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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

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La Commissione Interamericana dei Diritti dell’Uomo



La Commissione Interamericana dei diritti dell’uomo (IACHR) è uno dei due organi (autonomi), con funzioni giurisdizionali, creato nel 1959 dall’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), per la promozione e protezione dei diritti umani. L’altro organo è la Corte Interamericana dei diritti dell’uomo.
La sede della Commissione è a Washington.
Il sistema Interamericano sui diritti umani è nato con la Dichiarazione americana dei diritti dell’uomo (di Bogotà), adottata nell’aprile 1948, pochi mesi prima della più famosa Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (del dicembre dello stesso anno).

CIDH Il mandato della Commissione consiste nell’applicare le disposizioni dello Statuto dell’Organizzazione degli Stati americani e della Convenzione Interamericana dei diritti dell’uomo del 1969 (ratificata da 25 stati, con eccezione degli Stati Uniti e del Canada). Nell’ipotesi in cui uno Stato non abbia ratificato lo Statuto OSA, la Commissione applica soltanto la Dichiarazione Americana di Bogotà.
E’ costituita da sette giudici, eletti dall’Assemblea dell’OSA, che agiscono indipendentemente, senza rappresentare alcun paese in particolare.
Dal 1961, la IACHR ha iniziato ad eseguire dei sopralluoghi per osservare la generale situazione dei diritti umani e/o per compiere investigazioni su particolari casi (sottoposti al suo esame), inviando finora 69 delegazioni ufficiali nei 23 paesi membri e rendendo pubblici i dati raccolti in 44 rapporti ufficiali.
Nell’anno 2004 (in base al report pubblicato dalla Commissione) sono stati compiuti dei sopralluoghi nei seguenti paesi: Bolivia, Colombia, Haiti, Guatemala, Honduras, El Salvador, Argentina.
Il 28 ottobre 2005 la Commissione ha terminato la sua ultima sessione (la 123a), evidenziando, rispetto alle precedenti riunioni, un cambiamento nelle decisioni dei governi in materia di diritti umani. Il numero crescente dei ricorsi, la diversità delle questioni presentate, la molteplicità delle organizzazioni che prendono parte alle sessioni e l’applicazione da parte dei sistemi giudiziari nazionali della giurisprudenza elaborata dalla Commissione fanno pensare ad una maggiore attenzione ed impegno condivisi sia a livello nazionale, dagli Stati singolarmente considerati, sia a livello sovranazionale.
La prossima sessione si terrà nel marzo 2006.

La Commissione Interamericana ha il compito di ricevere, analizzare e indagare le petizioni presentate individualmente da singoli cittadini, che abbiano denunciato violazioni dei diritti umani (riconosciuti dalla Convenzione Interamericana dei diritti dell’uomo).
Stimola, inoltre, la coscienza civile in tematiche concernenti i diritti umani, attraverso studi su specifiche materie: riguardo alle misure da prendere per assicurare una più ampia indipendenza degli organi giudiziari, sull’attività dei gruppi armati irregolari, riguardo ai diritti umani dei bambini e delle donne e a quelli dei popoli indigeni. Organizza conferenze, seminari e meeting con i rappresentanti dei governi, delle istituzioni accademiche e delle o.n.g.
Raccomanda, in alcuni casi, agli Stati membri dell’OSA l’adozione di misure dirette alla tutela dei diritti umani, in altre situazioni urgenti richiede, invece, che gli Stati adottino misure precauzionali per evitare gravi ed irreparabili danni (fisici e morali) alle persone. In altre ipotesi, data la necessità di intervenire tempestivamente, può delegare alla Corte Interamericana il potere di adottare tutte le misure che ritenga necessarie al riguardo, oltre a sottoporle quelle di sua competenza.
Chiede, infine, alla Corte pareri consultivi sull’interpretazione della Convenzione Interamericana.
Se lo Stato non provvede ad ottemperare il contenuto della raccomandazione adottata dalla Commissione, quest’ultima può decidere liberamente se rimettere il caso alla Corte Interamericana oppure (concedendo un’ulteriore proroga) elaborare un altro rapporto. Che può essere reso pubblico, una volta che, scaduto anche questo secondo termine, lo Stato in questione non ha soddisfatto le osservazioni della Commissione.

La Commissione sta attualmente valutando più di 800 casi.

OAS logo Per saperne di più visita il sito della
Commissione Interamericana dei diritti dell’uomo

in Biblioteca: Convenzione americana sui diritti dell'uomo


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