<b>Il Meccanismo di Reazione Rapida (RRM)</b>

Il Meccanismo di Reazione Rapida è stato istituito (il 26 febbraio 2001 con il Council Regulation EC n. 381/2001) per consentire alla Commissione Europea di rispondere in maniera rapida, efficiente e flessibile alle situazioni di urgenza, di crisi od emergente crisi. L’azione svolta deve essere immediata e condotta entro un ragionevole limite di tempo, secondo modalità e tempi prestabiliti. Il MRR ha dato l’avvio ad azioni di natura civile, al fine di preservare o ristabilire le condizioni di stabilità essenziali ad una giusta implementazione e successo di politiche e programmi adeguati di aiuto, assistenza e cooperazione. L’assistenza consiste in aiuti non rimborsabili a breve termine che non rientrano nella competenza dell’Ufficio degli Aiuti Umanitari (ECHO). Per la costituzione dell’organismo in questione sono considerati possibili candidati le autorità degli Stati membri o dei paesi beneficiari o loro agenzie, le organizzazioni internazionali e regionali, le o.n.g., e gli operatori pubblici e privati con una esperienza e competenza specializzate. L’atto che ha regolamentato il MRR è entrato in vigore il 2 marzo 2001 e scade il 31 dicembre 2006. La Commissione è tenuta a presentare un rapporto di valutazione al Consiglio d’Europa per l’eventuale modifica dell’atto istitutivo. L’UE ha utilizzato questo strumento in Afghanistan, nella regione dei Grandi Laghi e nei Balcani.