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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

Preghiera cristiana (delle diverse confessioni)





Nella successione delle preghiere per la pace, noi cristiani ci siamo riuniti in questa città di Assisi da varie parti del mondo e desideriamo dare il nostro specifico contributo. A questo scopo, in primo luogo guardiamo alle nostre Sacre Scritture, da cui uno di noi proclamerà la lettura tra breve. Nei testi della Bibbia noi troviamo le vie che il Signore ha rivelato all'uomo.

«In essi, ci si insegna che Dio è "un Dio di pace, non di disordine" (1 Coro 14,33), che egli desidera che gli uomini e le donne di questa terra vivano "nella pienezza della pace" (cfr. Is. 54,13), mentre ogni tipo di guerra dovrebbe cessare (cfr. Ps 46,9) e le armi dovrebbero essere trasformate in strumenti per il benessere dell'uomo (cfr. Is. 2,4; Mic 4,3).

In questo modo, la pace non è solamente l'assenza della guerra, ma lo stato di fraterna concordia e di raggiunta unità nella famiglia umana. "Ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico", dice il Signore (Zac. 3, 10). Nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ha offerto la propria vita per raggiungere questo scopo (cfr. Gv. 11,52), ed ha lasciato a noi cristiani "la sua pace" (cfr. Gv. 14,27), affinché noi la proclamassimo a tutti, ed affinché contribuissimo a portarla ovunque per mezzo del "ministero della riconciliazione" (cfr. 2 Cor 5,18), che egli ci ha affidato. In verità, egli è "la nostra pace" (Ef. 2,14).

Lo Spirito di Dio, che noi crediamo essere Dio stesso, è quello Spirito che porta "unità a tutti, attraverso il vincolo della pace" (cfr. Ef. 4,3), perché la pace è uno dei suoi doni.(cfr. Gal. 5,22).

Così, grazie alla professione di fede che ci contraddistingue, siamo chiamati ad essere "operatori di pace" e saremo "beati" se così faremo (cfr. Mt. 5,9). Ma siamo altrettanto perfettamente coscienti di quanto la pace sia intrinsecamente legata alla giustizia. Il nostro impegno religioso per la pace comprende un impegno simultaneo per la giustizia, cioè non solamente per il rispetto, ma anche per la promozione della reale dignità di tutti gli uomini e le donne creati "ad immagine di Dio".

La "pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza" (Fil. 4,7) come una specifica vocazione cristiana, attende una nostra risposta, personale e comunitaria, nella fede, nella speranza e nell'amore; nella preghiera, nell'azione e nella sofferenza. Per questo siamo qui.

Vangelo

Dice il Vangelo secondo Luca (capitolo 6, versetti 20-31);

"Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: 'Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti. Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano"».

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