sui nostri diritti e libertà.\n
Mio p adre durante la guerra di Liberazione aveva a sua disposizioni pistole\, e splosivo\, bombe\, ma non erano solo queste le armi che adoperò nella lott a: come lui stesso dice\, furono fondamentali l’intelligenza\, il coraggio \, il senso di responsabilità.\n
Armi che sono a nostra disposizione oggi e che noi dobbiamo insegnare\, tramandare alle nuove generazioni\, a maggior ragione ora che si cerca di instaurare un clima di terrore in una situazione politica già molto destabilizzata e complicata\, portando all’ esasperazione l’individualismo e soffocando il senso di solidarietà verso profughi bisognosi\, meschinamente accorpati al nuovo terrorismo.\n
Come diceva mio padre “Allora era la lotta contro il nazismo e il fascismo \, per liberare il nostro paese\, oggi è la lotta contro coloro che vorreb bero impedire di portare a compimento gli ideali per cui noi abbiamo lotta to e abbiamo combattuto”.\n
Il coraggio di mio padre nacque dalla vi sione diretta delle sofferenze degli uomini\, dall’aver provato sulla prop ria pelle i soprusi dei potenti sui deboli.\n
Noi dobbiamo fare nost ro e tramandare questo coraggio attraverso la conoscenza della storia\, qu ella con la “S” maiuscola e quella di ogni singolo uomo o donna che ha lot tato per la nostra libertà: dobbiamo imparare il coraggio dal loro esempio \, comprendere come decisero di mettere a rischio le proprie vite per gara ntire la libertà del paese non solo in quegli anni di guerra ma nel futuro .\n
Raccontare alle nuove generazioni chi furono e cosa fecero uomin i come mio padre\, come Dante Di Nanni\, i fratelli Rosselli\, i sette fra telli Cervi\, Nenni\, Pertini\, Togliatti\, Amendola\, solo per citarne al cuni\, significa non solo consegnare a nuove menti e nuovi cuori il ricord o di quei giorni e di quei pensieri ma dare loro anche dei modelli a cui i spirarsi\, da cui prendere esempio\, in cui trovare fiducia\, motivazioni e coraggio.\n
Non tradire i valori della Resistenza significa avere sempre ben presente i valori e gli ideali che ne furono fondamenta. Valori e ideali che devono sempre restare vivi\, arricchirsi di voci e pensieri\ , estendersi in quei luoghi\, in quelle situazioni in cui ancora impervers a la miseria\, l’ignoranza\, l’ingiustizia\, dove la dignità viene calpest ata e il forte schiaccia il debole\, dove si vive nell’oscurità e il sole dell’avvenire deve ancora sorgere.\n
Permettetemi di concludere ques to mio discorso condividendo con voi anche l’emozione che ho provato guard ando la copertina del libro con il volto di mio padre\, il suo sguardo e s oprattutto i suoi occhi\, ricchi di umanità\, di semplicità\, e di grande generosità\, come è stata la sua vita\, e con un pensiero a mia madre\, la sua staffetta Sandra\, che lui ricorda nell’intervista.\n
Insieme h anno contribuito a ridare dignità al nostro Paese e\, senza voler essere r etorica ma con sincerità e amore filiale\, non smetterò mai di dire e di s entirmi orgogliosa di loro.\n
Note:\n
su NUOVA RESISTENZA: \n< /p>
http://www.nuovaresistenza.org/2016/10/10/giovanni-pesce-per-la-nuova-re sistenza-con-vittorio-agnoletto-fabrizio-cracolici-laura-tussi/\n< /p>
su AgoraVox: \n
http://www.agoravox.it/Giovanni-Pesce-per-la-Nuova.html\n
su IlDialogo.org: \n
http://www.ildialogo.org/appuntamenti/indice_1476439047.htm'>http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.il dialogo.org/appuntamenti/indice_1476439047.htm\n
su Nuova In formazione Indipendente: \n
http://www.ninin.liguria.it/2016/10/21/leggi-notizia/argomenti/c ultura-2/articolo/giovanni-pesce-per-la-nuova-resistenza.html
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