Anche l’«oceano verde» inquina Pesante la ricaduta dei troppi roghi sull’effetto serra



E se l’Amazzonia, invece di essere il grande «polmone verde» del pianeta Terra di cui si è tanto parlato, contribuisse pesantemente al peggioramento dell’«effetto serra»? È un’ipotesi che non si può più scartare. Recentissimi studi hanno dimostrato che gli incendi dolosi nel Paese rappresentano tra le maggiori emissioni di anidride carbonica al mondo. Nel 2003 il disboscamento dell’Amazzonia, con i suoi ventimila incendi, ha contribuito con 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’inquinamento globale. È questa la conclusione riportata dall’«Inventario brasiliano delle emissioni di gas dell’effetto serra», realizzato per il governo di Brasilia da scienziati di due università brasiliane e dell’Istituto delle ricerche spaziali (Inpe).
«Il Brasile oggi è di sicuro tra i dieci paesi più inquinanti del mondo, a causa del disboscamento», ha dichiarato il metereologo dell’Inpe, Carlos Nobre, uno degli autori della ricerca. Per emissioni di anidride carbonica, il Brasile ha superato Canadà e Italia tra i Paesi industrializzati. Gli Usa, con una superficie di poco inferiore al Brasile, sono i maggiori inquinatori con l’emissione di 5,75 miliardi di tonnellate di gas nocivi all’anno, undici volte la quantità del Brasile.
«In realtà finora il nostro Paese non era considerato un inquinatore, o anzi si considerava l’Amazzonia il polmone del mondo, solo perché si prendevano in considerazione le emissioni di industrie e veicoli, ma da quando abbiamo cominciato a studiare anche gli incendi, ci siamo resi conto che producono una quantità assurda di inquinamento atmosferico». Secondo lo studio ogni ettaro di foresta bruciato significa 69 tonnellate di gas, in particolare CO2 nell’atmosfera. Ci sono quindi periodi in cui l’Amazzonia lancia nell’atmosfera 10 o 20 mila tonnellate di anidride carbonica al giorno. «Tutti gli incendi in Amazzonia non rappresentano comunque più del 3 per cento delle emissioni mondiali, che arrivano a 7 miliardi di tonnellate», ha minimizzato il governo. «E l’Amazzonia perlomeno emette anche ossigeno».