BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:33653164-3733-4633-b064-613562313039 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - ChiAmaMilano - Presentazione Libri Anti fascismo e Nonviolenza e La follia del nucleare X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-9357 BEGIN:VEVENT UID:39646231-6531-4538-a236-396537326665 DTSTAMP:20240329T061147Z DESCRIPTION:ANPI Nova Milanese \n\n ARCI PONTI DI MEMORIA \n\n PEACELINK \n \n RADIO NUOVA RESISTENZA \n\n Presentazione Libri a ChiAmaMilano \n\n htt ps://www.peacelink.it/pace/a/45803.html \n\n 'Siamo tutti Premi Nobel per la Pace con ICAN': \n\n Virginio Bettini \n\n Fabrizio Cracolici \n\n Paol o Limonta \n\n Milly Moratti \n\n Alfonso Navarra \n\n Laura Tussi \n\n pr esentano la Nuova Edizione del Libro \n\n LA FOLLIA DEL NUCLEARE \n\n con Prefazione di Alex Zanotelli \n\n e \n\n ANTIFASCISMO E NONVIOLENZA \n\n Mimesis Edizioni \n\n \n\n con il messaggio antinucleare \n\n della Campa gna Internazionale \n\n ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 \n\n per il d isarmo nucleare universale \n\n \n\n Musica e note di impegno civile di R enato Franchi\, Gianfranco D'Adda\, Viky Ferrara - Orchestrina del Suonato re Jones \n\n \n\n Domenica 25 Novembre 2018 ore 17.00 \n\n presso ChiAma Milano - MILANO \n\n via Laghetto\, 2 \n\n Tutta la cittadinanza è invita ta \n\n *** \n\n MOSAICO DI PACE - Libro di Alfonso Navarra e Laura Tussi \n\n Vittorio Agnoletto - Recensione al libro 'Antifascismo e Nonviolenza ' \n\n Prefazione di Adelmo Cervi \n\n Contributi di Fabrizio Cracolici e Alessandro Marescotti \n\n Recensione di Vittorio Agnoletto\n Mimesis Ediz ioni \n\n \n\n Un libro Antifascismo e Nonviolenza\, di Alfonso Navarra e Laura Tussi\, che si sforza di rintracciare i tanti fili che ancora oggi collegano strettamente la Resistenza con gli attuali ideali di pace\, libe rtà\, ambiente\, economia alternativa\, giustizia sociale. \n\n Il testo - con la prefazione di Adelmo Cervi e i contributi di Fabrizio Cracolici e Alessandro Marescotti - ci ricorda che il “sogno” di molti partigiani anti fascisti era certamente la sconfitta della dittatura\, ma anche porre la g uerra fuori dalla Storia. Una volta per tutte. \n\n I contributi di tutti gli autori mostrano invece come in varie e continue occasioni le scelte pr aticate dagli Stati siano andate in ben altra direzione e tutt’oggi 'atten tano alla vita dell'unica famiglia umana'. \n\n I ragionamenti proposti\, ben articolati e approfonditi\, si muovono in una logica globale perché ne l mondo attuale lo sguardo e la comprensione dei fenomeni non possono che essere universali\; allo stesso tempo forte è l’insistenza sulla necessità di interventi 'locali'\, con le radici ben affondate nelle dimensioni “te rritoriali”\; unica garanzia per percorsi partecipati e condivisi. \n\n Ma la Storia umana non segue un percorso lineare e raramente\, e comunque pe r brevi\, brevissimi tratti\, può forse coincidere con i nostri sogni. \n \n Le contraddizioni da affrontare sono tante: la Resistenza è stata anche lotta\, scontro e uso della forza. Un mondo nonviolento per molti era l’o biettivo\, ma l’uso della forza per sconfiggere il nazifascismo è stato ne cessario. E con questo è necessario confrontarsi. \n\n Vittorio Agnoletto \n\n \n\n RIFLESSIONI DI DISARMISTI ED ANTIFASCISTI SULLA NONVIOLENZA EFF ICACE IN UN MONDO IN PERICOLO \n\n \n\n Raccogliamo\, in questo succinto e rapido pamphlet\, augurandoci di aver dato corpo ad una comunicazione si ntetica ed efficace\, alcuni nostri interventi svolti in comune nel corso degli ultimi mesi\, a testimonianza - speriamo - di un fecondo dialogo tra la pratica antimilitarista nonviolenta “storica” e la pratica dell’antifa scismo vivente che\, secondo l’auspicio di Stéphane Hessel\, in “INDIGNATE VI!”\, “impara a percorrere il cammino della nonviolenza”. \n\n Abbiamo il dovere di avvertire che vi sono alcune piccole modifiche agli articoli e agli interventi originari\, che completano e precisano pensieri ed informa zioni. \n\n Questo dialogo pacifismo-antifascismo si è svolto in un contes to temporale nel quale\, da “nonviolenti alter-globalisti” (ma anche “gloc alisti”) in cerca di coerenza\, quali siamo\, eravamo prioritariamente imp egnati nella comune campagna antinucleare di cui ora festeggiamo un sostan zioso e straordinario successo (...) \n\n Il libro di Alfonso Navarra e La ura Tussi intende raccogliere\, in Italia\, l'incitamento del partigiano f rancese Stéphane Hessel\, rivolto in particolar modo ai giovani: “La nonvi olenza è il cammino che dobbiamo imparare a percorrere”. \n\n Il testo è u na riflessione e discussione di attivisti sociali impegnati nei movimenti di base contemporanei\, che cerca di tradurre in concreto l'istanza dell'a ttualità della Resistenza storica al nazifascismo\, anche con i suoi progr ammi sociali di economia alternativa\, la quale era il cuore del bestselle r Indignatevi!. \n\n La nuova Resistenza - è l'ipotesi proposta - si reali zza con l' opposizione\, consapevole e organizzata\, basata sulla forza de ll'unione popolare\, contro le minacce che attentano alla vita dell'unica famiglia umana. \n\n Si tratta di sopravvivere a: guerra nucleare\, sbocco inevitabile dei conflitti tra Stati nazionali armati\; catastrofe ambient ale da riscaldamento climatico\; disastri sociali provocati dalla disuguag lianza finanzcapitalistica che scava un baratro tra lavoratori e gente com une e l'oligarchia parassitaria dell'1%. \n\n “Prima l'Umanità\, prima le persone”: la bussola valoriale rappresentata dal motto opposto agli impera nti: “Prima gli americani\, prima i francesi\, prima gli italiani\, ecc”\, dovrebbe sostenere la capacità di tutte le cittadine ed i cittadini del m ondo a superare il “crinale apocalittico della Storia” che stiamo attraver sando. \n\n L'”indignazione” dei ragionevoli e dei miti\, al servizio del rispetto per la vita\, potrà garantire un futuro\, ed un futuro migliore\, basato sui diritti dei popoli alle risorse fondamentali della Terra (beni comuni) e sulla forza del diritto internazionale. \n\n La prefazione è d i Adelmo Cervi\, figlio di Aldo Cervi\, uno dei sette fratelli assassinati dal nazifascismo. Il Libro propone contributi molto importanti di Fabrizi o Cracolici\, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese (Monza e Brianza) e di Alessandro Marescotti\, Presidente dell'Associazione ecopacifista Peac eLink - Telematica per la pace. \n\n RECENSIONE - Sul numero 420 Novembre 2017 di A RIVISTA ANARCHICA \n\n RIVISTA ANARCHICA - Recensione di Daniele Biacchessi al Libro 'Antifascismo e nonviolenza' \n\n \n\n Alfonso Navar ra - Laura Tussi \n\n Prefazione di Adelmo Cervi \n\n Contributi di Fabriz io Cracolici e Alessandro Marescotti \n\n Mimesis Edizioni (2017\, 7 euro) \n\n \n\n 'La seconda via' \n\n \n\n Recensione di Daniele Biacchessi a l Libro 'ANTIFASCISMO E NONVIOLENZA' \n\n \n\n Il libro di Alfonso Navarr a e Laura Tussi rilancia il binomio antifascismo e nonviolenza\, un filone al centro del dibattito politico e culturale del Novecento in varie parti dell'Europa. \n\n In Italia il personaggio chiave di questo pensiero è ce rtamente Aldo Capitini\, fondatore con Guido Calogero del liberalsocialism o\, perseguitato dal regime fascista\, arrestato e incarcerato nel 1942 e 1943\, a Firenze e Perugia. \n\n 'Parlare della Resistenza italiana - scri ve Capitini nell'inedito 'La Resistenza italiana' del 1955 - non sarebbe c ompleto né esatto\, se non si estendesse il termine a comprendere non solt anto la Resistenza armata dall'8 settembre '43 al 25 aprile '45\, ma anche la resistenza politica\, morale\, ideologica\, che fu dal 3 gennaio 1925' . \n\n Sempre nel 1955\, nello scritto autobiografico 'Sull'antifascismo d al '31 al '43'\, Aldo Capitini rafforza ulteriormente il progetto di una R esistenza non violenta. \n\n 'Il periodo della Resistenza armata - osserva Capitini - non esaurisce la Resistenza\, in quanto essa è stata qualche c osa di più complesso di un'azione armata\, anche qualche cosa di più durev ole della fine pura e semplice di quel regime'. \n\n E in un altro scritto del 1967\, 'Aspetti dell'opposizione etico-culturale al fascismo'\, Capit ini osserva che 'l'opposizione non è che la lunga premessa morale\, cultur ale e politica di quella che poi è stata detta «Resistenza» e che ne è l'e secuzione\, per così dire\, armata'. \n\n In sostanza\, Capitini non rinun cia alla lotta contro il fascismo\, non si sottrae allo scontro\, anche du rissimo\, ma sceglie una seconda via: l'antifascismo della nonviolenza. \n \n Si tratta di un pensiero scomodo nell'Italia dall'8 settembre 1943 al 2 5 aprile 1945\, un periodo in cui le posizioni in campo sono due: la bruta lità del regime fascista e la contrapposizione dell'opposizione armata. \n \n 'Non volevo né criticare ciò che altri avevano fatto con tanto coraggio ed eroismo\, né perdere quella doverosa affermazione che mi toccava\, di un metodo diverso\, del sogno che gli italiani si liberassero da sé dal fa scismo con un'eroica non collaborazione e disobbedienza civile'. \n\n In ' Note di antifascismo nazionale e perugino'\, Capitini cita il metodo gandi ano della non violenza. \n\n 'I miei amici sanno che il mio pensiero e il mio sogno era che in Italia sorgesse una non collaborazione generale\, cor aggiosa\, tenace\, secondo il metodo di Gandhi\, negando ogni appoggio al fascismo e ogni mezzo\, ma senza torcere un capello a nessuno\; e in poche settimane il regime avrebbe finito di funzionare\, e non sarebbero venuti gli immensi disastri di poi'. \n\n Quella di Capitini non è una teoria is olata\, bensì un sogno interrotto\, una utopia non realizzata\, una buona pratica mal interpretata. \n\n In molti l'hanno fatta propria prima\, dura nte\, dopo il fascismo: Padre Ernesto Balducci\, Don Lorenzo Milani\, Dani lo Dolci\, Riccardo Tenerini\, Alex Langer\, fino a Stéphane Hessel\, a cu i si ispira il lavoro di Navarra e Tussi. \n\n 'La nonviolenza è il cammin o che dobbiamo imparare a percorrere'. \n\n L'indicazione di Hessel resta attuale\, ancora oggi\, negli anni in cui il fascismo sembra imperversare lungo le vie d'Europa. \n\n Sul numero 420 Novembre 2017 - A RIVISTA ANAR CHICA \n\n www.arivista.org \n\n http://www.arivista.org\n\nhttps://www.pe acelink.it/calendario/event.php?id=9357 DTSTART;TZID=CET:20181125T170000 LOCATION:presso ChiAmaMilano - MILANO via Laghetto\, 2. Tutta la cittadinan za è invitata MILANO SUMMARY:ChiAmaMilano - Presentazione Libri Antifascismo e Nonviolenza e La follia del nucleare URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=9357 X-ALT-DESC:
ANPI Nova Milanese\n
ARCI PONTI DI MEMORIA\n
PEA CELINK\n
RADIO NUOVA RESISTENZA\n
Presentazione Libri a ChiAma Milano\n
https://www.peacelink.it/pa ce/a/45803.html\n
'Siamo tutti Premi Nobel per la Pace con I CAN':\n
Virginio Bettini\n
Fabrizio Cracolici\n
Paolo Li monta\n
Milly Moratti\n
Alfonso Navarra\n
Laura Tussi\n< /p>
presentano la Nuova Edizione del Libro \n
LA FOLLIA DEL NUCLEA RE\n
con Prefazione di Alex Zanotelli\n
e\n
ANTIFASCISM O E NONVIOLENZA\n
Mimesis Edizioni\n
\n
con il messaggi o antinucleare\n
della Campagna Internazionale\n
ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017\n
per il disarmo nucleare universale\n
\n
Musica e note di impegno civile di Renato Franchi\, Gianfranco D'Adda\, Viky Ferrara - Orchestrina del Suonatore Jones\n
\n
Domenica 25 Novembre 2018 ore 17.00\n
presso ChiAmaMilano - MILANO \n
via Laghetto\, 2\n
Tutta la cittadinanza è invitata \n
< p> ***\nMOSAICO DI PACE - Libro di Alfonso Navarra e Laura Tussi\n p>
Vittorio Agnoletto - Recensione al libro 'Antifascismo e Nonviolenza' \n
Prefazione di Adelmo Cervi\n
Contributi di Fabrizio Cracol ici e Alessandro Marescotti\n
Recensione di Vittorio Agnoletto\n
Mimesis Edizioni\n
\n
Un libro Antifascismo e Nonviolenza\, di Alfonso Navarra e Laura Tussi\, che si sforza di rintracciare i tanti f ili che ancora oggi collegano strettamente la Resistenza con gli attuali ideali di pace\, libertà\, ambiente\, economia alternativa\, giustizia soc iale.\n
Il testo - con la prefazione di Adelmo Cervi e i contributi di Fabrizio Cracolici e Alessandro Marescotti - ci ricorda che il “sogno” di molti partigiani antifascisti era certamente la sconfitta della dittatu ra\, ma anche porre la guerra fuori dalla Storia. Una volta per tutte.\n p>
I contributi di tutti gli autori mostrano invece come in varie e cont inue occasioni le scelte praticate dagli Stati siano andate in ben altra d irezione e tutt’oggi 'attentano alla vita dell'unica famiglia umana'.\n
I ragionamenti proposti\, ben articolati e approfonditi\, si muovono i n una logica globale perché nel mondo attuale lo sguardo e la comprensione dei fenomeni non possono che essere universali\; allo stesso tempo forte è l’insistenza sulla necessità di interventi 'locali'\, con le radici ben affondate nelle dimensioni “territoriali”\; unica garanzia per percorsi pa rtecipati e condivisi.\n
Ma la Storia umana non segue un percorso li neare e raramente\, e comunque per brevi\, brevissimi tratti\, può forse c oincidere con i nostri sogni.\n
Le contraddizioni da affrontare sono tante: la Resistenza è stata anche lotta\, scontro e uso della forza. Un mondo nonviolento per molti era l’obiettivo\, ma l’uso della forza per sco nfiggere il nazifascismo è stato necessario. E con questo è necessario con frontarsi.\n
Vittorio Agnoletto\n
\n
RIFLESSIONI DI DIS ARMISTI ED ANTIFASCISTI SULLA NONVIOLENZA EFFICACE IN UN MONDO IN PERICOLO \n
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Raccogliamo\, in questo succinto e rapido pamphlet\, au gurandoci di aver dato corpo ad una comunicazione sintetica ed efficace\, alcuni nostri interventi svolti in comune nel corso degli ultimi mesi\, a testimonianza - speriamo - di un fecondo dialogo tra la pratica antimilita rista nonviolenta “storica” e la pratica dell’antifascismo vivente che\, s econdo l’auspicio di Stéphane Hessel\, in “INDIGNATEVI!”\, “impara a perco rrere il cammino della nonviolenza”.\n
Abbiamo il dovere di avvertir e che vi sono alcune piccole modifiche agli articoli e agli interventi ori ginari\, che completano e precisano pensieri ed informazioni.\n
Ques to dialogo pacifismo-antifascismo si è svolto in un contesto temporale nel quale\, da “nonviolenti alter-globalisti” (ma anche “glocalisti”) in cerc a di coerenza\, quali siamo\, eravamo prioritariamente impegnati nella com une campagna antinucleare di cui ora festeggiamo un sostanzioso e straordi nario successo (...)\n
Il libro di Alfonso Navarra e Laura Tussi int ende raccogliere\, in Italia\, l'incitamento del partigiano francese Stéph ane Hessel\, rivolto in particolar modo ai giovani: “La nonviolenza è il c ammino che dobbiamo imparare a percorrere”.\n
Il testo è una rifless ione e discussione di attivisti sociali impegnati nei movimenti di base co ntemporanei\, che cerca di tradurre in concreto l'istanza dell'attualità d ella Resistenza storica al nazifascismo\, anche con i suoi programmi socia li di economia alternativa\, la quale era il cuore del bestseller Indignat evi!.\n
La nuova Resistenza - è l'ipotesi proposta - si realizza con l' opposizione\, consapevole e organizzata\, basata sulla forza dell'unio ne popolare\, contro le minacce che attentano alla vita dell'unica famigli a umana.\n
Si tratta di sopravvivere a: guerra nucleare\, sbocco ine vitabile dei conflitti tra Stati nazionali armati\; catastrofe ambientale da riscaldamento climatico\; disastri sociali provocati dalla disuguaglian za finanzcapitalistica che scava un baratro tra lavoratori e gente comune e l'oligarchia parassitaria dell'1%.\n
“Prima l'Umanità\, prima le p ersone”: la bussola valoriale rappresentata dal motto opposto agli imperan ti: “Prima gli americani\, prima i francesi\, prima gli italiani\, ecc”\, dovrebbe sostenere la capacità di tutte le cittadine ed i cittadini del mo ndo a superare il “crinale apocalittico della Storia” che stiamo attravers ando.\n
L'”indignazione” dei ragionevoli e dei miti\, al servizio de l rispetto per la vita\, potrà garantire un futuro\, ed un futuro migliore \, basato sui diritti dei popoli alle risorse fondamentali della Terra (be ni comuni) e sulla forza del diritto internazionale. \n
La prefazio ne è di Adelmo Cervi\, figlio di Aldo Cervi\, uno dei sette fratelli assas sinati dal nazifascismo. Il Libro propone contributi molto importanti di F abrizio Cracolici\, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese (Monza e Bria nza) e di Alessandro Marescotti\, Presidente dell'Associazione ecopacifist a PeaceLink - Telematica per la pace.\n
RECENSIONE - Sul numero 420 Novembre 2017 di A RIVISTA ANARCHICA\n
RIVISTA ANARCHICA - Recension e di Daniele Biacchessi al Libro 'Antifascismo e nonviolenza'\n
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Alfonso Navarra - Laura Tussi\n
Prefazione di Adelmo Cervi\n p>
Contributi di Fabrizio Cracolici e Alessandro Marescotti\n
Mime sis Edizioni (2017\, 7 euro)\n
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'La seconda via'\n
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Recensione di Daniele Biacchessi al Libro 'ANTIFASCISMO E NONVIOL ENZA'\n
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Il libro di Alfonso Navarra e Laura Tussi rilancia il binomio antifascismo e nonviolenza\, un filone al centro del dibattito politico e culturale del Novecento in varie parti dell'Europa.\n
In Italia il personaggio chiave di questo pensiero è certamente Aldo Capitin i\, fondatore con Guido Calogero del liberalsocialismo\, perseguitato dal regime fascista\, arrestato e incarcerato nel 1942 e 1943\, a Firenze e Pe rugia.\n
'Parlare della Resistenza italiana - scrive Capitini nell'i nedito 'La Resistenza italiana' del 1955 - non sarebbe completo né esatto\ , se non si estendesse il termine a comprendere non soltanto la Resistenza armata dall'8 settembre '43 al 25 aprile '45\, ma anche la resistenza pol itica\, morale\, ideologica\, che fu dal 3 gennaio 1925'.\n
Sempre n el 1955\, nello scritto autobiografico 'Sull'antifascismo dal '31 al '43'\ , Aldo Capitini rafforza ulteriormente il progetto di una Resistenza non v iolenta.\n
'Il periodo della Resistenza armata - osserva Capitini - non esaurisce la Resistenza\, in quanto essa è stata qualche cosa di più c omplesso di un'azione armata\, anche qualche cosa di più durevole della fi ne pura e semplice di quel regime'.\n
E in un altro scritto del 1967 \, 'Aspetti dell'opposizione etico-culturale al fascismo'\, Capitini osser va che 'l'opposizione non è che la lunga premessa morale\, culturale e pol itica di quella che poi è stata detta «Resistenza» e che ne è l'esecuzione \, per così dire\, armata'.\n
In sostanza\, Capitini non rinuncia al la lotta contro il fascismo\, non si sottrae allo scontro\, anche durissim o\, ma sceglie una seconda via: l'antifascismo della nonviolenza.\n
Si tratta di un pensiero scomodo nell'Italia dall'8 settembre 1943 al 25 a prile 1945\, un periodo in cui le posizioni in campo sono due: la brutalit à del regime fascista e la contrapposizione dell'opposizione armata.\n
'Non volevo né criticare ciò che altri avevano fatto con tanto coraggio ed eroismo\, né perdere quella doverosa affermazione che mi toccava\, di un metodo diverso\, del sogno che gli italiani si liberassero da sé dal fa scismo con un'eroica non collaborazione e disobbedienza civile'.\n
I n 'Note di antifascismo nazionale e perugino'\, Capitini cita il metodo ga ndiano della non violenza.\n
'I miei amici sanno che il mio pensiero e il mio sogno era che in Italia sorgesse una non collaborazione generale \, coraggiosa\, tenace\, secondo il metodo di Gandhi\, negando ogni appogg io al fascismo e ogni mezzo\, ma senza torcere un capello a nessuno\; e in poche settimane il regime avrebbe finito di funzionare\, e non sarebbero venuti gli immensi disastri di poi'.\n
Quella di Capitini non è una teoria isolata\, bensì un sogno interrotto\, una utopia non realizzata\, u na buona pratica mal interpretata.\n
In molti l'hanno fatta propria prima\, durante\, dopo il fascismo: Padre Ernesto Balducci\, Don Lorenzo Milani\, Danilo Dolci\, Riccardo Tenerini\, Alex Langer\, fino a Stéphane Hessel\, a cui si ispira il lavoro di Navarra e Tussi.\n
'La nonviol enza è il cammino che dobbiamo imparare a percorrere'.\n
L'indicazio ne di Hessel resta attuale\, ancora oggi\, negli anni in cui il fascismo s embra imperversare lungo le vie d'Europa. \n
Sul numero 420 Novembre 2017 - A RIVISTA ANARCHICA\n
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