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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

Le controversie della Corte Internazionale di Giustizia

ICJ






Dodici sono al momento le controversie all’esame della Corte Internazionale di Giustizia:

1. Applicazione della Convenzione sulla prevenzione e sulla punizione del crimine di genocidio (Bosnia e Erzegovina v. Serbia e Montenegro): la Bosnia accusa (in un atto presentato, il 20 marzo 1993, all’ufficio della Cancelleria della CIG, al quale è stata allegata anche la richiesta di misure provvisionali) il governo della Serbia e Montenegro di aver violato la Convenzione sulla prevenzione e punizione del crimine di genocidio (del 9 dicembre 1948). In particolare la Bosnia chiede alla CIG che giudichi e dichiari responsabili la Serbia ed il Montenegro di avere - attraverso le azioni compiute dai militari (capi e soldati semplici), appartenenti a gruppi irregolari, etc. - ucciso, assassinato, ferito, violentato, rapito, torturato, sequestrato, illegalmente detenuto e sterminato i cittadini della Bosnia ed Erzegovina. La prima udienza si è tenuta il 27 febbraio 2006 (dopo una sospensione dovuta all’eccezione d’incompetenza della Corte, avanzata dalla Serbia e Montenegro).

2. Progetto Gabčíkovo-Nagymaros (Slovacchia/Ungheria): riguardante la costruzione ed il funzionamento di dighe sul fiume Danubio, per la produzione di elettricità, il controllo delle inondazioni e miglioramento della navigazione.

3. Ahmadou Sadio Diallo (Repubblica di Guinea v. Repubblica Democratica del Congo): il caso concerne un imprenditore della Guinea (Ahmadou Sadio Diallo), residente per 32 anni nella Repubblica Democratica del Congo. Il quale è stato illegalmente imprigionato per due mesi e mezzo, spogliato dei suoi investimenti, società, conti bancari, proprietà mobili ed immobili. Ed, infine, espulso (il 2 febbraio 1996), come diretta conseguenza dei suoi sforzi di riprendere le somme di denaro di cui era creditore nei confronti del governo congolese (nella fattispecie verso la Gécamines, una società a partecipazione statale avente il monopolio sull’attività estrattiva), e delle compagnie di petrolio operanti in quel paese (Zaire Shell, Zaire Mobil e Zaire Fina), in base a contratti conclusi tra le sue imprese, Africom-Zaire e Africacontainers-Zaire.

4. Attività armate nel territorio del Congo (Repubblica Democratica del Congo v. Uganda), denunciate (il 23 giungo 1999) alla Corte dalla RDC che hanno causato la violazione della sovranità ed integrità nazionale, violazioni del diritto internazionale umanitario e violazioni su vasta scala dei diritti umani.

5. Applicazione della Convenzione per la prevenzione e punizione del crimine di genocidio (Croazia v. Serbia e Montenegro) per le gravi e continuate violazioni della Convenzione, compiute nel periodo 1991-1995.

6. Confini delle acque marittime fra Nicaragua e Honduras nel mare dei Caraibi (Nicaragua v. Honduras).

7. Controversia sui confini territoriali e marittimi (Nicaragua v. Colombia), iniziata su istanza del Nicaragua il 6 dicembre 2001.

8. Attività armate sul territorio del Congo (nuova applicazione: 2002) (Repubblica democratica del Congo v. Rwanda): l’8 luglio 2005 la Corte non ha accolto le eccezioni di incompetenza presentate dal Rwanda. Conseguentemente, ritenendo di avere giurisdizione nel caso in esame e che l’atto di accusa presentato dalla Repubblica Democratica del Congo (il 23 giugno 1999) fosse ammissibile, ha deciso di procedere in merito. La questione riguardava gli atti di aggressione armata perpetrati dal Rwanda nel territorio del Congo, in violazione della Carta dell’ONU e della Carta dell’Unione Africana.

9. Determinati procedimenti penali in Francia (Repubblica Democratica del Congo v. Francia). La controversia riguarda l’accusa mossa (nel dicembre 2002) dalla Repubblica Democratica del Congo contro la Francia, rispetto ad alcuni procedimenti penali (iniziati l’anno prima - in base a denunce presentate da alcune o.n.g., impegnate nella tutela dei diritti umani - dal Procuratore della Repubblica di Parigi del Tribunale di grande istanza). Che vedevano accusati per crimini contro l’umanità e torture 4 cittadini congolesi, nella fattispecie: il Presidente della Repubblica del Congo (Denis Sassou Nguesso), il generale Pierre Oba (Ministro dell’Interno, della Sicurezza Pubblica e dell’Amministrazione Territoriale), il generale Norbert Dabira (Ispettore generale delle Forze armate congolesi) e il generale Blaise Adoua (Comandante della guardia presidenziale). Nell’atto presentato alla CIG il Congo ritiene che la Francia, con la sua condotta, non possa: 1) in violazione del principio di eguale sovranità spettante indistintamente a tutti gli Stati membri dell’ONU, esercitare la propria autorità sul territorio di un altro Stato; 2) unilateralmente attribuirsi la giurisdizione universale in questioni di diritto penale; 3) arrogarsi il potere di perseguire le persone di cui sopra, invocando il proprio intervento per il mantenimento dell’ordine pubblico in un suo paese. Da ultimo, il Congo considera che la Francia abbia presumibilmente violato l’immunità (personale) dei Capi di Stato (regola consuetudinaria ampiamente riconosciuta dalla giurisprudenza della Corte).

10. Disputa tra Malesia e Repubblica di Singapore sull’esercizio della sovranità territoriale su Pedra Branca/Pulau Batu Puteh, Middle Rocks e South Ledge (Malesia/Singapore).

11. Delimitazione dei confini marittimi del Mar Nero tra Romania e Ucraina (Romania v. Ucraina).

12. Procedimenti istituiti dal Costa Rica contro il Nicaragua per la navigazione del fiume San Juan (Costa Rica v. Nicaragua).



ICJ 3 Per saperne di più visita il sito della
Corte Internazionale di Giustizia





Allegati

  • Annual report CIG 2004-2005 (320 Kb - Formato pdf)
    Il rapporto della Corte Internazionale di Giustizia presentato all'Assemblea Generale dell'ONU il 27 ottobre 2005 e riferito al periodo 1 agosto 2004-31 luglio 2005
    (in inglese)
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