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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

Descrizione del paese:
Popolazione: 1.135.613.848
Gli indiani costituiscono una molteplicità di razze, culture e gruppi etnici. La maggior parte discende dai popoli indoeuropei che crearono la civiltà vedica e imposero il sistema delle caste che sopravvive ancora oggi. Nel nord è visibile l'influsso delle invasioni arabe (VII-XIII secolo) e mongoliche (XII secolo). Nell'altopiano del Deccan, nel centro e nel sud, predominano le popolazioni di stirpe dradivica.
Superficie: 3.287.260 kmq
Capitale: New Delhi, 14.146.000 ab. (2003).
Moneta: Rupia indiana
Lingua: 400 lingue registrate, tra le quali 18 ufficialmente riconosciute, come l'hindi, il bengali, il tamil o l'urdu. L'inglese è una lingua franca, ampiamente utilizzato per ragioni amministrative. Vi sono anche 16 lingue regionali ufficiali e un'infinità di dialetti locali.
Religione: Induisti, 83%; musulmani, 11%; sikh, 2,5%; cristiani, 2%; buddhisti, 1%; altri, 0,5%.
Governo: Repubblica federale. Abdul Kalam, presidente dal luglio del 2002. Manmohan Singh, primo ministro dal maggio del 2004. Organo legislativo bicamerale: Consiglio degli Stati (250 membri) e Casa del Popolo (545 membri).

La situazione del conflitto al 2008-2009:
India - Kashmir (dal 1947)
Il conflitto ha continuato a far registrare un trend in diminuzione, nonostante i timori che le elezioni amministrative locali, programmate per il mese di novembre, potessero provocare un aumento degli attacchi militari dei ribelli separatisti islamici (che invitavano a boicottare il voto). Mentre 12 civili rimanevano uccisi durante le operazioni di voto, una vecchia disputa territoriale tra musulmani e indù provocava i peggiori episodi di violenza del 2008, con oltre 50 persone uccise durante varie manifestazioni di protesta, anche a seguito degli scontri con le forze di polizia indiane. Nel complesso, benché India e Pakistan abbiano rinnovato la loro volontà di proseguire i colloqui di pace, ponendo la questione del Kashmir tra gli argomenti di discussione, circa 541 persone sono morte a causa del conflitto.

India – Insurrezione Maoista (dal 1980)
La lotta tra le forze governative e gli insorti maoisti è continuata nel corso di tutto il 2008, in varie regioni orientali dell’India, provocando circa 800 vittime, metà delle quali civili. Le testimonianze a disposizione confermano l’utilizzo da entrambe le parti in lotta di bambini nel corso di operazioni militari.

India – Nordest (dal 1979)
Nello Stato dell’Assam, diversi comandanti in capo del Fronte Unito di Liberazione dell’Assam (ULFA) hanno optato per il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati di pace con il governo indiano. Tale decisione lascia sperare in una diminuzione della violenza nell’intera area. Alla fine del 2008, sempre nell’Assam, si sono verificati scontri e violenze, a causa di un conflitto tra la tribù dei Bodo e i musulmani. Oltre all’Assam, altri due Stati indiani, il Manipur e il Nagaland, sono stati afflitti da episodi di violenza, che hanno contribuito per il 95% al numero totale di morti registrato nei sette Stati del Nord-est. Le 1130 vittime del 2008, oltre ad essere il doppio di quelle registrate nell’intero biennio 2006-2007, rappresentano il numero più elevato di vittime annuali mai registrato durante il conflitto.

  • La storia del conflitto
    In questa sezione vengono ripercorse le tappe fondamentali che hanno caratterizzato la storia di questo conflitto fino allo scorso anno
  • Documenti e approfondimenti
    Articoli, campagne e documenti per approfondire e capire meglio le questioni del conflitto e i suoi protagonisti

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