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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

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Diritto e democrazia internazionale via di pace

Antonio Papisca

copertina quaderno Papisca

Quaderno n. 15 di "Mosaico di pace"


Queste riflessioni sono nate dalla constatazione dell’evoluzione (o involuzione?) che il diritto internazionale ha subito negli ultimi anni, soprattutto a partire dalla “lotta al terrorismo” che è stata decretata all’indomani dell’11 settembre 2001 e che ha prodotto la “guerra preventiva” condotta principalmente contro l’Afghanistan e l’Iraq.

Due interrogativi, drammatici ma legittimi, si sono imposti all’opinione pubblica mondiale: il Diritto internazionale è in agonia o addirittura è morto? le Nazioni Unite non stanno forse seguendo la stessa sorte?

Il sistema delle relazioni internazionali è irreversibilmente avviato a uscire dalla stato di natura dellaguerra di tutti contro tutti. Parallelamente, anche il Diritto segue unosviluppo che risente della complessità del raggiungimento dell’ordine mondiale. Tuttavia, la violazione del Diritto non è la sua morte. Per questooccorre ripartire dai valori morali del vigente Diritto internazionale e dalla portata operativa dei relativi principi.

Il primo valore dell’ordinamento in evoluzione è quello dell’humana dignitas servanda est (la dignità umana deve essere rispettata), consacrato solennemente nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Su questo è avvenuto il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona e dei popoli da parte dell’ordinamento giuridico internazionale. E’ questo lo Ius novum universale.

In questa evoluzione, è chiaro che il Diritto internazionale dei diritti umani ha il primato nonsoltanto rispetto ad altre norme internazionali, ma anche su qualsiasi altro ordinamento, nazionale o locale che sia. Tale primato si giustifica in quanto i valori che proclama e garantisce sono veramente universali, perché connessi alla natura dell’essere umano.

Se la dignità umana è posta a fondamento dell’ordinamento internazionale, allora il diritto internazionale è diritto per la vita, cioè diritto a vivere nel pieno rispetto dei diritti civili, politici, economici, sociali, culturali, di solidarietà. Il diritto internazionale per la vita è pertanto il diritto alla sicurezza umana (human security) intesa come sicurezza multidimensionale.

Per questo la costruzione della pace diventa l’obiettivo principale del diritto internazionale: alla logica del tenersi preparati alla guerra la Carta delle Nazioni Unite sostituisce quella del disarmare, del prevenire i conflitti e del far funzionare il sistema della sicurezza collettiva. La guerra viene definita un “flagello” e l’uso della coercizione per mantenere la pace e la sicurezza è riservato all’Onu.

INDICE 1.La guerra, ferita inferta al diritto e alla coscienza. – 2.La violazione del diritto non è la sua morte. – 3.Un ordinamento in evoluzione all’insegna di “humana dignitas serranda est” (la dignità umana deve essere rispettata). – 4.Uno jus novum universalis per superare la barriera all’umano nei rapporti internazionali. – 5.Diritti umani, lievito di ‘super-costituzione’ mondiale. – 6.Un diritto ad includendum omnes. La cittadinanza universale della ‘persona’. – 7.Il diritto internazionale, diritto per la vita. – 8.Il diritto internazionale, diritto per la pace. – 9.L’intervento d’autorità della comunità internazionale. – 10.Giustizia penale, frontiera avanzata del diritto internazionale. – 11.Diritto internazionale e Nazioni Unite, stesso destino sulla medesima via per la pace. – 12.Democrazia internazionale, metodo naturale sulla via per la pace. – 13.Società civile globale. – 14.Per nuovi traguardi della civiltà dell’amore attraverso il diritto. – 15.Urge cogliere i segni dei tempi, far fruttare i talenti. – 16.Educare le menti e i cuori. - Documenti


Antonio Papisca è professore ordinario di Relazioni internazionali nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova, dove insegna anche Organizzazione internazionale dei diritti umani e della pace e Tutela internazionale dei diritti umani. Titolare della cattedra UNESCO “Diritti umani, democrazia e pace”, è direttore del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova, direttore del Master europeo in Diritti Umani e Democratizzazione e della rivista “Pace diritti umani”.


E' possibile richiedere copie del Quaderno presso la redazione di Mosaico di Pace
Via Petronelli n.6 - 70052 Bisceglie (Bari)
tel. 080/3953507 - fax: 080/3953450 - email: info@mosaicodipace.it

Allegati

  • Papisca §8-9 (116 Kb - Formato pdf)
    Leggi i paragrafi 8 e 9 del Quaderno di Antonio Papisca
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