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WSIS in Tunisia: il Parlamento europeo chiede chiarezza

Approvata ieri dal Parlamento Europeo un'importante risoluzione per chiedere al governo tunisino chiarezza sulle evidenti limitazioni alla libertà di espressione nel suo paese. A metà novembre Tunisi ospiterà la conferenza Onu sulla società dell'informazione (WSIS).
30 settembre 2005 - Jason Nardi
Fonte: Amisnet - 30 settembre 2005

P6_TA-PROV(2005)0368

Risoluzione del Parlamento europeo sulla Tunisia

Il Parlamento europeo,
– visto l'accordo di associazione euromediterraneo concluso tra la Comunità europea e la Tunisia, in particolare l'articolo 2,
– viste le relazioni 2002, 2003 e 2004 del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano nel mondo arabo,
– vista la comunicazione della Commissione del 21 maggio 2003 dal titolo "Imprimere un nuovo impulso alle azioni dell'UE con i partner mediterranei nel campo dei diritti umani e della democratizzazione" (COM(2003)0294),
– vista la comunicazione della Commissione del 12 aprile 2005 dal titolo "Decimo anniversario del partenariato euromediterraneo: un programma di lavoro per far fronte alle sfide dei prossimi cinque anni" (COM(2005)0139),
– vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare euromediterranea approvata il 15 marzo 2005 al Cairo,
– vista la dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo del 7 settembre 2005 sulla sospensione della riunione del Congresso della Lega tunisina per i diritti dell'uomo (LTDH),
– vista la dichiarazione della presidenza dell'Unione europea sugli ostacoli opposti alle attività della LTDH, del 13 settembre 2005,
– visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. considerando che il partenariato euromediterraneo mira specificamente a creare un zona di pace e stabilità fondata sui principi dei diritti dell'uomo, delle libertà fondamentali e della democrazia,
B. considerando che la politica di vicinato dell'Unione europea si basa sull'adesione, reciprocamente riconosciuta, a valori comuni, quali la democrazia, lo stato di diritto, il buon governo e il rispetto dei diritti dell'uomo,
C. ricordando a tale proposito che la Tunisia e l'Unione europea hanno stabilito congiuntamente un piano d'azione che prevede, tra le priorità, il rafforzamento delle riforme che garantiscono la democrazia e lo stato di diritto e, in particolare, la promozione delle libertà di espressione, di opinione, di associazione e di riunione,
D. considerando che la delegazione del Parlamento europeo incaricata delle relazioni con i paesi del Magreb si è recentemente recata a in visita a Tunisi con l'obiettivo di rafforzare le relazioni parlamentari tra Tunisia e Unione europea,
E. considerando che la Tunisia è sicuramente uno dei paesi più avanzati della regione in materia di politica economica, sociale e sanitaria e che ha, per di più, riconosciuto molto presto il principio della parità tra uomini e donne e la laicità dello Stato,
F. vivamente preoccupato per la sospensione, il 5 settembre 2005, del Congresso della LTDH, che si doveva tenere dal 9 all'11 settembre 2005 a Tunisi,
G. considerando il ruolo essenziale svolto dalla Tunisia, primo paese mediterraneo ad aver sottoscritto un accordo di associazione con la Comunità europea, nel processo di integrazione euromediterraneo,
H. considerando le raccomandazioni formulate dal Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la salvaguardia della libertà di opinione e di espressione,
1. accoglie con soddisfazione i notevoli progressi economici e sociali registrati in Tunisia, in particolare nei settori dell'istruzione e della formazione professionale, della sanità e della sicurezza sociale, ed esprime l'auspicio che tali progressi siano accompagnati da progressi paralleli nei settori del consolidamento della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani, in particolare la libertà di espressione e la libertà di associazione, nonché dell'indipendenza della giustizia, che costituiscono parte integrante dell'acquis del processo di Barcellona;
2. auspica che il dialogo politico tra l'Unione europea e Tunisia nel quadro dell'accordo di associazione continui a costituire uno strumento privilegiato della promozione e del miglioramento della situazione dei diritti dell'uomo;
3. esprime preoccupazione per quanto concerne il caso Abbou e chiede la liberazione immediata dell'avvocato Mohammed Abbou;
4. chiede alle autorità tunisine di fornire tutte le spiegazioni necessarie riguardo agli internauti di Zarzis;
5. chiede alle autorità tunisine di consentire alla LTDH, al sindacato dei giornalisti tunisini e all'Associazione dei magistrati tunisini di esercitare liberamente le loro attività e di tenere il loro congresso;
6. esprime preoccupazione per la mancanza di progressi nella messa a disposizione dei fondi comunitari destinati a fornire un sostegno finanziario ai progetti intrapresi dalla LTDH e al progetto dell'Istituto per il Mediterraneo (IMED) e dall'Associazione delle donne tunisine per la ricerca e lo sviluppo (AFTURD) riguardante azioni positive per i diritti di cittadinanza delle donne e le pari opportunità nel Maghreb, nonché per quanto concerne il progetto dall'associazione Santé Sud e il progetto di ammodernamento del sistema giudiziario tunisino;
7. invita il governo tunisino a procedere immediatamente allo sblocco dei finanziamenti comunitari destinati a tali progetti e a giungere rapidamente a un accordo sul piano di ammodernamento del sistema giudiziario;
8. invita il Consiglio e la Commissione ad adoperarsi per migliorare la gestione dei progetti nel quadro del programma MEDA e dell'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti dell'uomo ed esorta la Commissione a mettere a punto le misure da prendere nel caso non si registrino progressi nello sblocco dei fondi;
9. esorta il Consiglio e la Commissione a intensificare il loro dialogo politico con la Tunisia, fondato sulla comprensione e il rispetto reciproci e mirante a incoraggiare la democrazia, il rispetto dei diritti dell'uomo, lo stato di diritto e il buon governo, chiedendo la creazione di un sottocomitato UE-Tunisia per i diritti dell'uomo pienamente operativo, al fine di discutere della situazione dei diritti dell'uomo nel suo insieme e, in particolare, dei casi individuali;
10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al parlamento tunisini.

GU L 97 del 30.3.1998, pag. 2.

Note: http://www.amisnet.org/it/3696