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Campagna: dall'Italia STOP alla PENA DI MORTE in GIAPPONE

Campagna conclusa

Promossa da: Centro di documentazione "Semi sotto la neve"
Potrebbe essere imminente la ripresa delle esecuzioni della condanna a morte, di fatto sospese dal 28 luglio 2010. Il Ministro della Giustizia Hideo HIRAOKA non vorrebbe firmare l'ordine delle esecuzioni che i burocrati del ministero insieme a diversi colleghi del Governo spronano sostenendo che sia il suo dovere. Mandiamo dall'Italia, la patria di Cesare Beccaria e dell'abolizionismo, una lettera al Ministro della Giustizia per sostenere la sua posizione e incoraggiare a resistere alle pesantissime pressioni dei giustizialisti.

CON L'INVIO AL MINISTRO DI TUTTE LE FIRME RACCOLTE

FINO AL 24 DICEMBRE, DI 170 INDIVIDUI E 6 ASSOCIAZIONI,

 ABBIAMO CONCLUSO QUESTA CAMPAGNA IN DATA DEL 25 DICEMBRE.

RINGRAZIAMO TUTTI GLI ADERENTI E I SOSTENITORI DELLA CAUSA. 

SPERANDO CHE LA MORATORIA DI FATTO CONTINUI ANCHE NEL 2012, VI TERREMO INFORMATI SU UNA NUOVA INIZIATIVA CHE LANCEREMO NELL'ANNO NUOVO.

GRAZIE ANCORA E AUGURI A TUTTI PER UN FELICE 2012.

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DOPO IL PRIMO INVIO DELLA LETTERA CON 8 FIRME (30 NOVEMBRE),

E' STATA INVIATA LA SECONDA CON LE FIRME DI 139 PERSONE

E DI 5 ASSOCIAZIONI (10 DICEMBRE). 

LA CAMPAGNA PROSEGUE NELLA SPERANZA CHE IL 2011 FINISCA SENZA LE ESECUZIONI.

 LA TERZA SPEDIZIONE E' PREVISTA PER LA SERA DEL 25 DICEMBRE,

PER SCONGIURARE IL SUO "CEDIMENTO" NEGLI ULTIMI GIORNI DELL'ANNO.

 

La lettera

 

Onorevole Ministro della Giustizia Hideo Hiraoka,

Noi cittadini italiani e europei apprezziamo molto la Sua coraggiosa
posizione riguardante il sistema della pena capitale in Giappone, nonostante
le forti opposizioni politiche e sociali che sta subendo, e il Suo interesse
ad avviare un serio dibattito a livello nazionale sul tema, affinché la
società possa trovare una soluzione alternativa più umana ed efficace.

Vogliamo esprimere il nostro sincero sostegno alla Sua battaglia politica.
Le chiediamo di portarla avanti resistendo alle pressioni, forti e ingiuste,
da parte di alcuni suoi colleghi del Governo e del Parlamento, e di una
parte dell’opinione pubblica che incitano al giustizialismo.

Siamo qui soprattutto per rivolgerLe un’accorata preghiera affinchè l’anno
2011 finisca senza esecuzioni. La preghiamo di continuare a lavorare sodo
come ha fatto finora.

Ai nostri occhi appare piuttosto strano il fenomeno del continuo aumento
delle sentenze capitali emesse in un Paese così sicuro come il Giappone dove
il numero dei casi di omicidio continua a diminuire di anno in anno.
Inoltre, ci rincresce profondamente che in Giappone, una nazione così
sviluppata e piena di qualità che ammiriamo molto, la pena capitale venga
accettata come una cosa normale ed addirittura strumentalizzata
politicamente per dare uno sfogo all’insoddisfazione della gente.

Tuttavia in nessun Paese la società può rimanere immune ai cambiamenti per
sempre.
Anche se all’inizio potesse essere quello di una minoranza, il coraggio
delle persone lungimiranti può stimolare e portare un mutamento nel pensiero
dei cittadini comuni, e la consapevolezza dell’opinione pubblica può
migliorare il sistema rendendo la società più vivibile per un numero sempre
maggiore di persone. La storia umana ne è ricca di esempi.

Il 30 novembre 1786, un piccolo Stato della penisola italiana, il Granducato
della Toscana, ha abolito dal suo ordinamento giudiziario la pratica della
pena capitale e della tortura. E’ stato il primo Stato nel mondo a farlo.
Dopo più di 200 anni, ancora oggi questo fatto viene raccontato nelle scuole
e ricordato dalla gente come una pagina della storia di cui gli Italiani
sono orgogliosi, come lo sono per i bei paesaggi e per le opere artistiche.

Noi dall’Italia ci auguriamo con tutto il cuore che sia Lei, Ministro
Hiraoka, a scrivere la prima riga di una nuova pagina della storia
giapponese, che volti le spalle alla pena capitale.
Siamo certi che le future generazioni di giapponesi se ne ricorderanno con
gratitudine e ne saranno orgogliose.

La preghiamo di non dimenticare che ci sono tantissimi cittadini anche al di
fuori del Giappone che stanno seguendo con attenzione la Sua coraggiosa
battaglia e tifano per Lei.
I migliori e sinceri auguri di buon lavoro e di tenace resistenza!

30 novembre 2011

 

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Articoli sulla pena di morte in Giappone

Che cosa sta cambiando e che cosa resta invariato: due anni dopo il rinnovamento politico in Giappone -- aggiornamento della situazione   by Avv. Maiko Tagusari

http://www.semisottolaneve.org/ssn/a/35179.html (in italiano)

http://www.semisottolaneve.org/ssn/docs/3955.pdf  (testo originale in inglese)

Germoglio n. 6  pubblicato da Centro di documentazione "Semi sotto la neve"

IL CAPPIO GIAPPONESE: UN NODO DIFFICILE DA SCIOGLIERE La realtà della pena di morte e del movimento abolizionista in Giappone

Hanno già aderito: Associazione di volontariato Idra , Simona Mafai , SOLILES , dell'Associazione "I Ragazzi della Leonardo - onlu , GRIDAS- Gruppo risveglio dal sonno , Lisa Pelletti Clark, Angelo Morini, Centro Sociale Il Pozzo, Chiara Ottaviano, Enrico Peyretti, Federica Faldella, Gianluca Giovannini, Gianni Tognoni, Girolamo Dell'Olio, helen Ampt, ilaria vietina, Izumi Konishi, Laura Saredo Parodi, Luisa Parodi, Maria Antonietta Spanu, Marialuisa Breda, Mariangela Sirca, mariapia passigli, Marika Valota, Martina Pignataro, Massimo Toschi, Maurizio Bossi, Nicola Petilli, Pia Valota, Pietro Finelli, Stefania Divertito

Adesioni dal 3 dicembre 2011: 140 persone , 6 associazioni