BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//peacelink.it//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.41.76// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH UID:33306638-3865-4538-b765-343161383832 X-WR-CALNAME:Calendario PeaceLink - Omaggio a Fabrizio De André - Libro 'Tu tti morimmo a stento' di Claudio Sassi e Odoardo Semellini X-WR-CALDESC:Gli appuntamenti del mondo pacifista italiano X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome X-WR-RELCALID:pck-events-9377 BEGIN:VEVENT UID:62323030-3736-4632-b839-663030386362 DTSTAMP:20240328T172851Z DESCRIPTION:Presentazione del Libro 'Tutti morimmo a stento'\n Omaggio a Fa brizio De André - Libro 'Tutti morimmo a stento' di Claudio Sassi e Odoard o Semellini\n Letture di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici - Rete Internazi onale ICAN per il Disarmo nucleare universale. Concerto con Renato Franchi & L'Orchestrina del Suonatore Jones \n\n https://www.peacelink.it/pace/a/ 46065.html \n\n ARCI MINGUS LIVE \n\n Omaggio a Fabrizio De André \n\n Ann iversario del compleanno di Faber \n\n Sabato 16 Febbraio 2019 dalle ore 2 0.30 \n\n Presentazione Libro \n\n 'TUTTI MORIMMO A STENTO' \n\n Con gli A utori \n\n Claudio Sassi e Odoardo Semellini \n\n Letture di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici - Rete Internazionale ICAN per il Disarmo nucleare uni versale \n\n Concerto con L'Orchestrina del Suonatore Jones \n\n Renato Fr anchi - Chitarra e Voce \n\n Dan Shim Sara Galasso - Violino \n\n Viky Fer rara - Drums \n\n Gianfranco D'Adda - Percussion \n\n ARCI MINGUS LIVE \n \n Via Roma\, 27 CARNATE (Monza e Brianza) \n\n Piazzale Stazione \n\n per informazioni: 3470659914 \n\n *** \n\n Si comunica che sul n. 374 di A-RI VISTA ANARCHICA compare la recensione al libro 'Il Maggio di Fabrizio De A ndré. Un impiegato\, una storia\, il poeta' di Claudio Sassi e Odoardo Sem ellini \n\n Claudio Sassi\, Odoardo Semellini 'Il Maggio di Fabrizio De An dré. Un impiegato\, una storia\, il poeta'\, Aereostella\, Milano 2012 \n \n Prefazione di Mario Capanna. \n Recensione di Laura Tussi. \n Contribut i di Brunetto Salvarani\, Raffaele Fiore\, Alberto Bazzurro\, Romano Giuff rida\, Giovanna Panigadi\, Lucia Coccia \n\n “Il Maggio di Fabrizio De And ré. Un impiegato\, una storia\, il poeta” \n\n Libro di Claudio Sassi e Od oardo Semellini \n\n Prefazione di Mario Capanna \n\n Recensione di Laura Tussi \n\n Contributi di Brunetto Salvarani\, Raffaele Fiore\, Alberto Baz zurro\, Romano Giuffrida\, Giovanna Panigadi\, Lucia Coccia \n\n Edizioni Aereostella\, Milano 2012 \n\n http://www.arivista.org/ \n\n Un libro dett agliato e molto ben documentato\, per far rivivere\, a molte voci\, la sta gione della canzone d'autore\, in cui i pensieri\, le parole\, la musica e la poesia si misurano con scelte coinvolgenti che segnano la Storia. “Sto ria di un impiegato” di Fabrizio de André\, nella profondità e intensità d el racconto\, è un atto di coraggio e di onestà intellettuale\, che rispec chia un periodo storico fecondo e rivoluzionario: il disco è concepito dur ante il pieno fermento sociale del Sessantotto. Quando comincia a scrivere questo album\, Fabrizio De André vive un momento magico della personale c arriera: Mina registra “La Canzone di Marinella” in 45 giri\, sottraendo F aber ad un tranquillo anonimato e ad un destino inquadrato nei dettami sta ntii di un'esistenza borghese e decadente. La pubblicazione del disco\, in un periodo storico come quello dell'Italia di metà anni ‘70\, scatena una scia polemica\, sia tra i giornalisti musicali\, sia nell’ area militante della sinistra. “Storia di un impiegato” è considerato l'album più contro verso e tormentato di De André. È stato definito il disco più “ideologico” dell'artista genovese\, che in seguito non si esprimerà più in modo così politicamente manifesto. Lasciata definitivamente alle spalle la stagione degli esordi artistici\, fondata su due capisaldi spaziali e autorali\, la Genova periferica e marginale e il suo maestro\, ovviamente\, il francese Georges Brassens\, Faber mostra un'attenzione nuova al contesto sociopoli tico dell'epoca e sembra alla ricerca dell'acquisizione di una consapevole zza maggiore della parola in sé e per sé\, che deve rispecchiare un'enfasi rivoluzionaria\, un pathos politico e sociale emergente\, dove i più debo li\, gli ultimi\, si emancipino dalla sottomissione autoritaria\, dalla de magogia del potere. \n\n “Storia di un impiegato” è un disco importante\, non solo in relazione al periodo storico e sociale in cui uscì\, ma soprat tutto nell'ambito dell'itinerario artistico di De André\, come riflessione sul presente\, che dal G8 di Genova\, ai recenti movimenti ispirati a Occ upy Wall Street\, insegna quanto sia velleitario “buttare bombe” sui parla menti\, quando il vero potere risiede in ben altre e più occulte sedi. L'a lbum esprime un messaggio chiaro ed incisivo: è necessaria una prassi poli tica militante di tipo collettivo\, nella partecipazione attiva\, per porr e al centro della comunità l'individuo e per cambiare un sistema che\, ade sso più che mai\, sembra inesorabilmente immutabile\, arroccato sull'egemo nia autoritaria del potere speculativo dei mercati finanziari. Infatti\, i n un concetto anarchico di società\, non esistono “poteri buoni”\, ma solo sistemi violenti e autoritari che cercano di perpetuarsi\, magari chiaman do in servizio permanente effettivo i “ rivoluzionari” di ieri. È il 1973 e un'Italia postsessantottina in piena rivoluzione artistica\, politica e culturale\, lo sfondo su cui Fabrizio de André compone questo nuovo album: la storia di un uomo che rifiuta le proprie convenzioni borghesi e che ag irà secondo personali e viscerali convinzioni anarchiche e rivoluzionarie\ , ma comprenderà che la ribellione ha senso solo se collettiva e partecipa ta\, in una dimensione comunitaria dell'esistenza sociale\, dove la prassi politica e militante sia volta al raggiungimento della pace come bene com une. \n\n Note: http://www.arivista.org/ \n\n su ILDialogo.org:\n http:// www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultura/Recensioni_13 49276134.htm\n\nhttps://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=9377 DTSTART;TZID=CET:20190216T203000 LOCATION:CARNATE SUMMARY:Omaggio a Fabrizio De André - Libro 'Tutti morimmo a stento' di Cla udio Sassi e Odoardo Semellini URL:https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=9377 X-ALT-DESC:
Presentazione del Libro 'Tutti morimmo a stento'\n
Omagg
io a Fabrizio De André - Libro 'Tutti morimmo a stento' di Claudio Sassi e
Odoardo Semellini\n
Letture di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici - Ret
e Internazionale ICAN per il Disarmo nucleare universale. Concerto con Ren
ato Franchi & L'Orchestrina del Suonatore Jones\n
https://www.peacelink.it/pace/a/46065.html\n
A RCI MINGUS LIVE\n
Omaggio a Fabrizio De André\n
Anniversario d el compleanno di Faber\n
Sabato 16 Febbraio 2019 dalle ore 20.30\n p>
Presentazione Libro\n
'TUTTI MORIMMO A STENTO'\n
Con gli Autori\n
Claudio Sassi e Odoardo Semellini\n
Letture di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici - Rete Internazionale ICAN per il Disarmo nucle are universale\n
Concerto con L'Orchestrina del Suonatore Jones\n
Renato Franchi - Chitarra e Voce\n
Dan Shim Sara Galasso - Violi no\n
Viky Ferrara - Drums\n
Gianfranco D'Adda - Percussion\n p>
ARCI MINGUS LIVE\n
Via Roma\, 27 CARNATE (Monza e Brianza)\n
Piazzale Stazione\n
per informazioni: 3470659914\n
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Si comunica che sul n. 374 di A-RIVISTA ANARCHICA compare la recensi one al libro 'Il Maggio di Fabrizio De André. Un impiegato\, una storia\, il poeta' di Claudio Sassi e Odoardo Semellini\n
Claudio Sassi\, Odo ardo Semellini 'Il Maggio di Fabrizio De André. Un impiegato\, una storia\ , il poeta'\, Aereostella\, Milano 2012\n
Prefazione di Mario Capann
a. \n
Recensione di Laura Tussi. \n
Contributi di Brunetto Salvara
ni\, Raffaele Fiore\, Alberto Bazzurro\, Romano Giuffrida\, Giovanna Panig
adi\, Lucia Coccia\n
“Il Maggio di Fabrizio De André. Un impiegato\ , una storia\, il poeta”\n
Libro di Claudio Sassi e Odoardo Semellin i\n
Prefazione di Mario Capanna\n
Recensione di Laura Tussi\n< /p>
Contributi di Brunetto Salvarani\, Raffaele Fiore\, Alberto Bazzurro \, Romano Giuffrida\, Giovanna Panigadi\, Lucia Coccia\n
Edizioni Ae reostella\, Milano 2012\n
Un li bro dettagliato e molto ben documentato\, per far rivivere\, a molte voci\ , la stagione della canzone d'autore\, in cui i pensieri\, le parole\, la musica e la poesia si misurano con scelte coinvolgenti che segnano la Stor ia. “Storia di un impiegato” di Fabrizio de André\, nella profondità e int ensità del racconto\, è un atto di coraggio e di onestà intellettuale\, ch e rispecchia un periodo storico fecondo e rivoluzionario: il disco è conce pito durante il pieno fermento sociale del Sessantotto. Quando comincia a scrivere questo album\, Fabrizio De André vive un momento magico della per sonale carriera: Mina registra “La Canzone di Marinella” in 45 giri\, sott raendo Faber ad un tranquillo anonimato e ad un destino inquadrato nei det tami stantii di un'esistenza borghese e decadente. La pubblicazione del di sco\, in un periodo storico come quello dell'Italia di metà anni ‘70\, sca tena una scia polemica\, sia tra i giornalisti musicali\, sia nell’ area militante della sinistra. “Storia di un impiegato” è considerato l'album più controverso e tormentato di De André. È stato definito il disco più “i deologico” dell'artista genovese\, che in seguito non si esprimerà più in modo così politicamente manifesto. Lasciata definitivamente alle spalle la stagione degli esordi artistici\, fondata su due capisaldi spaziali e aut orali\, la Genova periferica e marginale e il suo maestro\, ovviamente\, il francese Georges Brassens\, Faber mostra un'attenzione nuova al contest o sociopolitico dell'epoca e sembra alla ricerca dell'acquisizione di una consapevolezza maggiore della parola in sé e per sé\, che deve rispecchia re un'enfasi rivoluzionaria\, un pathos politico e sociale emergente\, dov e i più deboli\, gli ultimi\, si emancipino dalla sottomissione autoritari a\, dalla demagogia del potere.\n
“Storia di un impiegato” è un disc o importante\, non solo in relazione al periodo storico e sociale in cui u scì\, ma soprattutto nell'ambito dell'itinerario artistico di De André\, c ome riflessione sul presente\, che dal G8 di Genova\, ai recenti movimenti ispirati a Occupy Wall Street\, insegna quanto sia velleitario “buttare bombe” sui parlamenti\, quando il vero potere risiede in ben altre e più o cculte sedi. L'album esprime un messaggio chiaro ed incisivo: è necessaria una prassi politica militante di tipo collettivo\, nella partecipazione a ttiva\, per porre al centro della comunità l'individuo e per cambiare un s istema che\, adesso più che mai\, sembra inesorabilmente immutabile\, arro ccato sull'egemonia autoritaria del potere speculativo dei mercati finanzi ari. Infatti\, in un concetto anarchico di società\, non esistono “poteri buoni”\, ma solo sistemi violenti e autoritari che cercano di perpetuarsi\ , magari chiamando in servizio permanente effettivo i “ rivoluzionari” di ieri. È il 1973 e un'Italia postsessantottina in piena rivoluzione artisti ca\, politica e culturale\, lo sfondo su cui Fabrizio de André compone que sto nuovo album: la storia di un uomo che rifiuta le proprie convenzioni b orghesi e che agirà secondo personali e viscerali convinzioni anarchiche e rivoluzionarie\, ma comprenderà che la ribellione ha senso solo se collet tiva e partecipata\, in una dimensione comunitaria dell'esistenza sociale\ , dove la prassi politica e militante sia volta al raggiungimento della pa ce come bene comune.\n
Note: http://www.arivista.org/ \n
s
u ILDialogo.org:\n
http://www.
ildialogo.org/cultura/Recensioni_1349276134.htm'>http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultu
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