Strumenti di animazione

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

La Corte Africana di Giustizia



La Corte di Giustizia dell’Unione Africana è stata creata come organo giudiziario (il “principale”) dell’Unione Africana, secondo il Protocollo adottato nella seconda sessione ordinaria dell’UA, svoltasi a Maputo l’11 luglio 2003.
Il Protocollo non è tuttora entrato in vigore per la mancanza del numero sufficiente di ratifiche richieste (almeno 15).

La Corte dovrà essere formata da undici giudici. Il Presidente della Commissione Africana dovrà preparare una lista dei candidati (in base alle indicazioni fornite dagli Stati membri), da sottoporre all’Assemblea generale dell’UA per l’elezione dell’organo.
La carica durerà sei anni, e i magistrati potranno essere rieletti.
La Corte provvederà poi alla nomina del Presidente e Vicepresidente (per un periodo di tre anni, salvo un’eventuale proroga).
I giudici godranno - nell’esercizio delle proprie funzioni, fino alla scadenza del mandato e in casi particolari anche oltre - degli stessi privilegi e immunità riconosciuti al personale diplomatico.
La sentenza è presa con il voto favorevole di sette voti su undici.

Potranno adire la Corte: gli Stati (firmatari del Protocollo istitutivo), l’Assemblea dell’UA, il Parlamento e qualsiasi altro organo autorizzato dall’Assemblea generale dell’UA, la Commissione o un suo membro (qualora la controversia riguardi i limiti e le condizioni delle rispettive competenze, previsti dalle regole di procedura), terze parti, in conformità a condizioni che devono essere determinate dall’Assemblea (che comunque garantiscano una posizione di uguaglianza rispetto alla controparte) e con il consenso della parte in causa.

La Corte di Giustizia africana ha competenza (articolo 19 del Protocollo) sulle controversie e applicazioni della Carta africana e del Protocollo addizionale. Nello specifico riguardo: l’interpretazione e l'applicazione delle norme della Carta; i trattati e gli altri atti di natura legali adottati dall’Unione Africana, ogni questione di diritto internazionale; tutti gli atti, decisioni, statuizioni, direttive degli organi dell’UA; le materie oggetto di ogni altro accordo che potrà essere concluso tra gli Stati medesimi, tra gli Stati e l’Unione o che conferisca giurisdizione alla Corte.
La Corte avrà competenza anche riguardo ad ogni fatto che costituisca violazione di un obbligo riconosciuto allo Stato parte o all’Unione, e concernente la natura e le modalità del risarcimento.

La Corte sarà tenuta ad informare l’Assemblea dell’UA con un rapporto presentato ad ogni sessione ordinaria.

Per accelerare i procedimenti è possibile che venga formata annualmente una sezione speciale composta da 5 giudici, i quali, su richiesta delle parti, potranno fare udienze e decidere i casi, in base ad una procedura sommaria. Di volta in volta, la Corte potrà - per la risoluzione di determinati casi - formare una o più camere (composte di tre o più giudici) con giurisdizione piena.

La sede della Corte sarà decisa dall’Assemblea dell'UA.

UA Per saperne di più visita il sito dell'Unione Africana


in Biblioteca: Protocollo della Corte di Giustizia dell'Unione Africana

Footer

A cura di Caritas Italiana (tel. +39 06 66177001 - fax +39 06 66177602 - e-mail comunicazione@caritasitaliana.it) e Pax Christi (tel. +39 055 2020375 - fax +39 055 2020608 - e-mail info@paxchristi.it)